venerdì 8 febbraio 2013

AMARCORD*




LE “FESTE MEDIOEVALI” DEL 1983 -4^ Edizione-
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Le Feste Medioevali, nate nel 1980, furono organizzate dal Comune di Brisighella e nello specifico dall’Assessore alla Cultura e poi Sindaco di Brisighella Vincenzo Galassini, con la direzione artistica del prof. Andrea Vitali. La direzione e la gestione del binomio Vitali-Galassini continuarono fino al 1995 giungendo ad una presenza di ben 35.000 visitatori paganti. Le Feste si autofinanziavano attraverso gli incassi derivati dalle entrate, dagli sponsor e dal finanziamento pubblico (contributi che in sedici anni, in moneta odierna, furono di soli 50.000 euro), e in particolare grazie alla partecipazione dei numerosissimi volontari provenienti da tutte le frazioni del Comune. Le Feste ottennero una risonanza nazionale ed europea, con un consenso impensabile da parte dei mass-media (stampa culturale e turistica, servizi televisivi Rai e locali), oltre a divenire oggetto di studio presso le più svariate università con numerose realizzazioni di tesi di laurea incentrate su un fenomeno considerato di straordinaria valenza sotto il profilo culturale, antropologico e commerciale.
Il Comune di Brisighella nel 1996 esonerò il prof. Vitali e l’Associazione Feste Medioevali, assegnando la gestione ad una società di Rimini. Successivamente creò una propria società “S.R.L.” a maggioranza pubblica, riducendo in seguito il capitale sociale per un passivo di gestione fino a giungere a liquidare la società pubblica nel 2010, azzerando il capitale nonostante i “sostanziali” contributi pubblici.
Poiché Vincenzo Galassini e il prof. Andrea Vitali stanno curando la realizzazione di un libro sulle prime sedici edizioni delle Feste (1980-1995) si richiede ai cittadini di contribuire con materiali fotografici, video, racconti, memorie e coinvolgimenti personali oltre a quant’altro possa essere utile per la “memoria storica delle Feste Medioevali”.
Contattare l’email brisighellaierioggi@gmail.com
o telefonare al 347. 430 98 38.

* Amarcord è oggi una parola della lingua italiana che indica il ricordo nostalgico, il parlare in modo malinconico di momenti ormai lontani nel tempo. Originariamente, però, il termine deriva dal dialetto romagnolo a m’arcord” che vuol dire “io mi ricordo“. L’uso a livello nazionale della parola e il suo nuovo significato si devono all’omonimo film di Federico Fellini del 1973. 

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