venerdì 30 dicembre 2016

CENTOTRENTA ANNI DELL’ASILO CICOGNANI, EX CASANOVA CASANOVA: INAUGURATO NEL 1886


Articolo tratto dal volume pubblicato nel 1987 - L’Asilo Cicognani iniziò l’attività il 1 luglio 1886 fu aperto da 'Mons. Casanova.  In linea di massima possiamo affermare che l'Arciprete Casanova si occupò personalmente dell'Asilo, che era, condotto da personale laico e che veniva finanziato con le modeste quote di una parte delle famiglie degli alunni. con offerte di benefattori, col ricavato da annue fiere di beneficenza ecc. Le tre famiglie di Suore (Ancelle del S. Cuore, Salesiane, Suore della Sacra Famiglia) che si succedettero durante il governo di Mons. Casanova, non si occuparono direttamente dell'Asilo, ma di altre attività parrocchiali. La prima sede dell'Asilo fu in una casa verso il fondo di Via Roma, poi nello stabile dove oggi è la Cassa di Risparmio, e dal 1911, in Via Fossa, in quegli ambienti che Mons. Casanova aveva acquistato e adattato per l'insediamento di tutte le Opere parrocchiali. Tutti gli stabili di Via Fossa, -eccetto la casa canonica, da Mons. Casanova furono lasciati per donazione o per testamento, ai due Prelati di Casa Lega, il Cardinale Michele e il Vescovo Antonio, in deposito fiduciario, per evitare eventuali incameramenti -da parte del Governo. Ritornarono poi tutti questi fabbricati alla Parrocchia per volontà testamentaria di Mons. Antonio Lega. morto Arcivescovo di Ravenna.
Come sia andata la gestione e la conduzione dell'Asilo in questo periodo non è facile dirlo ' Sfogliando la raccolta dei bollettini parrocchiali dal testamento dal 1919 al 1930, tempo nel quale fu Arciprete Mons. Stefano Casanova, l’'Asilo non è ricordato nemmeno una volta; e di quel periodo nessun scritto si trova nell'archivio, parrocchiale che vi faccia riferimento.  Con la venuta dell'Arciprete Mons. Pietro Pezzi non è che l'Opera dell'Asilo infantile, coi suoi problemi. venga molto ricordato sulle colonne del Bollettino e che ci sia, abbondanza di manoscritti. L'unico anno che fa eccezione è il 1937. Nel Bollettino di maggio viene ricordato il cinquantesimo anno dalla fondazione dell'Asilo, e nel susseguente mese di luglio, viene presentato il programma della commemorazione cinquantenaria fissata per il 19 dello stesso mese con messa celebrata da mons. Amleto Cicognani e Funzione di ringraziamento.  Alle ore 18 poi, nel Teatro Giardino, discorso commemorativo tenuto dal Pres. Luigi Silvestrini, accademia dei piccoli alunni, offerta di una Pergamena e di un dono ricordo alla Direttrice M.a Domenica Marchetti.
In tale circostanza fu scritto che "nei primi tempi della vita dell'Asilo il Paese concorse generosamente
Papa Giovanni a Brisighella il 10 maggio 1986 con i bimbi dell’asilo Cicognani

Suor Serafina i bimbi dell’Asilo Cicognani fra i quali il futuro Sindaco Missiroli; (secondo da sinistra in frak), f.lli Galassini, Ragazzini e tanti altri

AUGURI DI BUON ANNO 2017


PILLOLE di Vincenzo Galassini

BRISIGHELLA: RIFLESSIONE DI FINE ANNO 2016
Arrivati alla fine dell’anno bisestile 2016, una riflessione sull’amata Brisighella. I problemi sono gli stessi da anni, non affrontati con coraggio e volontà dai rossi amministratori brisighellesi, che hanno tutti gli appoggi dalla provincia di Ravenna alla Regione fino al governo a Roma, l’unica risposta del Sindaco Missiroli è “non ci sono soldi”.
Analizzando la situazione emerge lo sperpero dei nostri euro,  lavori iniziati, dei quali non ho condiviso le scelte, rimasti incompleti come: 1- la presa in comodato del Convento Osservanza con una spesa iniziale di oltre 2milioni non utilizzato se non parziale in modo estraneo allo scopo illegittimo e con danno economico; 2- il parcheggio mancante nell’asilo Cicognani (in comodato) con entrata irregolare e grave pericolo pubblico; 3- il mancante  parcheggio e la nuova strada di collegamento alla Casa protetta ASP Via Cicognani (hanno demolito il fabbricato archeologico del gesso senza fare realizzare le obbligatorie opere di urbanizzazione primarie); 4- i ruderi del parco ex Diletti e la mancata acquisizione del verde pubblico in Via Roma, lavori eseguiti senza il rispetto delle precise norme urbanistiche; 5- la spesa di oltre 2.6 milioni nell’ex Ospedale San Bernardo con lavori inutili per avere la ‘casa della salute’ ma apprendiamo che mancano altri 100mila euro, stanziati ora per completare l’opera!
                Ora l’ennesima trovata una nuova cattedrale nel deserto, trasformare il Teatro Pedrini in un ennesimo ristorante, non conoscendo chi lo potrà utilizzare, ma con una spesa di oltre 1milione di euro, non era meglio offrirlo ad un privato per realizzare la ’magnifica operazione’ dandolo in comodato invece di seguire le idee di radical chic. Tanti anche i dubbi per la nuova scuola a Marzeno, con finanziamenti che bloccano tante opere, quando i bimbi non sono in crescita, basteranno i 900milioni previsti……
                Il terremoto si fa sentire, le nostre scuole sono state verificate, come richiesto da anni, ricordiamo il cedimento parziale e recuperato nella scuola media Ugonia sopra l’ex sala Cornacchia, mentre continuano a mettere pannelli solari, recupero energetico o lavori di tinteggiatura per la scuola bella di Renzi affidati in modo incredibile. Hanno cambiato tre volte l’utilizzo del Museo nella Rocca, della Grafica Ugonia, spendendo oltre 600mila euro ottenendo il dimezzo dei visitatori. Nella pavimentazione di Piazza Carducci e tutte le vie adiacente la pietra si sgretola e spendiamo fondi per ripararla, non era da realizzare con quel tipo di pietra come denunciato a suo tempo.
Il consiglio comunale “unanimemente” approva tutto.
Un privato ha ristrutturato un albergo nella la piazza del Monte, ma la stessa è indecorosa e lavori di riparazione della rete Hera eseguiti in tante volte. Non hanno accolto la disponibilità di collaborazione di Vittorio Sgarbi.
L’immagine di Brisighella, per chi l’ama e vive da sempre, è peggiorata. Con gli auguri di fine anno il Sindaco invita i brisighellesi a dare contributi per i comuni terremotati facente parte dei Borghi più belli d’Italia e dimentica di invitare i brisighellesi di erogare fondi per la Chiesa Collegiata di San Michele dove occorrono oltre 600mila euro, in quanto la parrocchia non ha fondi dopo l’operazione ex scuola Materna Cicognani voluta dal Comune. Duomo ed ex Gigiolé  e tutte le strade dissestate una vergogna per l’immagine di Brisighella.
Ma nessuno paga e ne risponde per i gravi errori.
                In compenso distruggono il Comune di Brisighella dando quasi tutti i servizi comunali alla Romagna Faentina, capofila Faenza, contro la nostra storia, la nostra economia una fusione a freddo sopra la testa di tutti. Nascondono la polvere sotto il tappetto (Caso Ghiarona, Ex Poste, ecc.) ma prima o poi salterà fuori, dai poteri superiori, dai controllori, a qualsiasi titolo, “nessuno vede, nessuno sente” come le tre scimiette.
Qualcosa di buono esiste come il Parco della Vena del Gesso, super finanziato dalla Regione, il ritorno del Presepe vivente, i volontari della protezione civile, l’aggregazione dei giovani per aiutare il Comune nelle manifestazioni turistiche, i tantissimi volontari della Pro Loco di Marzeno, gli organizzatori delle trentennali sagre da Fognano, San Cassiano; San Martino; Zattaglia; Villa Vezzano, Marzeno, ma purtroppo manca un piano di rilancio di Brisighella.
Vincenzo Galassini ex Consigliere, ex Sindaco Brisighella anni ottanta, pensiero libero.

OFFRE IL PRANZO DI NATALE A 23 POVERI, MA SOLO ITALIANI


Un ristoratore di Ravenna ha invitato a pranzo 23 persone indigenti, ma scelte accuratamente solo fra gli italiani. Respingendo le accuse di razzismo
Un ristoratore di Punta Marina invita a pranzo 23 indigenti il giorno di Natale. Scritta così, in due righe fredde e distaccate, la notizia potrebbe quasi finire tra i gesti di bontà che il Natale ancora regala. Invece non è così, perché ciò che ha fatto la famiglia Moriconi (ramo ristorazione, mentre i cugini hanno uno dei più noti frutta e verdura in zona) offre uno spaccato della crisi e dei segni sulla pelle di chi la vive. Una crisi che avvicina a strutture di accoglienza protagonisti inaspettati. Non più solo extracomunitari o barboni, ma anche tanti anziani ravennati che con i loro pochi soldi aiutano un figlio disoccupato a mantenere la famiglia, operai e impiegati senza lavoro e col mutuo da pagare, un imprenditore che aveva a busta paga oltre dieci dipendenti e ora non sa come fare a mettere insieme il pranzo con la cena per la famiglia e deve affrontare una serie di beghe finanziarie. Storie ordinarie di un’Italia in crisi nera: Marco Moriconi, con i figli Eleonora ed Ennio, ha voluto regalare ai protagonisti di queste vicende alcune ore di serenità invitandoli il giorno di Natale a pranzo nella sua osteria di Punta Marina. «Ne ho parlato una sera con alcuni amici che erano a cena nel mio locale. Abbiamo pensato di rivolgerci a un’associazione caritatevole ed ecco che è partita l’organizzazione» racconta Moriconi. «Ho chiesto, però, che mi mandassero famiglie italiane – aggiunge – ben sapendo che qualcuno avrebbe anche potuto darmi del razzista. Non lo sono per niente e so benissimo cosa significa aiutare il prossimo. C’è un dato: la crisi sta producendo effetti devastanti sugli italiani delle classi più basse e della ex classe media, che non hanno strumenti a cui appellarsi per un aiuto. Non saranno mai primi nelle graduatorie delle case popolari, non hanno diarie giornaliere...». Le famiglie invitate all’osteria Moriconi sono anziani, padri e madri con bambini, persone sole. Hanno mangiato spaghetti al ragù, grigliata mista di carne, cotechino, patate, dolce. «Tutte queste persone non hanno diritto a un aiuto? Io ho trascorso l’infanzia in collegio – aggiunge Moriconi –, ho conosciuto la solitudine, la sofferenza e la povertà. Oggi, che vivo certamente meglio di allora, voglio aiutare gli italiani che conoscono ora la stessa disperazione. Il razzismo è un’altra cosa: ci sono tanti italiani che soffrono e non sanno come fare. E’ un fenomeno sociale». Spazio alla commozione. «I miei camerieri, oltre agli ospiti, sono quelli che più si sono commossi. Di solito non vedono persone che si emozionano perché gli servono un primo o un dolce. I miei ragazzi sapevano di aver fatto una grande cosa. Questi italiani, oggi indigenti, hanno pagato le tasse, contratto mutui e fatto girare l’economia di questo Paese, il loro Paese. Chi se ne prende cura oggi? Parlare di razzismo significa nascondere una drammatica realtà»

giovedì 29 dicembre 2016

PRESEPE VIVENTE 2016



Grande successo del presepe vivente svolto lunedi 26 dicembre nel centro storico di Brisighella-
 Ricevo e pubblico Quest'anno dopo 4 anni a Brisighella non c’è stato più il mercatino di Natale che si svolgeva nella via degli asini le prime tre domeniche di dicembre, alcuni residenti non hanno dato il permesso, (non hanno motivato la ragione). L'associazione Ristorantediffuso si prestava a spazzare e pulire la via degli asini, prima e dopo il mercatino. Addobbava con abeti veri decorati tutta la strada. Brisighella per Natale non avrà più la via degli asini natalizia.

BRISIGHELLA IL MUSEO DI CA’ MALANCA DIVENTA HI-TECH


|Brisighella porta la connessione internet al museo della Resistenza Partigiana. A breve Ca’ Malanca, piccola località sita nel comune di Brisighella, sarà  allacciata alla linea internet tramite connessione veloce. Ca’ Malanca è celebre per aver ospitato la battaglia di Purocielo durante la Seconda guerra mondiale e per essere stata uno degli ultimi baluardi della resistenza partigiana. Oggi Ca’ Malanca è un centro residenziale che ospita Biblioteca e Museo della Resistenza partigiana attirando visitatori, soprattutto in occasione delle importanti rievocazioni storiche che ogni anno si svolgono il 2 giugno e ad inizio settembre per celebrare la nota battaglia, e degli alloggi con posti letto che nella stagione estiva ospitano gruppi o singoli visitatori interessati al territorio. Il principale motivo dell’investimento per la fibra ottica in questo territorio è proprio quello di connettere il centro residenziale per offrire un’area immersa nella natura ricca di tradizione storica pur garantendo i confort di una connessione veloce. (alice lancioli)

SALVA UN CINGHIALE FERITO VITTIMA DEL BRACCONAGGIO



Francesco Donati L’ANIMALE CON PROLE TROVATO MORIBONDO. LA PANCIA SQUARTATA DAI PROIETTILI CURATA CON ANTIBIOTICI E VITAMINE ORA TORNA DA LEI PARTITA UNA DENUNCIA PER COLPI DI FUCILE NOTTURNI UDITI A RIPETIZIONE
FAENZA. Lucrezia, l’esemplare femmina di cinghiale, ferita e con prole, l’ha trovata una signora che vive isolata in mezzo alle colline di San Mamante, Maria Rossini. Ebbene: in un panorama di notizie in cui questi ungulati selvatici sono dipinti come feroci predatori di coltivazioni e perfino pericolosi all’incolumità umana, questo è un episodio in controtendenza, in cui emerge una “dignità animale” e un’indole proiettata alla sopravvivenza che meritano rispetto. Lucrezia adesso è in via di guarigione, è libera con i suoi cuccioli, ma è stata vittima del bracconaggio. Un crudele e illecito colpo di fucile l’ha ridotta in condizioni pietose proprio durante l’allattamento. Sul caso sta ora indagando il Corpo Forestale dello Stato (stazione di Brisighella), perché pare siano numerosi gli episodi di caccia non autorizzata ai cinghiali, considerate le testimonianze di colpi notturni uditi in varie zone della collina. Molti agricoltori subiscono danni alle coltivazioni causati dalla fauna selvatica e sono ingenti i risarcimenti elargiti dalla Regione. Un recente progetto detta le misure adottate per far fronte ad un simile flagello che compromette l’economia agricola. Ma questa è un’altra storia. “Lucrezia è rimasta ferita da proiettili al ventre – racconta la sua salvatrice – proprio all’altezza delle mammelle, tant’è che non poteva più allattare. Non si muoveva, mi guardava con occhi lucidi come ad implorare aiuto. Credo che nei primi giorni sia stata aiutata dai suoi piccoli a sopravvivere. Quando l’ho trovata in un campo si è lasciata avvicinare: ho visto che era gonfia e aveva un grosso buco nella pancia. Poco distante scorrazzavano cinque o sei cinghialotti. Le ho portato da mangiare e l’ho curata con antibiotici e vitamine, su consiglio di un veterinario. Per proteggerla durante l’inverno e consentirle di crescere i suoi piccoli in tranquillità, vorrei costruire un recinto in un boschetto. Ho chiesto aiuto all’associazione Angeli di Romagna di cui faccio parte, ma non so se riusciremo perché pochi giorni fa ha ripreso a muoversi. Però non è scappata, infatti torna ogni giorno e io continuo a procurarle un po’ di cibo e ad avere con lei e i suoi piccoli un rapporto di vera amicizia.


Una delle ultime volte è tornata tutta infangata, evidentemente si era arrotolata in una pozza e anche questo credo sia stato un metodo per curarsi, rivelando un incredibile spirito di sopravvivenza”. Ora la signora Maria vorrebbe lanciare una appello per continuare a proteggere Lucrezia, affinchè non cada nuovamente vittima di qualche bracconiere. Vorrebbe verificare se la ferita è realmente guarita. “Tutte le notti sento sparare dei colpi, dal 13 luglio a ieri ne ho contati centinaia, non riesco neanche a riposare, perciò ho sporto una denuncia contro ignoti per disturbo della quiete, l’unica cosa che potevo fare . Ogni volta mi chiedo se domani Lucrezia tornerà”. 
Questa sera, al Cinema Giardino (Via Fossa 4, Brisighella), dalle ore 21.00 vi aspetta una rassegna musicale che vedrà avvicendarsi sul palco diverse band del territorio tra cui: - Definitives, - Dulcamara, Mensa Metallica, - Psychedelic Snake - Via Emilia Ponente Sei, - Pezzi Sparsi - Le Iene
Vi aspettiamo numerosi per festeggiare insieme a ritmo di musica!

venerdì 23 dicembre 2016

AUGURI DI BUON NATALE 2016 A TUTTI GLI AMICI



 
Biglietti di auguri per le feste Natalizie del 1916, 1926, 1936 (100, 90, 80 anni fa) del grande litrografo Giuseppe Ugonia (1881-1944) – Museo della Grafica Brisighella. Il Museo raccoglie le raffinate opere dell’artista, grande maestro dell’arte litografica dei primi del ‘900. Le sue opere si trovano anche agli Uffizi a Firenze, al British Museum di Londra ed in altri celebri musei di tutto il mondo.
Nell'aprile del 1981 iniziarono i lavori di restauro dell'ottocentesco palazzo dell'ex pretura, al fine di ospitare la collezione delle opere del litografo Giuseppe Ugonia, donate al Comune dalla vedova Elena Mignini.
Il lascito di circa quattrocento opere, si è arricchito in seguito con la donazione da parte di Silvio Morselli di altre mille incisioni a partire dal XIX al XX secolo.


LUNEDI 26 DICEMBRE ORE 17 CENTRO STORICO BRISIGHELLA




AUGURI DEL SINDACO MISSIROLI E UNA RICHIESTA


L’Amministrazione del Comune di Brisighella rivolge alla Vs. Spettabile attenzione e alle Vs famiglie i più sentiti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. -Le festività natalizie sono anche l'occasione per ricordare i bei momenti dell' anno ormai passato ed abbiamo pensato di farlo rivivere con suoni e suggestive immagini di due dei tanti eventi che caratterizzano il nostro territorio: Brisighella Romantica  https://www.youtube.com/watch?v=We51AA-M_X ed il Trofeo Lorenzo Bandini https://vimeo.com/180724690  Non vorremmo però dimenticare che il 2016 è stato anche l'anno dove il terremoto a colpito alcune comunità appenniniche come le nostre. Brisighella vuole continuare ad essere solidale. Come direttivo nazionale del Club dei Borghi più belli d'Italia siamo stati nelle zone del sisma il 24 novembre scorso e la partecipazione del Club si è concretizzata con l'apertura di un Conto Corrente di solidarietà dedicato alla ricostruzione dei borghi di Amatrice, Norcia, Preci, San Ginesio, Sarnano, Selllano, Treia e Visso. http://www.borghipiubelliditalia.it/news/item/69 Ad oggi il totale delle donazioni ammonta a: € 111.197,66. Ci sono moltissime altre iniziative. Ad esempio la Regione Emilia Romagna ha creato una partnership forte tra Regione Emilia-Romagna e Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di accompagnare il Comune nella delicata fase di uscita dall’emergenza. http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/notizie-dai-siti/2016/sisma-italia-centrale-la-regione-2018adotta2019-il-paese-di-montegallo.  Ognuno può indirizzare le proprie risorse come meglio ritiene, io consiglio sempre di seguire i canali istituzionali. L'importante, dopo un primo momento mediatico, è non dimenticare... ed anche questo è Natale!  Ora non ci resta che continuare tutti a lavorare per un Buon 2017!   Cordiali saluti   Il Sindaco   Davide Missiroli
CONTROAPPELLO AL SINDACO
Ringrazio per gli AUGURI del Sindaco Missiroli, ma non concordo con l’appello per le popolazioni colpite dal terremoto. Prima di tutto bisogna aiutare la nostra Brisighella, vedi l’appello del Parroco di Brisighella Don Elvio Chiari per recuperare la Collegiata San Michele in decadenza da anni, occorre una spesa di oltre 500mila euro e invito a contribuire a questa iniziativa importantissima per la comunità religiosa e  immagine turistica.
LAVORI FACCIATA -PORZIONE DI TETTO – SAGRESTIE – MURO DI SOSTEGNO Spesa totale stimata €. 514.751. Penso di frazionare i lavori in due stralci : 1 FACCIATA E PORZIONE DI TETTO per euro 183.725. 2 SACRESTIE e MURO DI SOSTEGNO per euro 331.026. La Parrocchia non è in grado di sostenere il peso di nuovi mutui per pagare i lavori chiedo il sostegno di tutti- Presso la Cassa di Risparmio di Ravenna ho aperto un conto corrente . Per i lavori in S. Michele potete fare nel conto i Versamenti IBAM : IT77C0627067510CC0090190735. Ricordatevi



FOGNANO TORNA IL TRADIZIONALE “PRESEPE SOTTO AL PORTICO”


Da Sabato 17 Dicembre a Domenica 8 Gennaio 2017
Fognano - Centro Storico “Presepe sotto al Portico” con figure a grandezza naturale.



SVILUPPO AZIENDA GIORGIO GIRALDI CON IL FARRO….PRODOTTI A CHILOMETRO ZERO.


Il deposito del farro in immensi silos bag e prodotti con farro  da Strada Casale a S. Eufemia dell’Azienda Giraldi Giorgio Brisighella

Nel 2011 furono sei le aziende vincitrici di Oscar Green affermate su una selezione di cinquanta aziende altamente competitive aggiudicandosi il primo posto nelle 6 sezioni del concorso: “Stile e Cultura d’impresa”, “Sostieni lo sviluppo”, “Esportare il territorio”, “Oltre la filiera”, “Campagna Amica” èIn Generation”. Vincitore della sezione 'Sostieni lo Sviluppo' fu l'azienda agricola Giorgio Giraldi di Ravenna (Brisighella) che ha recuperato terreni abbandonati dove coltivare il farro tra i calanchi dell’Appennino ravennate. L'azienda Giraldi copre tutta la filiera trasformando il farro in pasta che viene commercializzata nel punto vendita aziendale a Km zero. È un esempio di come si possa superare l’abbandono di importanti aree del territorio montano. L’azienda nata nel 2001 ha una vasta attività per la produzione di farro e orzo che produce per altre aziende con pulizia, decurtazione. produce inoltre pasta di farro. Un’attività che dà lavoro a otto dipendenti. Per gli acquisti della pasta, del farro andare a S. Eufemia 6 km posta a sinistra provenendo da Brisighella nella strada 302, prima del passaggio a livello di S. Eufemia e omonima trattoria. Tel o fax 0546667801, cell, 335 5859779, email: agricolagiraldi@libero.it. Non potendo installare silos ha provveduto con la posa stagionale dei silos bag in plastica che contengono ognuno 1.500 quintali di prodotto, con un controllo contro gli animali selvatici, cinghiali e anche lupi. Rallegramenti e auguri a Giraldi Giorgio e Libera per l’enorme impegno profuso per la valorizzazione dei prodotti agricoli locali e Brisighella



CONFEDERAZIONE COOPERATIVE DICONO: “SOSTENIMAO L’ECONOMIA DEL TERRITORIO E I PRODOTTI A CHILOMETRO ZERO I FRIZZANTI E SPUMANTI NON TEMONO CONFRONTI CON MARCHI PIU’ BLASONATI


«Brindate con le bollicine delle nostre cantine». E’ quanto esorta a fare Confcooperative Ravenna in vista delle festività natalizie e di fine anno: «Da uno studio promosso dalla nostra organizzazione nazionale è emerso che tra le feste di Natale e quelle di fine anno gli italiani spenderanno per cenoni e strenne circa 4,6 miliardi di euro - sottolineano dall’ente provinciale -. Un dato significativo dal quale vogliamo partire per ribadire la qualità dei nostri prodotti ed invitare la cittadinanza a scegliere per i cenoni e per il brindisi di fine anno gli spumanti e i vini delle tante cantine del territorio». Sempre secondo Confcooperative 9 persone su 10 trascorreranno il Natale in casa mentre a Capodanno saranno 7 su 10 per un totale di 60 milioni di bottiglie stappate: «In Romagna produciamo diversi vini frizzanti e spumanti e le nostre cooperative propongono prodotti di qualità elevata che non temono il confronto con marchi più blasonati e che, in più, hanno un ottimo rapporto qualità prezzo - continuano da Confcooperative Ravenna -. Scegliere di acquistare un prodotto locale vuol dire inoltre contribuire all’economia del territorio e operare per la sostenibilità attraverso scelte a chilometro zero».  Tra i vini frizzanti più adatti a questo periodo natalizio si possono citare …….la cooperativa Cab Terra di Brisighella il Brut, spumante metodo classico, il Prima, vino bianco spumante metodo ancestrale e il Picatrix, vino bianco frizzante (nei punti vendita Cab di Brisighella).

giovedì 22 dicembre 2016

FESTE DI NATALE NELLA RESIDENZA DELL’ASP DI FOGNANO E BRISIGHELLA




Festeggiamenti natalizi alla residenza di "S. Caterina e D. Ciani" di Fognano. Domenica 18 dicembre, come ormai tradizione, all'interno della residenza per gli anziani di Brisighella e Fognano si sono tenuti i tradizionali appuntamenti di festa, socialità e divertimento  in compagnia delle famiglie degli ospiti. Pranzi pre natalizi accompagnati, dal mattino fino al pomeriggio, di eventi, giochi e momenti di socialità e convivialità.
A Fognano dopo la messa e dopo il mercatino di Natale con l'esposizione del presepe “Baule di Natale” allestito dai ragazzi della Casa del Sole di Faenza è stato presentato il presepe con “casette” preparate con la tecnica della cartapesta e pecorelle di lana realizzato dagli ospiti della struttura. Da qui il pranzo con gli ospiti e i parenti e successivamente la proiezione “Momenti di vita insieme” audiovisivo di Michele Ruggeri curato dall'animatrice Morena Taroni.

martedì 20 dicembre 2016

TROFEO BANDINI PRESENTATO L’ANNUARIO DELLA FORMULA 1. L’EDIZIONE 2017 RICORDERA’ I 50 ANNI DALLA MORTE DI BANDINI E 70 DI NASCITA DELLA FERRARI


Presentato l’annuario della Formula 1 del Trofeo Bandini. La prossima edizione sarà molto importante da

 



LE OSTERIE A BRISIGHELLA: LA GROTTA"


Nei primi anni cinquanta le osterie esistenti a Brisighella, oltre a quella di “Pistocchi” (Ubaldo Pistocchi, 1885-1946) sita in via Naldi n. 21, ora sede della FAPA e sul retro della Fondazione La memoria storica di Brisighella “I Naldi - Gli Spada” e la  “Grotta” (in via Metelli n. 2) l’unica rimasta, erano quella di “Basiglio”  (Basiglio Petronici 1884-1952 l’osteria era gestita dalla moglie Anita mamma del Sindaco Lorenzo Petronici primo dopo la liberazione), in via Baccarini n. 16  ora sede della Banca Credito Cooperativo di “Pazéz”  (Domenico Salvatori, 1888-1953, in Via delle Volte 30) ora abitazione, di “Fiorina” (Fiorina Cornacchia, 1887-1965  in Piazza Marconi n. 4) ora deposito del sig. Ceroni Vittorio aperto la domenica con foto storiche di Brisighella, “dla Nigrèna” (Giovanna Ballardini, 1902-1996, in Via delle Volte n. 10) ora albergo ristorante “La Rocca” condotta dal nipote Daniele Valgimigli dopo la morte quest’anno del babbo Mariano, una gestione centenaria il locale più antico del Comune dii Brisighella), “Osteria del Lamone” (gestita dal proprietario il sig. Enrico Guerra, 1883-1957 e poi Baccarini e moglie), in Via Maglioni n. 31, ora Tabacchi gestito dalla famiglia Palli, “La Repubblica” (Circolo Repubblicano, che fungeva anche da osteria, sito in via Baccarini n. 23 e gestito da Carlotta Santandrea, centenaria morta l’anno scorso), soffitti con affreschi della scuola del Giani, ora sede della Banca Monte dei Paschi di Siena e l’Osteria “Gigiolè” (gestita da Luigi Raccagni, 1910-1959, insieme alla moglie Maddalena Guerrieri, 1913-2003) ora sede della Pasticceria “Oriani”.
L’ OSTERIA GROTTA era di proprietà della famiglia Liverzani dalla fine del 1800, chiamata anche “Grotta Azzurra”, “Grottino”, “Ranocchia”, le ultime notizie risalgono agli anni trenta, il vino prodotto nei poderi “Liverzani” veniva tenuto nella cantina sul retro dell’osteria  e venduto dal gestore. Al piano terra l’osteria con a sinistra un grande camino dove i clienti bevevano seduti davanti al fuoco e si cuocevano

GIOCA A PALLAVOLO



BRISIGHELLA: ARRIVA IL CALCIO FEMMINILE


Dopo tanto lavoro abbiamo finalmente creato una squadra di calcetto A5 femminile con l'appoggio della polisportiva di San. Cassiano la Pol. S. Cassiano in palestra a Fognano!! Aspettiamo chiunque voglia venire a tifarci!!!
Vanessa Visani




lunedì 19 dicembre 2016

I PAESAGGI MINIMI DI DANILO MELANDRI, BRISIGHELLESE, IN MOSTRA AL MUSEO UGONIA


Da sabato 17 dicembre a domenica 5 marzo 2017. Danilo Melandri è nato a Fognano nel 1948. Dopo un'infanzia trascorsa in un luogo dalla vita ancora regolata da ritmi, figure e valori dal sapore quasi atemporale in cui sono ancora di rilievo personaggi come il capostazione, l'arciprete, le suore del convento, il maresciallo dei Carabinieri e i gestori dei pochi luoghi pubblici dai soprannomi identificativi, Melandri si iscrive all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza che frequenta dal 1962 al 1971. Quotidianamente, con un trenino di poche carrozze, percorre un tragitto di andata e ritorno che gli dà modo di inscrivere nello spazio di un finestrino immagini ben conosciute di un paesaggio umanizzato dal secolare lavoro di vignaioli e di contadini. Qua e là flash di storia: una chiesa, un convento, un cimitero, una fila di cipressi, un campanile, una strada, una villa. Emergenze, anche queste, intrinsecamente collegate a precise persone, a eventi, a momenti. Come un novello Proust mitigato dall'ironia felliniana di Amarcord, Melandri assorbe e interiorizza immagini che sano di memoria, di rimpianto e di assoluto. Dopo la scuola, apre un laboratorio ceramico a Faenza in cui si dedica alla riproduzione di ceramiche tradizionali. A poco a poco, sostituisce il repertorio artigianale con la produzione di piccoli oggetti in maiolica policroma (piattini, lastrine, microsculture di pochi centimetri) sui quali annota, con una calligrafia minutissima e immagini realizzate in punta di pennello, pensieri e ricordi di un universo tanto preciso quanto immaginifico. Co

1936 MUOIONO IN AFRICA ORIENTALE ARMANDO MAGLIONI E OLINDO PAZZI MEDAGLIE AL VALORE MILITARE

Olindo Pazzi opera di Domenico Rambelli (1886-1972)


Medaglione in bronzo con l’immagine del dott. Maglioni nella
Chiesa del Suffragio (disegnato da G. Ugonia e fuso da E. Baldi, cornice A. Cornacchia)

Lapide nel Palazzo Maghinardo (Comune) dedicata ai suoi decorati al valore militare alla Memoria posta il 20 ottobre 1957-

Nel 1936, 80 anni fa, muoiono in Africa orientale il dott. Armando MAGLIONI (medaglia d’ORO al V.M.) e il cap.le  Maggiore Olindo PAZZI (medaglia d’argento al v.m.) a quest’ultimo vediamo dedicate le scuole elementari, al primo una via (ex provinciale dalle poste verso Faenza).



1936 INTESTAZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE A OLINDO PAZZI BRISIGHELLA


Sfilata dei ragazzi della scuola con le maestre davanti alle autorità comunali e provinciali


CIRCO AL PARCO UGONIA……..DUBBI



Sotto un piccolo tendone allestito al Parco Ugonia , si cela un'atmosfera piacevole, intima ed elegante. Un gruppo di artisti, che si ispirano alle forme di intrattenimento del dopoguerra, ambientato nelle "années folles" parigine, stupisce, emozione e coinvolge il pubblico accomodato in un tavolino in ferro battuto, rischiarato dalla luce di un lumino il pubblico assiste e partecipa allo spettacolo, che si svolge a 360 gradi. Giocoleria, acrobatica, mano a mano, danza aerea e verticalismo allietano la serata. Certamente un onore agli artisti, ma discutibilissima la scelta di installare il circo nel parco G. Ugonia, con roulotte; macchine, un’immagine scadente delle nostre bellezze e ricordi storici…….ma il Comune, la Pro Loco sono insensibili e si aggiungono anche le altre sagre dal pesce, al agnellone;, ecc….il tutto collegato con l’energia elettrica; acqua a carico dei brisighellesi.
Altri spettacoli  Merc. 21 Giov.22 Ven. 23 Lun. 26 Santo Stefano Giov. 29 Ven. 30 Dicembre ore 21- Sab.31 Dicembre ore 23 Speciale Capodanno – Giov. 5 Gennaio 2017 ore 21 – Ven. 6 Gennaio 2017 ore 17 Epifania .



venerdì 16 dicembre 2016

SUOR MARISA CORRE SUL MONOPATTINO. “IL CONVENTO E’ GRANDE, MI STANCO MENO”


Tre corridoi nei tre piani del palazzo di Fognano: ognuno misura 172 metri
di FRANCESCO MONTI -Resto Carlino Nazionale – Brisighella (Ravenna) Suor Marisa Bambi, 65 anni, in monopattino nel convento con corridoi infiniti  Brisighella (Ravenna), 15 dicembre 2016 - Su e giù per il convento in monopattino. Suor Marisa Bambi, 65 anni, dell’istituto Emiliani di Fognano – frazione di Brisighella (Ravenna), sulle prime colline dell’appennino  ha scelto un modo originale per muoversi all’interno del grande edificio religioso. Ma non è una semplice bizzarria: sui tre piani del palazzo ci sono tre corridoi identici, lunghi 172 metri ciascuno. Una bella distanza, soprattutto se la si deve percorrere più volte al giorno. Per suor Marisa, questa soluzione per gli spostamenti rapidi non è poi così strana. «Il monopattino? Me lo hanno regalato per scherzo dieci anni fa, ma io ho iniziato a usarlo davvero», sorride.
Suor Marisa Bambi è entrata nel convento quasi 40 anni fa. «La comunità religiosa esiste dal ’500», spiega. Era infatti il 1544 quando, nell’attuale frazione di Brisighella, sorse il monastero domenicano di Santa Caterina. Monastero che fu poi soppresso, all’inizio del XIX secolo, dalle leggi napoleoniche. Ma nel 1822 nacque l’attuale congregazione, per volontà del parroco don Giacomo Ciani, di suor Rosa Teresa Brenti e del laico Giuseppe Maria Emiliani, a cui è intitolato l’istituto: il loro progetto era un istituto educativo finalizzato «alla formazione integrale, spirituale e culturale, della donna».
Fin dall’inizio, una particolare attenzione fu dedicata alle materie umanistiche (in particolare la storia), alle arti figurative, alla musica e al teatro. Il collegio era visto con grande favore dal cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti (che poi sarebbe diventato papa Pio IX, l’ultimo ‘papa re’, in carica all’epoca della presa di Roma da parte dell’esercito sabaudo nel 1870).
Oggi l’istituto Emiliani delle suore Domenicane del Santissimo Sacramento include un asilo nido, una scuola materna e altre attività didattiche, ma anche una casa di accoglienza «dove pregare, studiare, riposarsi», spiega suor Marisa, che dopo una lunga esperienza da insegnante oggi gestisce proprio questa parte del complesso. Certo la crisi delle vocazioni ha avuto il suo impatto: «Quando sono entrata nell’istituto eravamo 42 – ricorda la religiosa –. Oggi siamo solo sette: il calo delle vocazioni si sente in tutta Italia, non solo da noi. Credo che questo derivi anche dalla crisi della famiglia, che è la prima pietra su cui è fondata la società».



ACCADDE 267 ANNI FA A FAENZA


Luigi Solaroli  ACCADDE OGGI Il 5 Dicembre del 1749, da ordine del card. Legato Oddi, vengono posti i sassi indicanti i miglia lungo la via Emilia per tutta la legazione (da Cesenatico a Imola): il miglio LV° presso Porta delle Chiavi e il LVI° presso il Mazzolani ancora ben visibili.

 



90 ANNI FA: INAUGURAZIONE DELLE 15 EDICOLE DEL ROSARIO OPERA DI FRANCESCO NONNI IDEA E PROGETTO G.UGONIA

 1936 Le edicole del Rosario . La croce ora è voltata in senso contrario. Nel 2007 per un incidente la croce fu divelta e montata diversamente
 8 settembre 1936 Cerimonia di benedizione e inaugurazione
1936 Raro libretto ricordo delle opere realizzate dal artista faentino Francesco Nonni. Edizione F.lli Lega Faenza

2016 Un’ edicola del Rosario. 
90 anni fa, 1936 Inaugurazione delle 15 edicole dei Misteri del Rosario nella salita del Monticino: i bronzi sono opere di Francesco Nonni. Le edicole in cemento su disegno di G. Ugonia realizzate dai f.lli Galassini. Un’ opera installata dopo dieci anni a ricordo del centenario del Monticino svolto nel 1926, ancora in ottimo stato. In ogni edicola è posta una targhetta in bronzo con il nominativo del donatore. Il prossimo centenario del Santuario del Monticino si svolgerà nel 2026, la speranza di esserci auspico nel frattempo un restauro e una pubblicazione adeguata per ricordare le opere da valorizzare nell’ambito del Parco della Vena del Gesso. Vincenzo Galassini

giovedì 15 dicembre 2016

“CONCERTO DI NATALE” CON LA BANDA DEL PASSATORE AL TEATRO CINEMA GIARDINO MARTEDI 20 DICEMBRE ORE 20,30



“CONCERTO DI NATALE” CON IL CORO CITTADINO GIOVEDI 22 DICEMBRE COLLEGIATA S. MICHELE ARCANGELO ORE 20,30


FIORI D’ARANCIO BRISIGHELLESI


RECORD DELLA FAMIGLIA MORETTI DI SAN MARTINO IN GATTARA -1920-2016- Intervista a Ombretta Moretti.



BRISIGHELLA. La più piccola si chiama Agnese ed è nata quest'anno nel mese di giugno, il più vecchio è il trisavolo RINO nato nel gennaio 1920: tra i due ci sono 97 anni di differenza e cinque generazioni concentrate in meno di un secolo, tutte in vita. Una sorta di record difficile da realizzare quello stabilito dalla famiglia Moretti di San Martino in Gattara. «Siamo ancora tutti qui ed è una specie di benedizione vedere mio babbo che a quasi cent'anni tiene in braccio l'ultima arrivata, figlia di mia nipote Linda, di soli 18 anni». A raccontare la singolare storia famigliare e la bisnonna Ombretta Moretti, molto conosciuta nella valle del Lamone per avere lavorato una vita negli uffici comunali a Brisighella. «Mia nipote si è sposata non ancora ventenne come suo marito, Nicola Baldassarri, pure lui 18enne; Purtroppo sono entrambi senza lavoro e questo stride un po' perchè il sostegno per accudire la piccola non gli mancherebbe». Un nucleo numeroso in meno di un secolo è stato possibile perchè in due occasioni i figli sono nati prima che i genitori avessero compiuto i 20 armi. Una famiglia precoce. ma nemmeno più di tanto, perché da rimarcare e soprattutto la longevità considerato che il trisavolo Rino è ancora arzillo a 97 anni e sua moglie Piava, va ancora in gamba: «lui se ne sta nei boschi quasi tutto il giorno a fare legna  per l'inverno, la porta a casa e la taglia a mano, poi la sistema a regola d'arte. Questa è la sua occupazione durante tutto l'anno -  racconta la figlia -. Prima della pensione ha fatto l'agricoltore, il muratore e anche altri lavori, come capitava spesso nelle famiglie di un tempo». Forse non è un caso che questo record sia ascritto al ridente paesino di San Martino; probabilmente incidono fattori legati all'ambiente, al clima, allo stile di vita, all'alimentazione, fuori dai circuiti dello stress diffuso. «Adesso - continua la bisnonna - mi auguro solo che i due freschi genitori trovino presto un'occupazione». Il record mette in evidenza un trend in aumento in questo ultimo secolo. Infatti, secondo alcune stime, nel 1900 in una rete famigliare così ampia i bambini fino a 14 anni di età superavano abbondantemente gli ultra 80enni. C'erano più fratelli e sorelle, oggi è più facile avere nonni e bisnonni. La famiglia di San Martino, se da una parte rappresenta un unicum che può sorprendere, dall'altra è l'emblema dell'invecchiamento della popolazione. In cento anni le reti generazionali sono diventate più vecchie, più lunghe e più magre di figli. Francesco Donati




NATO PER IL GREGGE DELL’UMANITA’: MOSTRA DI GIORGIO PALLI A RAVENNA VOLUTA DA PAOLO MONDUZZI. DUE BRISIGHELLESI.




Il tema della natività è particolarmente caro a Giorgio Palli, ceramista faentino che da diversi anni ha dato priorità alla lavorazione del legno. Facendo emergere le sue intuizioni, con scalpello e martello, da radici e tronchi d'albero d'ogni tipo. Sono dieci le opere che rappresentano la Natività, inviate alla Darsena Pop Up grazie all'amicizia dell'artista con Paolo Monduzzi che ha voluto e gestisce questo singolare museo in Darsena a Ravenna. Il tutto per una mostra della durata di un mese, che si apre l'8 dicembre e che è destinata a chiudere i battenti domenica 8 gennaio.  Sacra famiglia sempre protagonista. Ai suoi piedi noi, dell'umanità, m trepidante attesa dei Salvatore. Talvolta si scorge la figura di un pastore che raduna le sue pecorelle, ma, invece delle statue di qualche arrotino piuttosto che di un portatore d'acqua, ci sono quasi esclusivamente greggi di pecore. "Veniamo da Oriente e da Occidente, da Nord e da Sud - dice l'autore - ma sempre pecore siamo. A volte siamo più semplicemente pecore. Stiamo nel gregge o ci muoviamo col gregge senza farci troppe domande. A volte ci sentiamo pecore smarrite, ricerchiamo una buona parola, un  Buon Pastore". Eccola dunque, l'umanità tutta, attorniare la sacra famiglia e festeggiare il bambinello con la sua famiglia. Concretamente è fatta di legni d'ogni tipo, soprattutto radici rinvenute lungo il fiume. Ma anche di tronchi caduti. O di residui di altre lavorazioni. Pezzi unici che, all'occhio di noi tutti, dicono poco, ma che alla fantasia di Giorgio Palli prospettano ricche inquadrature e l'incipit dì storie quotidiane, semplici e profonde allo stesso tempo. . Giulio Donati il Piccolo
Nelle foto, due delle opere che troverete al Darsena Pop Up: "Nascita e morte". L'altra, semplicemente "Natività"