martedì 20 dicembre 2016

LE OSTERIE A BRISIGHELLA: LA GROTTA"


Nei primi anni cinquanta le osterie esistenti a Brisighella, oltre a quella di “Pistocchi” (Ubaldo Pistocchi, 1885-1946) sita in via Naldi n. 21, ora sede della FAPA e sul retro della Fondazione La memoria storica di Brisighella “I Naldi - Gli Spada” e la  “Grotta” (in via Metelli n. 2) l’unica rimasta, erano quella di “Basiglio”  (Basiglio Petronici 1884-1952 l’osteria era gestita dalla moglie Anita mamma del Sindaco Lorenzo Petronici primo dopo la liberazione), in via Baccarini n. 16  ora sede della Banca Credito Cooperativo di “Pazéz”  (Domenico Salvatori, 1888-1953, in Via delle Volte 30) ora abitazione, di “Fiorina” (Fiorina Cornacchia, 1887-1965  in Piazza Marconi n. 4) ora deposito del sig. Ceroni Vittorio aperto la domenica con foto storiche di Brisighella, “dla Nigrèna” (Giovanna Ballardini, 1902-1996, in Via delle Volte n. 10) ora albergo ristorante “La Rocca” condotta dal nipote Daniele Valgimigli dopo la morte quest’anno del babbo Mariano, una gestione centenaria il locale più antico del Comune dii Brisighella), “Osteria del Lamone” (gestita dal proprietario il sig. Enrico Guerra, 1883-1957 e poi Baccarini e moglie), in Via Maglioni n. 31, ora Tabacchi gestito dalla famiglia Palli, “La Repubblica” (Circolo Repubblicano, che fungeva anche da osteria, sito in via Baccarini n. 23 e gestito da Carlotta Santandrea, centenaria morta l’anno scorso), soffitti con affreschi della scuola del Giani, ora sede della Banca Monte dei Paschi di Siena e l’Osteria “Gigiolè” (gestita da Luigi Raccagni, 1910-1959, insieme alla moglie Maddalena Guerrieri, 1913-2003) ora sede della Pasticceria “Oriani”.
L’ OSTERIA GROTTA era di proprietà della famiglia Liverzani dalla fine del 1800, chiamata anche “Grotta Azzurra”, “Grottino”, “Ranocchia”, le ultime notizie risalgono agli anni trenta, il vino prodotto nei poderi “Liverzani” veniva tenuto nella cantina sul retro dell’osteria  e venduto dal gestore. Al piano terra l’osteria con a sinistra un grande camino dove i clienti bevevano seduti davanti al fuoco e si cuocevano




direttamente la carne e facevano colazione con un quartino di vino fornito dal proprietario, successivamente  i gestori cucinavano la carne e le verdure, nel retro una cantina deposito del vino in damigiane e botti, nell’ osteria fino agli anni 60 sul banco campeggiava una grande“Rana” simbolo della “Società La Rana” che aveva trovato ospitalità dal 1927 al 1938. Al primo piano, si accedeva dall’ingresso dell’osteria, la stanza era utilizzata per vari scopi, dalla società della Rana che durante il Carnevale l’utilizzava per  ballare con il fisarmonicista “S’ciaborra” e per cene con minestre, pietanze e dolci preparati dalle mogli dei partecipanti, hanno trovato sede anche gli “Alpini” della sezione Sirio Baldi –capo gruppo Sante Soglia-,  e nel 1965 la sede dei socialisti di Saragat poi con l’unificazione PSI. Nel 1975 per le continue discussioni e liti fra i clienti dell’Osteria, la proprietà fu ceduta al Partito Socialista di Brisighella –segretario Vincenzo Galassini- pagata con i ricavi delle Feste dell’Avanti e una sottoscrizione fra gli iscrittima  intestata ad una società romana. Nel 1977 con il lavoro del volontariato in particolare di Alvaro Tondini e Secondo Sgarzani, l’osteria fu ampliata recuperando la cantina sul retro, scalpellando il gesso per togliere il fumo che le aveva impregnate e tolto l’intonaco e i mattoni posti per nascondere il gesso nell’osteria. Il “gesso” tornò a splendere, il locale cambiò completamente aspetto con i tavoli in legno e raddoppiato lo spazio al primo piano si accede con una scala interna a chiocciola in ghisa dei primi del ‘900. Il progetto dei lavori e l’ arredamento di Giuseppe Rustichelli (Lugo 1913-2009 –scultore e architetto- , opere realizzate a Brisighella: Palestra scuola elementare in legno e complesso edilizio in via Mazzini Fognano, complesso residenziale otto edifici in via Guangello, edificio residenziale in Piazza Don Minzoni e recupero edificio comunale residenziale nel centro storico in Vicolo Forni, ecc). Nel 1994 l’edificio passa a Nerio Raccagni, nel 2007 all’imprenditore faentino Pietro Morini.
La gestione della Grotta. Le ultime notizie risalgono agli anni trenta anche se l’ osteria esisteva dalla fine del 1800 tentando di stilare una successione riguardo  le varie persone  che si sono avvicendate nella gestione di questa osteria, nella speranza  di non aver tralasciato nessuno, negli “trenta  fino agli anni cinquanta” fu gestita da Maria Casadio (1886-1980), ed Maraschèt , successivamente per alcuni anni fu sede degli “Alpini” ed in questo periodo la gestione passa a Maria Samorè (1912-1988); poi ad Anita  Valla (1894-1979), quindi passa alla “Peppina”  (Giuseppina Liverani in Pasi, 1911-1972), poi a Giovanna Bosi alla quale subentrò “Teresina” (Teresa Moretti 1909-1992). In seguito Clara Rontini vi lavorò per pochi mesi e Concetta Zuffi (1928-2000).
Dopo i lavori d’ampliamento, recuperata l’ampia cantina sul retro dell’osteria e la pulizia delle pareti in “gesso”, l’osteria diventò ristorante venne gestita dal 1977 al 1979 da Lidia (Lidia Casadio) , dal 1979 al 1982 da Luigi Berardi e la moglie, poi da Nerio Raccagni figlio di “Gigiolè”, come cuochi hanno lavorato tanti chef alcuni diventati importanti, a livello internazionale come Bruno Barbieri, nazionale Vincenzo Cammerucci, e successivamente dal figlio Pier Luigi fino al 2003, nel 2006 dallo chef Alessandro Ferrerini (Varese) e, dal febbraio 2012 da Conti Mirko e   Angelo Randi”.
* Una parte delle notizie sono state tratte dal libro  “la Xilografia di Domenico Dalmonte” di Attilio Dalmonte e da “Le Botteghe di Brisighella”, dal n. 10 dei “Quadri della Fondazione” n. 10  La Memoria storica di Brisighella “I Naldi – Gli Spada

Interno dell’ Osteria “La Grotta” schizzo a penna di Domenico Dalmonte (1913-1990)

La saletta al primo piano –ex sede del Psi- dopo la sistemazione (1977) accessibile da una scala a chiocciola del 1901 ora scomparsa, originale il servizio igienico, realizzato dalla proprietà di Nerio Raccagni

La sala al piano terra attuale. Le pareti in Gesso naturale, lavori eseguiti nel 1976 (progetto arch. Giuseppe Rustichelli 1913-2009), il locale al piano terra è raddoppiato utilizzando la cantina della storica osteria.

 La sala al piano terra con la gestione Nerio e Pier Luigi Raccagni, con il quadro dell’ artista pittore Mattia Moreni (1020-1999) nato a Pavia, vissuto e morto a Brisighella.
Particolare della sala al piano terra, gestione Nerio e Pier Luigi Raccagni, con il quadro dell’artista pittore Mattia Moreni (1920-1999) e due sculture in ceramica, dedicate a “Moreni”, del ceramista brisighellese Ivo Sassi.
* Una parte delle notizie sono state tratte dal libro  “la Xilografia di Domenico Dalmonte” di Attilio Dalmonte e da “Le Botteghe di Brisighella”, dal n. 10 dei “Quadri della Fondazione” n. 10  La Memoria storica di Brisighella “I Naldi – Gli Spada




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