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domenica 26 marzo 2017

FAI DI PRIMAVERA, TUTTI GLI APPUNTAMENTI: RAVENNA, CERVIA, FAENZA E BRISIGHELLA


Sabato 25 e domenica 26 marzo 2017 la 25ª edizione dell'iniziativa nazionale di sensibilizzazione e di raccolta pubblica di fondi. Il FAI invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di 7.500 volontari35.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo. La Delegazione FAI di Ravenna propone numerose aperture in città e in provincia:
Ravenna, gli Apprendisti Ciceroni guideranno il pubblico alla scoperta della Biblioteca Classense, rinnovata dopo i recenti restauri che hanno riportato alla luce spazi ed opere d’arte da tempo nascosti. L’antico Monastero Camaldolese di Classe – questa l’origine dell’odierna Biblioteca – costruito nel XVI secolo, vede rivivere l’antico refettorio, dal 1921 Sala Dantesca, che conserva un meraviglioso olio di Luca Longhi raffigurante Le nozze di Cana.
La visita toccherà anche i chiostri e la settecentesca biblioteca monastica, che, oltre ad un patrimonio librario inestimabile, ospita anche numerosi mappamondi di Vincenzo Coronelli. La Biblioteca Classense sarà visitabile sabato dalle ore 15 alle 18.30 e domenica dalle ore 10 alle 18.30.
Domenica pomeriggio, al termine delle visite, nell’attigua Chiesa di San Romualdo (che oggi ospita il Museo del Risorgimento) il coro ravennate Chorus Fantasy, diretto da Annalisa Gardella, proporrà una selezione di brani tratti da musical e dal repertorio pop e rock internazionale.
 A Cervia sarà possibile visitare la storica ex discoteca Woodpecker, realizzata negli anni ’70 dall’architetto faentino Filippo Monti con uno spirito visionario e tecnologie innovative. Abbandonato da molti anni, il luogo conserva tuttavia una particolare suggestione. Le visite sono previste sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18.
 A Faenza è in programma, venerdì 24 alle ore 17.30, la visita – riservata agli iscritti FAI – al piano nobile di Palazzo Ghetti, che conserva affreschi di Felice Giani perfettamente conservati. Aperto a tutti, Palazzo Laderchi con il suo Gabinetto Astronomico, si inserisce nel panorama neoclassico faentino, con opere del Giani, e sarà visitabile sabato e domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 18.
 Infine, nella sola giornata di domenica (con possibilità di pranzo e alloggio su prenotazione), dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 18, sarà possibile visitare l’Istituto Emiliani di Fognano, il più grande monastero femminile in Italia. Suor Marisa accompagnerà i visitatori sul suo monopattino, ormai diventato il simbolo di questo convento spesso definito “delle suore pattinatrici”.

lunedì 27 luglio 2015

INIZIO STAGIONE NON POSITIVO, BISOGNA CAMBIARE.


Di  Fabiano  Mazzetti Presidente Gruppo Trasversale Agricoltori 
Signor  direttore, purtroppo anche   questo inizio stagione ci da l'ennesima  conferma che non si vuole cambiare, ed a pagarne le conseguenze  dirette continuano come sempre ad  essere gli agricoltori, Paghiamo a  caro prezzo, la scarsa cultura di impresa, la mancata programmazione, l'innovazione varietale non sempre strettamente collegato al mercato,  e la mancanza di una vera aggregazione e strategia comune che ancora  latita, quello che è successo con il  progetto pera ne è la riprova, Forse è una peculiarità tutta italiana quella di ingigantire differenze  e problemi, invece di valorizzare  gli elementi comuni, aiutati anche  dal nanismo aziendale del settore  ortofrutticolo. In Italia ci sono almeno 60-70 esportatori degli stessi  prodotti ortofrutticoli, se andiamo  a vedere in altri paesi europei come  Spagna, Belgio e Olanda, possiamo  usare le dita di una mano per contarli tutti. Sono più di dieci anni  oramai che come G.T.A. solleviamo questi problemi, ma nulla è cambiato, sembra quasi che questa sorta di «nanismo» sia volontario, con una sorta di specializzazione ed una bravura a non risolvere i problemi, ma anzi ad esaltarli ed ingigantirli, così che si fanno apparire i problemi e gli ostacoli enormi ed invalicabili,  in modo che anche solo una soluzione parziale di un piccolo problema,  diventa per qualcuno un successo. Ed intanto che noi in Italia ogni anno ci «lecchiamo le ferite», in Spagna  (con l'aiuto di governo ed istituzioni)  gli agricoltori ci stanno surclassando e superando sia nel settore dell’ ortofrutta che del vino, favoriti anche da  costi di produzione nettamente inferiori (un terzo in meno su mano d’opera, agrofarmaci e mezzi tecnici, costi burocratici ed amministrativi)  e dalla maggior competitività  del «sistema paese». Finché  nel nostro settore a livello sindacale  ^ ed economico-organizzativo, prevale la voglia di visibilità ed autoreferenzialità rispetto al vero esercizio  della rappresentanza sindacale e di settore, difficilmente la politica sarà «obbligata» a darci risposte concrete  e valide invece dei soliti interventi «tampone» o a «spot». Non è un caso che in altri paesi europei, come  Francia e Spagna, dove l'agricoltura  è al centro delle politiche nazionali, i sindacati e le organizzazioni di  settore sono poche, forti ed unite. A questo punto sono gli agricoltori che devono decidere cosa abbattere: o gli impianti di frutteto e vigneto, oppure tutte queste rappresentanze e soprattutto quegli uomini che in questi anni, hanno solo pensato a difendere i loro privilegi o singoli interessi, invece degli interessi comuni di tutti gli imprenditori agricoli.

mercoledì 22 luglio 2015

RIFLESSIONI ESTIVE SULLA TARI A FAENZA DEL CONSIGLIERE CERICOLA MA VALIDO PER TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA



Lunedì 27 luglio il Consiglio Comunale di Faenza approverà l’importo della tassa rifiuti (TARI) che dovremo pagare per il 2015, per cui voglio condividere con i cittadini alcune mie personali osservazioni. Il processo di formazione della TARI è il seguente: Hera spa propone una cifra per la gestione operativa del servizio rifiuti, un ufficio regionale (ATERSIR) dovrebbe controllare tale importo e cercare di tutelare gli interessi dei cittadini, sempre questo ufficio regionale convoca i Comuni della Provincia di Ravenna e gli presenta il conto, i singoli Comuni ne prendono atto e deliberano come ripartire questo importo tra utenze domestiche e non domestiche, usando i parametri previsti da alcuni decreti ministeriali. Ovviamente HERA ha il servizio in affidamento diretto, senza lo straccio di una vera gara d’appalto, per cui si parte proprio con il piede sbagliato. La prima voce della TARI è quindi data dal costo di gestione del servizio da parte di HERA spa, pari per il 2015 a € 7.833.540,19= (per il 2014 era di € 7.921.166= con una diminuzione di € 87.626=).  Nessun dirigente del Comune di Faenza è in grado di capire se questo costo è congruo, che tipo di controlli abbia veramente fatto l’ufficio regionale e, soprattutto, se i servizi effettivamente resi da HERA spa sul nostro territorio corrispondano per quantità e qualità a quelli preventivati. Inoltre nessun dirigente comunale è in grado di controllare se questa cifra comprenda una giusta retrocessione dei guadagni di HERA derivanti dalla nostra raccolta differenziata. Inoltre va considerato che negli ultimi tre anni Faenza ha perso circa 260 abitanti e circa 200 imprese (- 3,6%) e che la perdurante crisi economica ha ridotto il volume degli acquisti domestici e commerciali: ciò vuol dire che il volume dei rifiuti da trattare dovrebbe essere ragionevolmente calato. A fronte di questi dati HERA spa riduce il suo prezzo solo di € 87.626= circa (- 1,1%). Dai bilanci di HERA spa, pubblicati su internet, risulta che il servizio di gestione dei rifiuti è molto lucroso, generando un margine operativo lordo (cioè un utile lordo industriale) pari a circa il 27% del fatturato: questo dato lascia perplessi sull’effettiva capacità di Atersir di controllare e calmierare il prezzo del servizio. Un’altra voce importante della TARI è data dalla gestione amministrativa delle bollette e dei pagamenti, che il Comune ha affidato ad HERA spa per € 269.521,18= (IVA inclusa). In sostanza il nostro ufficio tributi comunale ha dato forfait perché oberato di altro lavoro, per cui dobbiamo pagare ad HERA questo servizio aggiuntivo. Se consideriamo che a Faenza ci sono circa 28.000= “famiglie anagrafiche” e circa 5.500 imprese attive, risulta che ogni bolletta ci costa € 8=, cifra probabilmente elevata considerando che tutta la gestione avviene in modo automatizzato. Ma, cosa ancora più grave, l’intero “data base” della TARI è gestito da HERA con un suo software, inaccessibile al Comune di Faenza: in sostanza il nostro Comune non ha il controllo dei contribuenti. Le altre voci della TARI sono date dalla scontistica per le utenze domestiche e non domestiche: in sostanza quei piccoli bonus che ci vengono dati per la nostra raccolta differenziata non li paga HERA spa (che comunque lucra su tali rifiuti), ma sostanzialmente vengono ripartiti a carico di tutti i faentini, in una sorta di “mutualità dei rifiuti”. Vi è poi un importo per il “fondo per disagio sociale” (€ 101.713=), cioè per le famiglie assistite dai servizi sociali e una quota per restituire ad HERA i soldi delle bollette insolute (€ 335.040,50=). In totale noi pagheremo per il 2015 una TARI di € 9.728.219,44=. Viste le condizioni economiche delle famiglie e delle imprese faentine, forse sarebbe il caso che il nostro Comune facesse un’analisi più approfondita della TARI, cercando di avere uno sconto da HERA, gestendo in proprio la bollettazione e controllando la quantità e qualità dei servizi resi. Se potessimo avere uno sconto del 7% da HERA (vuol dire ridurre il suo utile lordo dal 27% al 20%) e se facessimo le bollette con i nostri uffici (in fin dei conti basta comprare un software dedicato) potremmo avere una riduzione del costo totale di circa € 800.000=. Dimenticavo una cosa: il nostro Comune prende i dividendi da HERA spa (tramite la partecipata Ravenna Holding), per cui non ha alcun interesse a contestare i prezzi imposti da HERA a tutti noi. Forse dovremmo cominciare anche noi a chiamare Robin Hood perché ci tuteli da tutti questi sceriffi di Sherwood.

mercoledì 1 luglio 2015

IL PD IN CONSIGLIO PROVINCIALE RESPINGE L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DA FORZA ITALIA: “E 55 UN’ INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE”

Il consiglio provinciale di Ravenna, stamane aveva fra gli altri temi un ordine del giorno presentato da Forza Italia, gruppo misto, per sollecitare il Presidente della Provincia casadio, i consiglieri regionali e parlamentari locali, trasversalmente e unitamente affinché intervengano per sostenere il reinserimento dell’E55 tra le opere prioritarie, tolta dal ministro Del Rio, in considerazione della tenuta della nostra economia, dove già il livello di disoccupazione è il più alto del nord del Paese. Purtroppo il gruppo Pd, maggioranza, ha votato contro asserendo che l’ordine del giorno è strumentale e non risolve il problema che ha tante problematiche. Hanno votato a favore Forza Italia, NCD, UDC, astenuta IDV, assenti tutti tre consiglieri della Lega.
Galassini ha ripetuto che le scelte del PCI divenuto ora Pd da Bersaniano ora di Renzi hanno mantenuto sempre da quaranta anni gli stessi atteggiamenti contrari alla realizzazione dell’infrastruttura così importante per l’economia nazionale, regionale e provinciale, mettendo sempre come si suole dire “il bastone fra le ruote” condizionato anche dagli ambientalisti o verdi. Oggi stesso hanno ribadito che il percorso  tocca una zona vincolata ambientale.
Curiosi questi PD o ex comunisti, la Regione Veneto ha ottenuto il Parco del Delta del Po’, Ravenna no. Si accorgono ora che a Conselice l’inserimento di Matrix rovina l’ambiente e fino a ieri hanno approvato il progetto, a Castel Bolognese da quaranta anni sostengono la necessità della circonvallazione e ottengono un nuovo casello autostradale che porterà ulteriore maggiore traffico all’interno della città e una nuova zona industriale di 104 ettari (presunta considerati i tempi di crisi), non cito Stepra e altri fatti del ravennate.
Alla faccia della coerenza e dell’ambiente, il problema dell’E55 non è sostenuto. Auspico che nelle prossime elezioni del 2016 il Pd perda il controllo di Ravenna per il bene di tutta la provincia.
Vincenzo Galassini Forza Italia

venerdì 26 giugno 2015

LE ROTONDE DI FAENZA



Tratto dalla Voce di Ravenna - Nei miei itinerari sovente mi trovo a lambire il comprensorio di Faenza, le colline faentine sono ancora splendide (che il buon Dio le preservi dalle nostre follie). Anche questa cittadina, come accade in tutta la Romagna, fa scelte discutibili nell'arredo al centro delle rotonde spartitraffico: sculture bizzarre, brutture cubiste, scimmioni e capodogli... a volte vi lasciano le erbacee e forse è la cosa migliore visto il cattivo gusto di chi prende certe decisioni. Se proprio non sanno cosa piazzarci perché non mettono qualche Caverà visto che siamo in Romagna? Fa così schifo un po' di tradizione? Proprio alle porte di Faenza nella prima rotonda di "benvenuto" c'è una balena nera e una sagoma che la traina con una fune agganciata al muso: qualcuno può spiegarmi cosa  significa? Perché non arrivo a capirlo (non sarò l’unico); qualche buontempone su quella fune ci aveva appeso mutande e calzini. Mentre nell'ultima rotonda in direzione Brisighella hanno messo il Passatore con lo schioppo a trombane. Il Passatore? Trovo quel faccione con cappellaccio a presiedere sodalizi di ogni tipo, mentre una demagogia storica di 160 anni ha eletto quel brigante a romantico Robin Hood ottocentesco che prendeva ai ricchi per dare ai poveri... un mito bugiardo. Altro che "passator cortese"... definirlo un tipaccio è riduttivo, era un Delinquente con la "D", basta sfogliare qualche biografia per restare allibiti dalle nefandezze compiute. Addirittura è stato scelto come ambasciatore del "consorzio vmi di Romagna"; il Sangiovese e l'Albana meritavano di meglio di un bandito come "testimonial". Perché si continua a celebrare quel pessimo esempio come simbolo della Romagna? Cosa rispondiamo alla domanda di qualche non-romagnolo: "chi era quel vostro Passatore? Un patriota del Risorginento?". Fabio Baldrati-Ravenna



martedì 16 luglio 2013

GALASSINI (FORZA ITALIA): “A BRISIGHELLA IRPEF AUMENTATA DEL 2% MA 50MILA EURO PER NOLEGGIARE MOUNTAIN BIKE”

Sindaco di Brisighella e Sangiorgi Cesare ex sindaco Brisighella all’inaugurazione del nuovo negozio nel Palazzo comunale

lunedì 15 luglio 2013 tratto da Faenza Notizie. "Il Comune di Brisighella ha aumentato l’IRPEF a tutti noi applicando la tariffa massima e le tariffe della mensa scolastica - fa notare Vincenzo Galassini consigliere provinciale ed esponente di Forza Italia Brisighella - per recuperare 60.000 euro, ma con l’iniziativa Brisighella Ospitale ne spende 50.000 (fondi regionali e parco vena gesso) per realizzare nei locali al pianterreno del Municipio di Brisighella, dove c’era l’ufficio tecnico spedito a Villa Rondinini con nuovi costi per la comunità brisighellese, un centro di noleggio di mountain bike con biciclette, caschi, gps e kit di manutenzione a disposizione degli appassionati di sentieri (la coop. pagherà l’affitto?)"."Inoltre - prosegue Galassini - dalla stazione ferroviaria al Parco Carnè realizzano un "percorso"! La sinistra, in momento di crisi generale, invece di ridurre le tariffe utilizza i nostri euro per noleggiare biciclette, un'iniziativa di competenza privata, finanzia una cooperativa con fondi pubblico, che graveranno sulle nostre tasche come le tante società partecipate esistenti in provincia di Ravenna. Un esempio di bravura, la società pubblica Feste Medioevale in quindici anni ha rovinato l'immagine, si è mangiata il capitale sociale e i contributi pubblici per oltre un miliardo di nostri euro!"


lunedì 15 luglio 2013

CONSIGLIO DEI MINISTRI: NEGATO IMPIANTO EOLICO NEL COMUNE DI BRISIGHELLA A MONTEROMANO, UNA BUONA NOTIZIA!



Dal sito del GOVERNO ITALIANO, comunicato stampa relativo al Consiglio dei Ministri del 12/07/2013 :"...Il Consiglio inoltre, a norma dell’articolo 14 quater della legge n. 241 del 1990, a tutela del paesaggio e per la salvaguardia del territorio interessato, ha negato l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto eolico nel Comune di Brisighella (Ravenna  Sarà la volta buona? Avranno capito gli speculatori che Monte Romano NON SI TOCCA ?  Speriamo che quest'ultimo atto finalmente apra gli occhi a tutti coloro che hanno perorato incautamente e senza troppe remore la causa di chi voleva speculare sul territorio della Romagna a sfregio dei sui suoi panorami e, non ultimo, in evidente e completo sgarbo dell'esistente Osservatorio Astronomico giudicandolo indegno di alcuna attenzione in quanto gestito da "semplici" appassionati e volontari. E' una felicità amara quella che stiamo gustando perchè questa vicenda ha messo in evidenza i rischi che corriamo ogni giorno di perdere di vista la buona amministrazione del territorio in assenza di adeguata vigilanza dei cittadini. Speriamo però che ora l'Osservatorio venga sostenuto e non combattuto! In questa occasione non possiamo fare altro che elogiare invece il lavoro di analisi svolto dai responsabili della Soprintendenza dell'Emilia Romagna, i quali hanno preso in grandissima considerazione tutti gli atti e soppesato con grande oculatezza e anche lungimiranza l'importante questione che stava per mettere a repentaglio uno dei luoghi panoramici più stupendi della Romagna e sicuramente della provincia di Ravenna. Speriamo quindi che la richiesta di vincolo ambientale possa essere apposta quanto prima per mettere la parola fine ad ogni eventuale tentativo di attentare ai preziosi valori che da tanti anni stiamo cercando di far riscoprire a tutta la comunità. State con noi e venite numerosi a trovarci all'osservatorio domani sera!!! Antares

CO.P.A.F. DI BRISIGHELLA, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CASADIO RISPONDE AL CONSIGLIERE GALASSINI (FORZA ITALIA)

Presidente Provincia Casadio. Marta Farolfi (consigliere comunale e provinciale PDL), Dacci Cesare (consigliere comunale Brisighella pdl), Ministro agricoltura Zaia, Forte Gianluigi (consigliere comunale e provinciale) Lega Nord in visita al macello CO.P.A.F. Brisighella (2009)

Il presidente della Provincia, Claudio Casadio, ha risposto all'interpellanza presentata dal consigliere Vincenzo Galassini (Forza Italia) relativa al consorzioCO.P.A.F. di Brisighella: "La Provincia non fa parte dell'Assemblea del Consorzio quindi sarà possibile dare risposte precise e documentate solo ad alcuni quesiti posti dall'interpellante" ha premesso Casadio. "La Provincia ha erogato al Consorzio CO.P.A.F., tra il 1996 e il 2011, nove contributi sulla base del regolamento provinciale per la concessione di finanziamenti e benefici economici, di entità variabile tra i 1.000 e i 5.000 euro, per un importo complessivo di 23.987 euro. Nel 2012 non è stato erogato nessun contributo. Sono stati erogati a CO.P.A.F. contributi sull'Asse 3 del PRSR 2000/2006, misura M "commercializzazione di prodotti agricoli di qualità", tra il 2002 e il 2004, per  79.232 euro. Complessivamente i contributi corrisposti dalla Provincia ammontano a 103.220 euro". "Non esiste la prospettiva di ulteriori finanziamenti da parte della Provincia" ha concluso il presidente Casadio. Galassini ha così replicato: "Il CO.P.A.F. è una delle tante associazioni private sotto il controllo pubblico, in questo caso il Comune di Brisighella. Prendo atto che la Provincia e il Comune di Brisighella hanno destinato al macello e alla CO.P.A.F., in totale, 240 mila euro. Attendo di conoscere l'entità dei contributi regionali. Curioso che un'associazione che ha ottenuto ingenti contributi pubblici abbia concesso la gestione del macello a un privato, CO.P.A.F. appunto, senza una gara pubblica. Infine mi piacerebbe proprio sapere chi coprirà il buco, che CO.P.A.F. lascia, di oltre 320mila euro."