LA CAMPAGNA ARCHEOLOGICA 2011 22 AGOSTO – 17 SETTEMBRE. Le attività
archeologiche del castello di Rontana sono giunte al quinto anno. Il progetto
di ricerca è stato promosso dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di
Bologna, sede di Ravenna, l’Associazione Culturale Terra, dal Comune di
Brisighella, dal Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola e dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Il castello di Rontana si trova su
un’altura in prossimità dei calanchi che dominano la pianura faentina, lungo la
vallata del Lamone. La sua posizione strategica rispetto al territorio
circostante e alla strada che collegava Lucca e Firenze con Ravenna ha
garantito il successo dell’insediamento tra X e XVI secolo. I1 sito è un
importante insediamento archeologico per lo studio del Medioevo italiano. LA
FORMAZIONE UNIVERSITARIA. Alle ultime indagini hanno partecipato studenti e
ricercatori dell’Università di Bologna e di altre Università italiane. Il sito
svolge un ruolo fondamentale per la formazione di studenti universitari e per
il loro inserimento nel mondo del lavoro. Nel corso dello scavo infatti si
applicano sul campo le procedure di analisi studiate sui manuali. si offre alle
comunità locali un esempio tangibile di come ricerca e produttività possano
essere coniugate. LA TORRE OGIVALE. Nell’angolo nord-est
invece è stato aperto un nuovo sondaggio che ha permesso il rinvenimento di
una seconda torre ogivale. Questo ritrovamento modifica interamente l’aspetto
del castello. La torre è conservata per 6 metri e interamente realizzata in
laterizi. E’ larga circa 9 metri di diametro e presenta almeno tre postazioni
da archibugio: due sue fianchi e una sul becco, orientato verso nord, dove si
sviluppa il resto dell’insediamento. La struttura si appoggia ad un poderoso
muro in blocchi di gesso che costituisce la difesa duecentesca dell’area
sommitale e di cui sono stati rinvenuti due tratti sul lato nord e su quello
ovest.
LA ROCCA.
Sul lato ovest del pianoro è stato riportato alla luce una struttura complessivamente
ampia circa 3,5 m. conservata in altezza per almeno 5 m. Tale struttura
costituiva il limite occidentale di un piccolo edificio in muratura,
probabilmente una chiesa signorile, inserito all’interno delle fortificazioni
della Rocca quattrocentesca. L’imponente muro era collegato al torrione
ogivale, ancora conservato in alzato, e che caratterizzava il sito prima
dell’inizio delle indagini archeologiche nel 2007.
LA TORRE. Un terzo saggio è stato invece
effettuato sul lato meridionale del castello, dove negli anni precedenti era
stata rinvenuta una torre quadrangolare con alla base una cisterna voltata per
la conservazione dell’acqua. E’ stato scavato il deposito che separava la
struttura dal muro di cinta che si affaccia sulla vallata del Lamone. In questo
modo è stato possibile identificare un palinsesto di 4 diverse fasi di muratura
che vanno dalla palizzata originaria, tagliata nel banco roccioso, fino
all’ultimo rialzamento in blocchi di gesso regolari. All’interno di una fossa
circolare, profonda quasi 2,5 m., è stato inoltre individuato il muro perimetrale
di un altro edificio duecentesco di cui al momento non è possibile definire la
funzione.
LA "BASSACORTE". Nel versante
opposto del pianoro è stato invece riportato alla luce un fossato tagliato nel
banco roccioso che separava la propaggine settentrionale dell’insediamento
dall’area sommitale. strati di rialzamento del pianoro e verrà indagato nella
prossima campagna di ricerche. Questa zona è stata riempita e livellata nel
corso del XIII secolo e l’intera superficie è stata delimitata da uno spesso
muro in blocchi di gesso al cui interno sono stati identificati due ateliers:
uno per la produzione del ferro e uno per la cottura del pane. Un precedente
forno, la cui funzione non è ancora stabilita, è stato individuato nell’ultima
settimana di scavo sotto gli sotto gli strati di rialzamento del pianoro e
verrà indagato nella prossima campagna di ricerche.
OPEN DAY. Al termine della campagna di scavi
la cittadinanza è stata invitata a visitare il sito, per conoscere i risultati
delle ultime indagini archeologiche. Sono state effettuate visite guidate da
parte degli archeologi che partecipano al progetto.
Nessun commento:
Posta un commento