martedì 26 marzo 2013

VIA CRUCIS VIVENTE A ZATTAGLIA XXII EDIZIONE


Un momento della crocifissione in una passata edizione della Via Crucis vivente di Zattaglia Brisighella
Tratto da lenuvoledimargherita La tradizione fa proselito nelle giovani generazioni e quest’anno per la prima volta sarà uno zattagliese a impersonare Gesù alla ventiduesima edizione della Via Crucis vivente. La decisione è di Raffaele Conti, 24 anni, operaio insieme al fratello nell’impresa edile a conduzione familiare. Nelle precedenti edizioni della sacra rievocazione impersonava una delle guardie di Ponzio Pilato, ma quest’anno ovviando la difficoltà del parroco don Alfiero Nannini a trovare un attore disponibile a impersonare il ruolo di Gesù in croce, Raffaele si è offerto spontaneamente per mantenere viva la tradizione, che la sera del Venerdì Santo coinvolge l’intera frazione di Zattaglia. A impersonare la figura di Gesù Cristo si sono succeduti negli anni: Andrea Dolcini, Luca Lolli, Gianluca Zoli, Filippo Zauli, Andrea Bertoni, Cristian Guaducci e Andrea Bergamaschi di Predappio, il Gesù della scorsa Via crucis.

Raffaele Conti, il Gesù Cristo di Zattaglia nella ventiduesima edizione della Via Crucis vivente.
La rappresentazione è frutto di una tradizione che risale agli anni 20 del secolo scorso “quando si portava in processione l’immagine del Cristo morto, opera degli artisti faentini Collina-Graziani (1914), – precisa don Alfiero Nannini – e custodita nella parrocchiale del Ss.Cuore di Gesù di Zattaglia.” In seguito, questa processione è diventata più suggestiva con la proposta ‘animata’, nata nel 1992 da una felice intuizione di Fausto Sangiorgi (scomparso quattro anni fa) con la collaborazione dei concittadini e della costumista Donatella Casadio. Alla Casadio va il merito di avere assecondato il disegno dell’ideatore creando negli anni un guardaroba di vesti e apparati, fedele ai costumi dell’epoca attraverso ricerche su testi sacri e quadri pittorici, e guidata nella ricostruzione da don Ruggero Benericetti. Fodere, tessuti, vecchie coperte e accessori, nel tempo sono stati messi a disposizione dalle famiglie di Zattaglia e utilizzati dalla creativa costumista nel suo lavoro di refashioning, che per ogni edizione aggiorna e modifica arricchendo il corredo degli abiti di scena. La sacra rievocazione animata da 50 figuranti è una delle più importanti rappresentazioni di questo genere in Emilia Romagna, guidata dal parroco della Val Sintria don Alfiero Nannini che cura i testi e commenta “è il segno di come l’impegno di una comunità possa portare una forte testimonianza di bene.” Venerdì 29 marzo nei pressi della chiesa parrocchiale di Zattaglia, dopo la funzione liturgica delle ore 20, la rappresentazione partirà alle ore 20.30 con i primi tre quadri animati; il percorso delle 14 stazioni tradizionali attraverserà poi il paese concludendosi su una collina al di fuori di esso con la visione emozionante del Gòlgota. “La rappresentazione non vuole evidenziare momenti di folclore – precisa don Alfiero – il nostro intento è proporre in modo spontaneo e fedele i momenti salienti più significativi della Passione, offrendo ai presenti spunti di preghiera e meditazione”. Proprio per questo la crocifissione e morte del Signore è presentata dagli organizzatori nella forma più reale possibile, compresa la spogliazione di chi rappresenta Gesù e il dialogo con i due ladroni, anch’essi sulla croce. A rendere l’atmosfera più carica di emozioni ci saranno le torce che illuminano il tragitto, i fuochi sul Gòlgota e anche quest’anno la soprano Ottavia Sisti di Solarolo accompagnerà i momenti della crocifissione e deposizione con canti tratti da arie liriche. La scenografia naturale dei luoghi, accresciuta dall’effetto di fiaccole e pire accese, richiama ogni anno un alto numero di partecipanti provenienti da tutta Italia. Margherita Rondinini

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