giovedì 12 settembre 2013

EOLICO A MONTE ROMANO, LA POSIZIONE DEL GRUPPO ASTROFILI: ”SFREGIO AL PAESAGGIO”


Nonostante il parere favorevole della Commissione Regionale per il Paesaggio alla proposta di tutela avanzata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e nonostante la delibera del Consiglio dei Ministri del 12 luglio che nega "l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto eolico nel Comune di Brisighella" la querelle sull'eolico a Monteromano è ben lontana dall'essere giunta al capolinea. Interviente infatti il Gruppo Astrofili Antares, che gestisce l'Osservatorio di Monteromano, per puntualizzare quelle che definisce "alcune verità che spesso vengono ignorate, se non travisate".  "La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici è un ente con svariate competenze, tra cui quella di tutela del paesaggio, competenza svolta in piena autonomia" - spiega il Prof. Angelo Venturelli, Presidente pro-tempore del Gruppo Astrofili Antares, Osservatorio Astronomico di Monte Romano. - Accusare la Soprintendenza di porre vincoli strumentali 'alla sola limitazione di impianti eolici solo perché non graditi ai gestori dell'Osservatorio', come sembra sostenere il Sindaco di Brisighella Missiroli in un recente articolo, suona come un'offesa all'importante lavoro che la Soprintendenza stessa svolge quotidianamente". "I vincoli paesaggistici sono ben noti e definiti da tempo ; prosegue Venturelli -  includono, tra i vari, una strada panoramica riconosciuta dalla Regione, un geosito e la contiguità alle aree protette di Natura 2000. L'installazione di svariate pale, con altezze comprese tra 15, 42 e 75 metri, rappresenterebbe uno sfregio irreparabile ad un patrimonio paesaggistico unico sul versante ravennate del crinale tosco-romagnolo. Stupisce vedere come l'attuale amministrazione comunale di Brisighella caldeggi progetti eolici privati, che perseguono quindi privati interessi, non considerando i numerosi vincoli già presenti in quella zona". "Tanto più che il vincolo proposto dalla Soprintendenza è ben lontano dal voler deprimere le attività produttive della zona, anzi il contrario. Nega solamente la possibilità di stendere filari di silicio tra i paesaggi incantati e di erigere torri alte decine di metri che con il loro sordo rumore faranno fuggire via la fauna locale, come già successo a Casoni di Romagna, nella valle del Sillaro. In ogni caso basta leggere il documento così come è scritto in quanto non ha alcuna necessità di essere interpretato per essere compreso. L'Associazione Antares crede che il nostro bene più prezioso, il paesaggio, sia più importante delle speculazioni private di alcuni imprenditori che vedono il guadagno facile grazie agli incentivi pubblici. L'Associazione Antares cerca solo di tutelare la propria attività didattica, di divulgazione e di ricerca che svolge da oltre 15 anni presso l'Osservatorio, una struttura unica nella Provincia e sostenuta nel recente passato dalla stessa amministrazione comunale. Ben lungi dall'essere un 'oggetto estraneo al contesto rurale e al paesaggio', per usare le parole del Sindaco, l'Osservatorio Astronomico di Monteromano ogni anno ospita alcune migliaia di visitatori, che salgono lassù per godere della pace e della bellezza del luogo, nella contemplazione di un cielo ormai dimenticato in pianura. A dimostrazione, questo, di quanto la struttura sia integrata e in sintonia con la realtà in cui si trova".  Conclude Venturelli: "Ripagati dai continui apprezzamenti sull'attività dell'Associazione, siamo anche consapevoli che la presenza dell'Osservatorio sia uno stimolo non trascurabile allo sviluppo della zona, in stretto legame con la valorizzazione del territorio, del paesaggio e delle piccole economie locali".

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