sabato 18 aprile 2015

LE SERATE DELL'ARCHEOLOGIA BRISIGHELLA 22 APRILE ore 20,45 Biblioteca Comunale


a cura di Ennio Melandri:  LA NASCITA DELLA NOSTRA CIVILTA’ ITALICA DA CISPADANA A REGIO VIII AEMILIA E “LA FONDAZIONE DI BRISIGHELLA”
Introduzione alla serata e breve presentazione del progetto: Le fonti documentali ;  Da Cispadana a Regio VIII AEMILIA; Il Metelli e la fondazione di Brisighella ;  La villa rustica romana di Strada Casale
LA CULTURA SCOMPARSA, IL MUSEO DEL LAVORO CONTADINO
Il museo voluto e partecipato dalla gente di Brisighella e delle Valli del Lamone, del Marzeno e del Senio: Visita virtuale al museo. Quale futuro per il museo e per la nostra cultura?
Il programma completo di date e di contenuti lo potete trovare sui siti internet
di Brisighella Comunità Ospitale e di Brisighella Ieri e Oggi

Sarà una serata particolarmente intensa  in quanto verrà presentata la fondazione del primo nucleo di Brisighella , probabilmente un villaggio come poteva essere Claterna od altri di quel periodo, partendo dalle considerazioni del nostro storico "Antonio Metelli" sulla scoperta della vastissima necropoli di podere Celletta nel campo dei Donegali avvenuta nel dicembre del 1886. Potremo ripercorrere lo sviluppo della nostra valle in epoca Romana a partire dal II sec a.c. fino al IV d.c. Un arco temporale di oltre VI secoli in cui i Romani unirono in una unica nazione Italica le popolazioni preesistenti di cultura Umbro-Etrusca, eredi della millenaria cultura Villanoviana (che fonda le radici nella prima cultura quella di Conelle), con i coloni dell'Italia centro meridionale a cui venivano assegnate le aree centuriali. Le indagini archeologiche ci confermano quanto Il Metelli ipotizzò circa 150 anni fa: Brisighella era al centro di un vastissimo sistema produttivo che vedeva nell'estrazione del gesso dai tre colli, nella produzione artigiana , nelle fornaci per ceramica/laterizi e nella produzione agricola i punti nodali di questo sistema che attraverso la Faventina e il Lamone commercializzava i prodotti verso i ricchi mercati di Ravenna, delle città sulla via Emilia e del porto di Classe. Inoltre sempre attraverso la Faventina i prodotti attraversato l'appennino giungevano in Toscane e nel resto




dell'Italia Centrale. Al fine di comprendere meglio il sistema produttivo in epoca romana verrà presentato uno sviluppo virtuale della villa rustica di Strada Casale nelle due fasi di maggior sviluppo. La villa di rustica di Strada Casale è sicuramente tra tutte le ville scoperte in val Lamone, fino ad ora, quella che dato maggiori informazioni e che in un futuro potrebbe essere valorizzata efficacemente con la prosecuzione degli scavi riportando alla luce l'intero complesso abitativo in un contesto di fruizione quale quello realizzato per altre strutture analoghe come ad esempio a Claterna . Così finalmente le genti della val Lamone avrebbero un luogo dove apprendere la storia di quei sei secoli che sono ritenuti fondamentali per la formazione e l'identità del nostro territorio e della nostra civiltà ma che a tutt'oggi sembrano non esistere.
 Infine verrà presentato nella sezione "La cultura scomparsa" il MUSEO DEL LAVORO CONTADINO, primo esempio di museo partecipato da tutti gli abitanti delle nostre valli, che per oltre 30 anni è stato un punto nodale per conoscere la storia e la cultura millenaria della nostro territorio ma che ormai sembra destinato all'oblio come forse sta avvenendo per la nostra Civiltà Italica .
Le serate dell'archeologia, come altre lodevoli iniziative in atto quale quella degli Amici dell'Osservanza, intendono contrastare questo oblio dilagante consentendo a tutti di riappropriarsi della propria storia e della propria identità culturale.


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