lunedì 20 aprile 2015

MULINO A VENTO: A STRADA CASALE DI BRISIGHELLA


Mulino a vento – miniatura, XIV secolo.







La Torre di Pistrino, ora Casa Zoffoli Mario e Paola
Piero Malpezzi - Molto all’interno, non visibile dalla strada e posto su di un caratteristico colle pieno di verde, è ricordato come primitiva sede di antico cenobio, poi di castello, che nel 1284, apparteneva al ricordato Maghinardo Pagani da Susinana, detto da Dante“demon dei pagani”. Lo storico Metelli scrive che Maghinardo fu costretto a restituirlo ai faentini, in un lodo arbitrale del Vicario di Romagna, Guglielmo Durante. La località viene pure ricordata da Achille Lega (1824-1829) nella sua opera “Fortilizi in Val di Lamone”. Il Lega dice che Pistrino, Castel Poggiale e Ghiozzano erano muniti un tempo di fortilizi. Nel censimento del Cardinale Anglico, nel 1371, viene ricordato come “Villa” e censita con ventisette focolari (centottantanove persone circa). Oggi di questa antica residenza (di monaci? di feudatario?) non resta che una possente torre (alta m. 16) su pianta rettangolare (m. 8 x m. 6,70) che si erge nel punto più elevato dell’altura (altitudine m. 228), protetta, un tempo, da una muraglia che forse, correva intorno al margine della posizione medesima. Fino a poco tempo fa questo luogo è appartenuto alla famiglia Bassani, ora è di proprietà di Mario e Paola Zoffoli

Detta torre, così si tramanda, venne restaurata nel 1688 da Antonio Bassani ed in seguito dai suoi discendenti. Per questo ancora oggi essa è ben visibile emergente in mezzo ad un ampio parco di verde. Recenti studi ci dicono che in questo luogo esisteva un mulino a vento, l’unico di questo tipo nella zona. Tradizione popolare tramanda anche che questo antico frantoio di cereali fosse stato costruito da monaci per sottrarre la povera gente alle tasse esose di un feudatario locale. Un personaggio singolare che viene ricordato da molti storici è “Fra Guido da Pistrino”, celebre predicatore, che suscitò con la sua cultura, specie nelle cose sacre, vasta ammirazione. Piero Malpezzi







STRADA CASALE - Piccolo centro abitato, frazione di Brisighella, bagnato dal rio Val di Casale e dal fiume Lamone. A Strada Casale è da segnalare il ritrovamento, avvenuto nel 1970, di alcuni ambienti appartenenti ad un più ampio edificio di età augustea. I resti di questa villa romana, che si trova in un terreno posto tra l'antica strada e la ferrovia, sono costituiti da muri in ciottoli, mattoni sesquipedali e frammenti laterizi, con pavimenti in opus spicatum e soglie in pietra. Le strutture sono state restaurate e si conservano all'interno di una piccola area delimitata da un terrapieno. Di fronte alla borgata di Strada Casale, in cima al colle sulla destra del Lamone, si trovava poi una volta l'unico mulino a vento della valle del Lamone, quello di Pistrino (il toponimo deriva dal latino pistrinum, che appunto significa mulino). Si dice che la sua origine risalga al tardo Medioevo quando una piccola comunità di monaci decise di costruirlo per venire in aiuto a coloro che non potevano pagare le tasse imposte sulla macinazione delle granaglie dai proprietari dei mulini ad acqua del fondovalle.


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