giovedì 12 novembre 2015

RISCOPRITE I SAPORI DIMENTICARI ALLA SAGRA DELLA PERA VOLPINA


Ieri si è appena concluso l’evento dedicato alla Melagrana grossa di Faenza e già possiamo dedicarci ad un altro frutto della nostra terra, la Pera Volpina, che come il corbezzolo e le giuggiole appartiene ai cosiddetti frutti dimenticati, tanto cari al poeta e scrittore Tonino Guerra.
Vecchia coltivazione di pero presente in Romagna da oltre 1 secolo, questa pianta era spesso utilizzata come sostegno lungo i vecchi filari di viti (pergoletta romagnola). Attualmente la troviamo in vicinanza di vecchie case di campagna, in mezzo a vecchi vigneti e, in alcuni casi, ancora in mezzo ai boschi, oggi abbandonati, dove un tempo il terreno risultava coltivato.
È una pianta molto rustica che si adatta facilmente ai vari tipi di terreno, preferendo quelli profondi, freschi, fertili, riuscendo però a sopravvivere e a sviluppare anche sui terreni aridi. Nelle colline di Casola Valsenio, di Brisighella e di Riolo Terme, sono state trovate piante di oltre 60 anni di età, questo dimostra la longevità della specie.
E proprio a Brisighella, domenica prossima 15 novembre, avrà luogo una Sagra in onore della pera volpina che, assieme ad altri prodotti tipici di questa terra, quali la patata detta “la bianca di Torre Cavina” e il fagiolo nero di Croce Daniele (formaggio pecorino reso più appetitoso con foglie di felci e noci) verrà esposta e messa in vendita nelle caratteristiche bancarelle del centro storico. Un’occasione per riscoprire i sapori della nostra tradizione rurale, quando i prodotti che oggi non sono adatti al consumo di massa, facevano stabilmente parte della dieta dei nostri nonni.
Tornando alla pera volpina, è di forma rotonda, la buccia è rugosa e color ruggine, al suo intero la polpa è dura, croccante e granulosa. È adatta ad essere consumata principalmente cotta o sotto forma di confettura, gustosa e aromatica, che si abbina perfettamente con il formaggio di Brisighella.
La tradizione vuole che venga utilizzata come ingrediente per un’altra specialità tipica romagnola: il “savor”. Si tratta di una confettura contadina originariamente preparata dopo la vendemmia, facendo bollire il mosto con i frutti autunnali, come appunto le pere, le mele, oltre a frutta secca, canditi e ortaggi come la zucca. Il savor è l’accompagnamento ideale di bolliti, arrosti e carne rossa in generale o della polenta, ma nulla vieta che la si gusti anche da sola.
Info e dettagli riguardo alla Sagra della Pera Volpina su www.romagnaatavola.it RaT


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