lunedì 4 aprile 2016

AZIENDE AGRICOLE: ARRIVA IL PRIMO BANDO INVESTIMENTI DEL NUOVO PSR


Manuela Rontini consigliere regionele PDDisponibili risorse per 23,5 milioni di euro.

La competitività di un territorio non si misura solo con fattori economici. Conta la qualità della vita, l’ambiente, la coesione sociale. Un insieme di aspetti che si possono trovare nelle aziende agricole emiliane e romagnole, ricche di prodotti Dop e Igp, di produzioni bio, di attenzione nei confronti dei territori più a rischio spopolamento. Su questi temi la Regione Emilia-Romagna ha scelto di investire con un bando da 23 milioni e mezzo di euro che, grazie ai cofinanziamenti privati, sarà in grado di movimentare oltre 58 milioni di euro. I fondi, primo bando del Psr 2014-2020 sugli investimenti, saranno destinati alla modernizzazione delle aziende agricole, per renderle più efficienti e competitive sui mercati, senza però snaturarne le caratteristiche. Che, al contrario, dovranno essere esaltate: “Finanziando l’innovazione in azienda e il miglioramento delle produzioni – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – la Regione conta di incidere positivamente sull’ambiente e sulla creazione di posti di lavoro. Potranno essere finanziati interventi, da 10mila euro fino a 3 milioni e mezzo, a copertura del 40 per cento delle spese o del 50 per cento nel caso di giovani agricoltori“.
Gli interventi, da realizzare entro 12 mesi, potranno riguardare la costruzione o ristrutturazione di immobili produttivi, gli interventi di miglioramento fondiario, l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti di  lavorazione e trasformazione dei prodotti. Ma anche: gli investimenti per avviare la vendita diretta, così come l’acquisizione di programmi informatici, brevetti, licenze.
Le domande potranno essere presentate dal 15 aprile al 15 luglio 2016. Saranno premiati i progetti dedicati all’agricoltura bio, quelli che favoriscono l’aumento di occupazione o la riduzione del consumo di suolo agricolo. La ripartizione delle risorse tocca diversi settori produttivi: 5,7 milioni di euro per l’ortofrutta; quasi 5,1 milioni per il lattiero-caseario; 4,9 per il cerealicolo, colture industriali, foraggere e sementi; 2,6 per il comparto avicolo e le uova; 2,3 per le carni suine; 1,4 per il vitivinicolo; oltre 960mila euro per le carni bovine e oltre 550mila per ovicaprini, miele, olio, aceto e vivaismo.

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