giovedì 7 aprile 2016

FOGNANO HA ACCOLTO IN MODO MERAVIGLISO LE PROFUGHE PROVENIENTI DALL’ AFRICA CHE HANNO RICHIESTO ASILO POLITICO: RESTO DEL CARLINO DI OGGI.


SONO NOVE le richiedenti asilo politico accolte dall'otto marzo a Fognano in una casa dell'Associazione Mondo Indiviso. Tutte donne dai 18 ai 33 anni, fra loro anche una mamma con un piccolo di due anni, provenienti da diverse regioni dell'Africa: Nigeria. Mali, Costa d'Avorio, Togo, Camerum e Somalia. Sbarcate all'inizio dell'anno in Italia, a Lampedusa, poi trasferite a Bologna, in seguito sono state destinate a Fognano nella casa riconosciuta come struttura di accoglienza attraverso un bando Asp - Azienda Servizio alla Persona. Il loro ingresso nella frazione brisighellese non e passato inosservato alimentando negli abitanti il desiderio di una buona integrazione nella vita della comunità delle giovani rifugiate. «E quanto si prefigge il progetto che coinvolge volontari di Amici Mondo Indiviso in collaborazione con la cooperativa sociale Farsi Prossimo - Caritas diocesana di Faenza» spiega  Francesca Conti, assistente sociale di Riolo Tenne che tutela le rifugiate insieme alla faentina Giorgia Naldi. Quest'ultima ha già avuto l'opportunità di sperimentare l'accoglienza: la sua famiglia è stata tra le prime in Italia ad aderire al progetto di Caritas Italiana  'Un rifugiato a casa mia', vivendo a tutto tondo il valore di ospitalità e accompagnando la persona accolta a inserirsi gradualmente nel contesto sociale. «ANCHE FOGNANO ha risposto in modo meraviglioso esprimendo  un'accoglienza con l'A maiuscola - aggiunge Francesca Conti il paese era stato informato dell'arrivo delle rifugiate durante  incontri pubblici presieduti anche dal parroco don Santandrea  dal sindaco Missiroli, dall’'assessore alle politiche sociali Ballanti e dalla dottoressa Mancini della Prefettura, ma non ci aspettavamo tanta collaborazione». In paese resteranno diversi mesi in attesa di ricevere il riconoscimento di protezione internazionale dalla Prefettura di Forli. Una commissione territoriale ascolterà i motivi della loro fuga dal paese di origine valutando, caso per caso, il loro periodo di permanenza a Fognano. Ora seguono corsi di lingua italiana (12 ore settimanali) e «le più giovani si allenano in palestra con la squadra del Basket Tre Colli, ma stiamo valutando anche  un calendario di altre attività come corsi di cucito e cucina e laboratori di orto e giardinaggio - conclude - questo dimostra che i rifugiati non sono solo soggetti vulnerabili ma anche cittadini attivi in grado di mettere a sistema le proprie capacità e competenze a vantaggio  della comunìtà locale». Margherita Rondinini

4 commenti:

  1. Felici e contenti tutti i fognanesi e brisighellesi???

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  2. E vai prendiamone sempre di più. ..

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  3. E vai prendiamone sempre di più

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  4. Che cavolate! Contente saranno loro, visto che vanno al Tuodì e comprano di tutto di più. Vanno a correre, comprano creme per la pelle solo di una certa marca, smalti per le unghie, ecc. Ma queste non dovrebbero fuggire dalla guerra e dalla fame? Sono più grasse di noi. Mi piacerebbe che i nostri pensionati potessero permettersi di fare le spese che fanno loro. Signora Rondinini, quando scrive gli articoli si informi meglio, nessuno è contento del loro arrivo e del loro mantenimento...solo qualche ipocrita lo è!

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