sabato 21 dicembre 2013

DOMENICA 22 DICEMBRE A BRISIGHELLA IL PRESEPE VIVENTE


Il Centro Storico di Brisighella "somiglia ad un presepe": è un aspetto che hanno colto in tanti ammirando il magnifico panorama del borgo collinare di Brisighella. Da questa suggestione nel 1982 naque il primo Presepe Vivente per volontà dell'allora cappellano di Brisighella Vittorio Santandrea. Quest'anno il presepe vivente si terrà domenica 22 dicembre dalle ore 17.00. Nella suggestiva cornice del borgo mediovale rivive la magia del natale con la rappresentazione per le vie e le piazze del Borgo medioevale della natività, la più sacra delle tradizioni cristiane con oltre cento figuranti. Come nella scorsa edizione si segue la formula itinerante che unirà le due piazze principali (Carducci e Marconi) per concludere all'Anfiteatro di Via Spada. Ripreso l'anno scorso, dopo 12 anni di assenza, quest'anno l'evento ha una maggiore valenza perchè il ricavato dell'offerta libera sarà destinato interamente (al netto delle spese) alla parrocchia di Brisighella per il restauro alla facciata della Collegiata. A parte alcune spese necessarie coperte grazie al contributo della Proloco e della Banca di Credito Cooperativo Ravennate Imolese, l'evento è possibile grazie al grande lavoro gratuito svolto dai più di cento i figuranti (che hanno allestito anche il paese) delle parrocchie e dei volontari di Brisighella, San Ruffillo, Pieve To, Fognano, Villa Vezzano, Zattaglia, San Martino e San Cassiano, insieme agli scout del gruppo 'Madonna del Monticino', il coro cittadino, gli alpini del gruppo "Sirio Baldi", il CVB con la sezione di Protezione Civile ed il supporto tecnico-audio del gruppo parrocchiale di Errano, il tutto sapientemente coordinato dalle 2 registe Angela Esposito e Margherita Rondini. Tra arte e tradizione, il presepe vivente è poi fulcro di un itinerario espositivo, che dalla chiesa del Suffragio (con i presepi 'fatti in casa') giunge in Santa Croce con l'allestimento di presepi in movimento degli artisti-artigiani Gualtiero Grilli, Antonino Melara e Tino Paganelli.

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