martedì 3 gennaio 2017

LA RUOTA DI SASSI NEL MUSEO BARGELLINI


La "Ruota" di Sassi a Pieve di Cento. La sua opera scelta per il grande Museo d) arte delle generazioni italiane  FRANCESCO DONATI S’intitola "Ruota" l'opera di Ivo Sassi installata in modo permanente pochi giorni fa al "Magi 900" Il grande Museo d'arte delle generazioni italiane, a Pieve di Cento. È uno dei 20 scelti per arredare le sculture", un grande spazio limitrofo al museo da inaugurarsi a primavera. Da questa piazza tira poi un collegamento che porterà alla Rocca, attraverso un borgo dell'arte. Il tutto rientra nel progetto di Giulio Bargellini imprenditore, filantropo mecenate dell'arte, fondatore della più grande raccolta privata contemporanea, dedicata agli artisti italiani più quotati dell'ultimo secolo. In un ex silos del grano del 1933, salvato dalla demolizione, è possibile ammirare preziosi capolavori in esposizioni permanenti e temporanee, ma assistere a diverse tipologie di eventi con ari, collezionisti, critici, enti e pubblico. Uno dei simboli del museo è la grande stele con Ivo Sassi al "Magi 900" grande stele in ceramica collocata davanti all'ingresso principale, realizzata da Ivo Sassi nel 1999. La "Ruota" infatti è la seconda opera dello scultore faentino ospitata dallaprestigiosa collezione. «Credo che Sassi, per quanto riguarda l'arte ceramica, sia uno dei più geniali e rappresentativi interpreti di quest'ultimo mezzo secolo possono orgoglioso di avere dato spazio al suo talento in modo evidente e permanente» ha riferito il fondatore del museo Giulio Bargellini. Nella piazza delle sculture sono considerati oltre alla ceramica anche altri materiali: bronzo, ferro, marmo, pietra. Il lavoro di Sassi sarà in compagnia di opere di celebri artisti quali Simon Benetton, Nicola Zamboni, Girolamo Ciulla, Cordelia Von Den Steinen (vedova di Pietro Cascella), Nado Canuli e altri. Per restare tra i faentini il museo sta trattando ora l'entrata di un'opera di Angelo Biancini, artista sicuramente degno di essere rappresentato in un allestimento dedicato ai protagonisti e ai movimenti della cultura visiva tra il XX e il XXI secolo. «Sono onorato - ha riferito Sassi - di rientrare in una tale collezione, che ben rappresenta le personalità, le tendenze, il pensiero contemporaneo, indagato attraverso le opere. Le scelte di Bargellini sono legate all'intuito del collezionista che nel tempo si è avvalso della consulenza di diversi critici e curatori». Nel 2017 Ivo Sassi compirà 80 anni: sarà l'occasione per celebrarlo in diverse mostre e rassegne sia a Brisighella, suo paese Natale, sia a Faenza. Sotto i tre colli partirà ad aprile e si concluderà a settembre un percorso di sue opere che toccherà il museo Ugonia, la galleria comunale d'arte e antiche chiese. In particolare sarà possibile ammirare una raccolta dì opere pittoriche, scorci i paesaggi brisighellesi, di cui pochissimi conoscono l’esistenza. Sul finire del prossimo anno sarà invece Faenza a dedicargli un nutrito calendario di tributi.

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