mercoledì 29 agosto 2012

FOGNANO LA STORIA, I MONUMENTI -3 PUNTATA-


A CURA DEL PROF. PIETRO MALPEZZI
IL CONVITTO E MONASTERO EMILIANI
Venne fondato nel 1822, 190 anni fa, dall’arciprete don Giacomo Ciani più volte ricordato, dalla madre suor Rosa Brenti di Tredozio (1790-1872) e da Giuseppe Maria Emiliani (1776-1872), nobile faentino. L’istituzione monastica segue da sempre la regola di San Domenico e fino a poco tempo fa era sede di un Istituto Magistrale parificato. Attualmente, è diventata casa di accoglienza e di esercizi spirituali, meta di incontri di gruppi ed associazioni della diocesi faentina ed oltre. Lo scopo iniziale dell’opera era quella di dare educazione a giovinette di buona condizione provenienti da ogni parte della Romagna e d’Italia. Qui fu ospite, per qualche tempo, anche la figlia che il grande poeta inglese Byron ebbe da Teresa Gamba, sposa dello sfortunato Conte ravennate Alessandro Guiccioli. L’istituto, intitolato ad Emiliani, fu prediletto da Pio IX° (Giovanni Maria Mastai Ferretti che fu Vescovo e Cardinale di Imola e che nel 1846 divenne Papa). L’ immenso edificio occupa una superficie di tredici mila  metri quadrati e si articola in corridoi di ben centosettantadue metri di lunghezza. Anche questo edificio fu costruito dall’architetto faentino Pietro Tomba e terminato, dopo dieci anni di lavori, nel 1832. Artisticamente valida l’annessa chiesa, in stile corinzio e a croce latina. Lungo le navate, nicchie con statue in scagliola dei Santi protettori dell’Istituto. Nei due altari di destra e di sinistra, opere d’arte di Gaspare Mattioli: uno con la Madonna che ha ai suoi piedi l’immagine dell’Emiliani, l’altro una “Pietà”. In basso nell’altare di destra, lapide sepolcrale che ricorda l’Emiliani le cui spoglie sono sepolte nella cripta della chiesa. Sempre a Fognano, nelle vicinanze del ponte sul Lamone, una particolare costruzione che incorpora due edifici sacri: la Chiesa del Suffragio e l’Oratorio del Crocifisso. La prima, eretta negli anni 1716-1717 per volontà dei “40 fratelli”, un’antica confraternita, è di forma ottagonale con tre altari di stile barocco, dedicati rispettivamente alla “Presentazione di Maria al Tempio” (opera di Anna Maria Bettoli), il secondo al Crocifisso e il terzo alla Madonna delle Grazie.
L’attiguo edificio è l’Oratorio del Crocifisso (oggi la scultura è collocata nella chiesa parrocchiale). continua Piero Malpezzi*


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