A CURA DEL PROF. PIETRO MALPEZZI
IL CONVITTO E MONASTERO
EMILIANI
Venne
fondato nel 1822, 190 anni fa,
dall’arciprete don Giacomo Ciani più volte ricordato, dalla madre suor Rosa
Brenti di Tredozio (1790-1872) e da Giuseppe Maria Emiliani (1776-1872), nobile
faentino. L’istituzione monastica segue da sempre la regola di San Domenico e
fino a poco tempo fa era sede di un Istituto Magistrale parificato.
Attualmente, è diventata casa di accoglienza e di esercizi spirituali, meta di
incontri di gruppi ed associazioni della diocesi faentina ed oltre. Lo scopo
iniziale dell’opera era quella di dare educazione a giovinette di buona
condizione provenienti da ogni parte della Romagna e d’Italia. Qui fu ospite,
per qualche tempo, anche la figlia che il grande poeta inglese Byron ebbe da
Teresa Gamba, sposa dello sfortunato Conte ravennate Alessandro Guiccioli.
L’istituto, intitolato ad Emiliani, fu prediletto da Pio IX° (Giovanni Maria
Mastai Ferretti che fu Vescovo e Cardinale di Imola e che nel 1846 divenne
Papa). L’ immenso edificio occupa una superficie di tredici mila metri
quadrati e si articola in corridoi di ben centosettantadue metri di lunghezza.
Anche questo edificio fu costruito dall’architetto faentino Pietro Tomba e
terminato, dopo dieci anni di lavori, nel 1832. Artisticamente valida l’annessa
chiesa, in stile corinzio e a croce latina. Lungo le navate, nicchie con statue
in scagliola dei Santi protettori dell’Istituto. Nei due altari di destra e di
sinistra, opere d’arte di Gaspare Mattioli: uno con la Madonna che ha ai suoi
piedi l’immagine dell’Emiliani, l’altro una “Pietà”. In basso nell’altare di
destra, lapide sepolcrale che ricorda l’Emiliani le cui spoglie sono sepolte
nella cripta della chiesa. Sempre a Fognano, nelle vicinanze del ponte sul
Lamone, una particolare costruzione che incorpora due edifici sacri: la Chiesa
del Suffragio e l’Oratorio del Crocifisso. La prima, eretta negli anni
1716-1717 per volontà dei “40 fratelli”, un’antica confraternita, è di forma
ottagonale con tre altari di stile barocco, dedicati rispettivamente alla
“Presentazione di Maria al Tempio” (opera di Anna Maria Bettoli), il secondo al
Crocifisso e il terzo alla Madonna delle Grazie.
L’attiguo edificio è l’Oratorio del Crocifisso (oggi la scultura è collocata nella chiesa parrocchiale). continua Piero Malpezzi*
L’attiguo edificio è l’Oratorio del Crocifisso (oggi la scultura è collocata nella chiesa parrocchiale). continua Piero Malpezzi*
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