martedì 12 gennaio 2016

PER RILANCIARE IL TURISMO ARRIVANO 800MILA EURO DALLA TASSA DI SOGGIORNO.


AUMENTARE LE TASSE PALLINO DELLA SINISTRA

Fra pochi giorni la sinistra Imolese e Faentina dovrebbero  formalizzare la ripartizione delle quote, ed entro fine mese sì dovrebbe sapere con esattezza quali sono i soci che faranno parte della nuova società. La quale sarà privato-pubblica: i privati non dovranno scendere sotto il 51%, il resto sarà pubblico, in mano al Con.Ami* il consorzio che comprende 23 comuni, fra i quali quelli dell'Unione Faentina, ripartizione come ex Terra di Faenza, ma dove il pubblico domina.  Il progetto è auspicato dalla Città Metropolitana di Bologna e !a Regione Emilia Romagna e parte del  sostentamento. La nuova società non dovrebbe essere un'appendice degli uffici turistici ma sostenersi economicamente autosufficiente  con i proventi della tassa di soggiorno», già varata nell'Imolese e in procinto di esserlo in quelli del Faentino. Dai calcoli della sinistra la tassa dovrebbe valere 5OOmila euro l'anno nell'Imolese e potrebbe andare dai 230mila ai 300mila euro nel Faentino. «Il cda sarà nominato a marzo  costituito da sette o nove membri: in parti eguali Faenza e Imola (manuale Cencelli?), più il rappresentante del Con.Ami, che avrà il ruolo predominate II presidente sarà scelto a rotazione. Tra i soci pubblici, escono i Comuni e subentra loro il Con.Ami. Resta una presenza di altri soggetti pubblici, il Circondarlo Imolese e l'Unione della Romagna Faentina come nel fallimentare società Terre di Faenza che ha ceduto le quote al Con.Ami. In un momento di crisi turistica del Faentino crediamo che l’applicazione della tassa di soggiorno sia negativa e non faccia aumentare i turisti, considerato che la mgggiore parte è extraalberghiero e legato principalmente a turisti legati al Parco della Vena del Gesso, di passaggio. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Forza Italia Ravenna

* Con.Ami ha rilevato le quote di proprietà del comune di Marradi, Brisighella e Faenza dell’ex acquedotto consorziale e delle sorgenti per andare a sostenere prima l’autodromo di Imola e ora il turismo,


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