LE NUOVE RETI DELLA RAI E LE TV LOCALI NON SI VEDONO DAL DUE
DICEMBRE 2011 IN MOLTE ZONE
04/06/2012 19:23
Romagna noi RAVENNA “In tante zone Brisighellesi,
Casolane e del lughese le reti delle televisioni locali non si vedono più: in
alcune zone per un breve periodo sono comparse e poi nuovamente svanite".
A scriverlo in un comunicato stampa è il consigliere provinciale del Pdl
Vincenzo Galassini che definisce “un disastro" il passaggio ravennate al
digitale terrestre, avvenuto il 2 dicembre del 2011. Ad un anno e mezzo di distanza
la situazione è ancora complicata, definita “un calvario" per i residenti
della zona collinare e del Lughese. “Dal completo spegnimento dei tradizionali
trasmettitori analogici e l'accensione dei moderni trasmettitori digitali, i
televisori non hanno ricevuto alcun segnale dalle tante reti locali, che a loro
spese avevano installato i ripetitori, ledendo un servizio reso da anni. Le
reti Rai trasmetto solo i tre canali tradizionali ma non gli altri nuovi
anche se i cittadini pagano,
purtroppo, il canone Rai".Le nuove reti della Rai “non si
vedono nei comuni di Brisighella, Casola Valsenio e del Lughese. Il ministro
Passera vuole vendere all’asta delle frequenze senza garantire prima la visione
dei canali Rai terrestri in collina e nella pianura di Ravenna". E' quindi
necessario evitare di “aggravare, una situazione che dopo il passaggio al digitale
terrestre continua a registrare problemi di ricezione in quattro province su
nove: Piacenza, Parma, Ferrara e Ravenna”. Galassini ha presentato
un'interrogazione sul tema in Provincia.
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