lunedì 15 febbraio 2016

NUOVO ALLARME PER I LUPI

Lupo fotografato a S. Eufemia vicinanze passaggio a livello

Attacchi alle greggi. Capi dilaniati a Riolo Brisighella e Casola
. Che il carnefice sia un lupo o un cane inselvatichito non cambia alla fine poi molto, le vittime sono spesso le greggi di ovini e caprini presentì sull'Appennino faentino, soprattutto quando si trovano allo stato brado. A pagarne le conseguenze  sono invece gli allevatori che, dalle greggi, traggono economia e fatturato per mandare avanti le proprie aziende.
Secondo la Coldiretti, «negli ultimi tempi due aggressioni si sono verificate nel Brisighellese, uno nella valle della Sintria nei pressi di Zattaglia e l'altro nella valle alta del Lamone; altrettanti nel comune di Casola, ovvero nella valle del Senio, ai confini con Palazzuolo.  E anche il territorio di Riolo Terme, pur essendo più a valle, non è immune dal fenomeno». Altri episodi non sarebbero neppure stati denunciati perché sarebbe un ulteriore danno pagare lo smaltimento della carcassa. Il fenomeno appare fuori controllo. Diverse le interpellanze e le proposte a livello regionale per la  Risoluzione sulla quale non mancano le polemiche in quanto ritenuta «un'azione di propaganda» Di certo tra i primi a sollevare la questione fu la Coldiretti. «Già nel maggio scorso ci fu una prima  mobilitazione - afferma il direttore provinciale, Walter Luchetta -: segnalammo casi di attacchi a greggi e pericoli perfino nella mobilità e viabilità. Ora è bene che qualcosa si muova e che vi sia chiarezza sulla popolazione dei lupi e dei cani inselvatichiti. Per quanto riguarda questi ultimi, siamo per la loro completa eradicazione, perché in Italia ci sono stati addirittura dei morti a causa di attacchi portati da questi predatori. Il problema è serio. Ma anche per il lupo occorrono provvedimenti r normtive adeguate.

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