venerdì 19 agosto 2016

10^ CAMPAGNA DI SCAVI AL CASTELLO DI RONTANA: NUOVI FRONTI D’INDAGINE EMERSE PAVIMENTAZIONI, RESDIENZE E SEPOLTURE


Recuperati scheletri, vasi, monete .  Francesco Donati – corriere Romagna. I dieci anni di scavi hanno reso Visibile un insediamento molto ampio. Ora si distinguono bene il perimetro del castello con ruderi di notevoìe grandezza, la rete viaria, la corte, l'abitato dentro o in prossimità delle mura, i camminamenti, l'ingresso principale, la torre di guardia e perfino una pusterla (ingresso secondario), nonché la presenza di focolari. Negli anni sono emerse numerose sepolture, camere mortuarie, ossari e addi-rittura un'edicola funeraria completa di abside di 3 metri per 4 e mezzo, distanziata dalla rocca con un suo cimitero databile intorno al 1300. Tra i ritrovamenti: boccali di maiolica. bicchieri di vetro, dadi di osso, ditali in bronzo, monete, armi, vasellame, accessori, addirittura mobili. Una casa presenta un silos per la conservazione delle derrate e un sistema di approvvigionamento idrico  direttamente dalla roccia alla cucina sfruttando il carsismo tipico della zona con relative cisterne. Il tutto testimonia la presenza di un'ampia comunità in piena attività. Arcate atte a contenere alcune botteghe di artigiani e un forno per il pane dimostrano resistenza di un quartiere produttivo dotato di uno spazio aperto per il mercato. Gli scheletri hanno contribuito a meglio definire i vari aspetti della comunità insediata: studi di vita, salute, economia, politica. Nel 2015 è partito un progetto scientifico di spessore internazionale che coinvolge i dipartimenti di Storia cultura e civiltà, di Antropologia e Medicina dell'Università di Bologna, finalizzato a trovare attinenze e discendenze tra gli abitanti di allora e gli attuali. Un estratto delle eccellenze archeologiche provenienti dagli scavi di Rontana sono state collocate nella Rocca di Brisighella, nel percorso museale inaugurato quest'anno. (f.d.)

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