venerdì 19 agosto 2016

CARABINIERI DI FOGNANO: OTTO PIANTE DI CANNABIS NEL PODERE E TRE IN CASA, COLTIVATORE 44ENNE.


L'episodio a Fognano. L'uomo deve ora rispondere di coltivazione e detenzione illecita di stupefacenti
I Carabinieri della stazione di Fognano, al comando del maresciallo capo Vincenzo Parrinello, unitamente a militari del nucleo operativo della compagnia di Faenza,  hanno tratto in arresto un 44 enne italiano per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di una mirata attività di contrasto alla coltivazione illegale di canapa indiana,  questa mattina  all’alba, nelle compagne di Fognano, i militari hanno verificato l’esistenza di una presunta piantagione di cannabis nei pressi di un fondo agricolo, che comprende un’abitazione ed alcuni ettari di terreno a coltura. Il fondo è abitato da un 44enne coltivatore diretto e dalla sua famiglia. I carabinieri sono entrati nel podere, situato in una zona isolata e con un'unica via di accesso: subito hanno incontrato il proprietario a cui hanno spiegato le ragioni di quel controllo. Il 44enne, spiazzato, ha subito ammesso di aver coltivato delle piante di cannabis per uso personale riferendo che poco distante dall’abitazione, aveva coltivato, in alcuni vasi, qualche pianta di canapa indiana. L'uomo ha dichiarato che “erano di sua esclusiva proprietà in quanto faceva uso personale di sostanza stupefacenti del tipo “marjuana”, accompagnando i militari sul posto. 
Sul luogo indicato, a circa 150 metri dall’abitazione e in mezzo alle coltivazioni, si trovavano sei piante di cannabis indica, tre già mature con inflorescenze ed atre tre di piccole dimensioni. Continuando la perquisizione i militari hanno trovato tra i filari altre due piante, mentre all’interno dell’abitazione sono state trovate altre tre piante  gia’ essiccate e 40 grammi di marjiuana.  Vista la flagranza del reato, il soggetto è stato arrestato per “coltivazione e detenzione illecita di stupefacenti”. A conclusione degli accertamenti, come disposto dal pubblico ministero di turno, dottoressa Isabella Cavallari, è stato tradotto al Tribunale di Ravenna, davanti al giudice dott.ssa Zavatti, che ha convalidato l’arresto. Chiesti, tramite il legale, i termini a difesa. La richiesta é stata accolta dal giudice che, in attesa del processo, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera al comando.

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