lunedì 8 agosto 2016

ALL’ INFINITO, PREMIAZIONE DI UN CONCORSO AFFERMATO: “PAROLE LIBERATE”


Si è svolta nella serata di Sabato 06 Agosto presso L'Infinito - Officina creativa di Brisighella, la manifestazione di assegnazione del premio "Parole liberate: oltre il muro del carcere", un premio per poeti della canzone riservato alle persone detenute nelle carceri italiane.
L’iniziativa nasce nel febbraio del 2014 da un’idea dell’autore Duccio Parodi, sviluppata con Michele De Lucia (giornalista e scrittore) e Riccardo Monopoli (attore). L’idea originale di “Parole liberate” è quella – mai tentata prima in Italia – di chiedere ai detenuti non semplicemente di “scrivere una poesia”, ma di divenire co-autori di una canzone: il bando prevede, infatti, che la lirica vincitrice sia affidata a un “big” della musica italiana, perché la trasformi in Canzone. Quest’anno tocca a Virginio Simonelli, nuova stella della musica pop italiana, già vincitore del programma di Canale 5 “Amici di Maria de Filippi” nel 2011. L'edizione 2015/2016 è stata vinta da Giuseppe Catalano, detenuto presso il carcere di Opera (Mi).
Erano presenti all’appuntamento, oltre ai 3 fondatori: Enrico Maria Papes storico esponente de “I Giganti” che ha interpretato alcuni brani dallo spettacolo “…se fossi Fabrizio…” accompagnato dal noto pianista Pape Gurioli; Michele Cucuzza, giornalista e conduttore televisivo, Zhang Changxiao, giovane manager cinese esportatore della cultura musicale italiana in Cina, Zhang Chu il più apprezzato cantautore cinese, gli attori Monica Vergassola e Marco Sani, Marta Palazzi attivista per i diritti civili.
La terza edizione (2016/2017) sarà dedicata alla memoria di Marco Pannella. Durante la serata gli organizzatori del premio "Parole liberate" hanno a più riprese sottolineato lo scopo primario del concorso, di contribuire attraverso la combinazione tra musica e parole, l'informazione e la sensibilizzazione verso l'opinione pubblica sulle condizioni delle carceri in Italia, e sui problemi che incontrano le persone detenute una volta scontata la pena.



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