giovedì 24 novembre 2016

PEDIATRIA FAENZA LUGO COSI’ CI PRENDONO IN GIRO


La scelta dell'Ausl di abolire nuovamente, seppur temporaneamente, la guardia pediatrica notturna, nonostante le assunzioni, reintroducendo per Faenza e Lugo la reperibilità, sta scatenando reazioni a catena. L'altro giorno il primo a sollevarsi è stato il comitato "Giù le mani dalla pediatria".  Una lettura più soft, ma non priva di critiche, la fornisce Paolo Palmarini della UiI, che collega il discorso delle penalizzazioni di Faenza e Lugo al percorso in atto di unione dei due ospedali. Un percorso che ha registrato un accelerazione il 10 novembre, dopo una riunione avvenuta tra le parti, giudicata dai sindacati «molto positiva». Ad avviso di Palmarini, «non si capiscono le motivazioni per cui, espletato il concorso, gli otto pediatri assunti nell'Ausl Romagna non possano entrare in servizio prima di febbraio. Anzi, considerata la situazione di Faenza e Lugo, dove era stata da poco reintegrata la presenza fissa, sarebbe proprio questo il territorio dove dovrebbero essere insediati prima che altrove, almeno per garantire ciò che era appena stato concesso». Tutto ciò forse accade perché Faenza e Lugo sono realtà più piccole di quelle provinciali in area Romagna. ancora alla ricerca di una stabile fisionomia sanitaria: «Perciò è importante che sia ratificata il prima possibile la sinergia tra i due ospedali da considerarsi blocco unico per un bacino di oltre 200mila abitanti, cioè più grande di alcuni territori provinciali. A quel punto, se non vi fossero attenzioni, allora davvero bisognerebbe pensare a distrazioni volute».


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