lunedì 26 marzo 2012

PARCO DELLE RIMEMBRANZE: SALVIAMO LA MEMORIA STORICA DI BRISIGHELLA!


Dopo la raccolte delle firme fra i cittadini di Brisighella (settembre 2011) presentate al Sindaco di Brisighella per non autorizzare la costruzione nel Parco delle Rimembranze, finalmente il 18 febbraio è arrivata la risposta. Le comunico quanto segue “ Per quanto attiene il Parco delle Rimembranze, ad oggi, all’ente scrivente non risulta pervenuto alcuna comunicazione ufficiale. Nel caso pervenissero delle richieste verranno valutate tenendo conto della normativa edilizie e urbanistica vigente il tutto nel rispetto dei vincoli paesaggistici  e monumentali.”
Un commento; Osando, cerco modestamente di interpretare l’algida lettera del sindaco Missiroli, al signor Graziani in data 18 febbraio 2012
Il Sindaco con determinazione (quis contra me?) e con l’evidente consenso determinato della Giunta (quis contra nos?) pone in vendita o qualcosa di simile, un lotto del Parco delle Rimembranze dedicato a tutti i Caduti di tutte le guerre.  (Ma che serve, nella nostra liquida società, la memoria, il reverente ricordo di coloro, che sacrificarono la vita per la Patria? Cose vecchie, disusate per molti!)
Il Parco tagliato longitudinalmente? Ma questa è la stagione dei tagli! (“Tagli:ragli”)
Il Sindaco attende, quindi, un compratore: egli scrive: “non è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale” Da parte di chi? Ma da un soggetto privato, desideroso di impiegare capitali in imprese fruttifere. Il Sindaco è in attesa: sta “aspettando Godot” (Mi riferisco all’opera teatrale “Aspettando Godot”, Samuel Beckett)
Ovviamente, non trova il tempo di gettare uno sguardo meditativo alle petizioni inviategli da tanti Brisighellesi, preoccupati per l’intangibilità del loro Parco dedicato ai Caduti.
Che gli Amministrati siano più umanamente sensibili degli Amministratori da loro eletti?
N.B. Dedico queste povere righe alla memoria del Babbo di mia moglie, Giuseppe Ragazzini caduto, disperso nel secondo conflitto mondiale. Gastone Righini Brisighella 7 marzo 2012



giovedì 22 marzo 2012

ADDIO A TONINO GUERRA, VISITO’ LE FESTE MEDIOEVALI DI BRISIGHELLA NEL 1992


E’  morto questa mattina Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore romagnolo. La sua collaborazione con i maggiori registi italiani, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai Taviani, lo ha immortalato come uno dei più importanti sceneggiatori del nostro cinema. Nato nel 1920, aveva da poco compiuto (il 16 marzo) 92 anni. Da qualche tempo, avvertendo l’avvicinarsi della fine, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo, lasciando la casa-museo di Pennabilli - sede dell'Associazione a lui intitolata - nella quale aveva vissuto fin dagli anni ‘80.
Tonino Guerra visitò Brisighella in occasione delle FESTE MEDIOEVALI del 1992, che videro la presenza di Vittorio Sgarbi in qualità di coordinatore di un convegno organizzato per l’occasione. Si complimentò a lungo con il prof. Andrea Vitali, che nel 1980 aveva ideato le Feste, manifestando a lui e noi tutti il suo entusiasmo per l’alta qualità culturale e artistica dell’evento.


martedì 20 marzo 2012

LE FESTE MEDIOEVALI DI BRISIGHELLA



Le feste medioevali nate nel 1980 da un’idea del loro direttore artistico prof Andrea Vitali e la volontà di Vincenzo Galassini . Un successo enorme, sia a livello nazionale che internazionale, da divenire addirittura oggetto di tesi di laura. Oltre ai Brisighellesi, si raggiunse il livello di 35.000 presenze paganti. Un’ iniziativa che fu in seguito imitata in tutta Italia.  Nelle intenzioni, le Feste dovevano porsi come una manifestazione ripetibile nell’arco dell’anno per fare diventare Brisighella sede privilegiata di studi sul Medioevo con concerti, mostre, spettacoli teatrali, convegni, il tutto funzionale allo sviluppo della vita economica di Brisighella.
Purtroppo per miopia politica le Feste sono state distrutte, come tante altre iniziative create in quel periodo. L’ultima Festa ideata in tale ottica si è svolta nel 1995, dopo l’organizzazione è stata tolta al prof. Vitali e Galassini.
Riportiamo il programma della Festa Medioevale del 1982 (a 30 anni dallo svolgimento)


 

domenica 18 marzo 2012

BATTAGLIA DI RAVENNA 11 APRILE 1512: PARTECIPARONO I BRISIGHELLI GUIDATI DA VINCENZO NALDI



L’11 aprile 1512 si combattè presso Ravenna l’omonima battaglia, della quale il prossimo mese ricorrerà il cinquecentenario. La battaglia vide contrapposti l’esercito francese - guidato da Gaston de Foix, duca di Nemours, nipote di re Luigi XII e tra i maggiori condottieri dell’epoca – e quello della Lega Santa, una coalizione ispano – pontificia comandata dal viceré spagnolo Raimondo Cardona. L’evento si pone nella cornice storica delle guerre d’Italia, una lunga parentesi bellica protrattasi dal 1494 al 1529 e nel corso della quale Francia e Spagna si contesero l’egemonia sull’Italia. La battaglia di Ravenna costituì il primo confronto in campo aperto dell’epoca moderna, poiché in esso per la prima volta l’utilizzo dell’artiglieria svolse un ruolo determinante ai fini della vittoria, la quale arrise ai francesi. Numerosi storiografi e poeti ricordarono lo scontro avvenuto presso il centro romagnolo, che colpì l’opinione pubblica del periodo per il numero impressionante di caduti (oltre 20000 morti), mai raggiunto in precedenza nel corso di una battaglia. All’epocale scontro presero parte anche i brisighelli di Val Lamone, tra le migliori fanterie europee. Esse facevano parte della coalizione ispano – pontificia, essendo le comunità della Val Lamone, ivi compresa ovviamente Brisighella, parte dello Stato pontificio. Noti per il valore singolare con il quale si battevano, i brisighelli si distinsero anche in quest’occasione. A guidarli fu Vincenzo Naldi, appartenente a una stirpe di grandi condottieri italiani e cugino del più celebre Dionigi, uno dei maggiori generali del periodo delle guerre d’Italia. A cura di   Alessandro Bazzocchi Autore del volume di Alessandro Bazzocchi "La ricerca storica e archivistica su Dionigi e Vincenzo Naldi in rapporto alla dominazione veneziana nella Valle del Lamone", ottavo numero della raccolta "I Quadri della Fondazione", finanziato con la borsa di studio della “Fondazione La Memoria Storica di Brisighella "I Naldi - Gli Spada" di Brisighella presidente il cardinale Achille Silvestrini.
Clicca per leggere l'articolo:
http://www.memoriastorica.org/index.php?mod=01_Eventi&opmod=read&id=it/1293020787

lunedì 5 marzo 2012

LA GRANDE NEVE FEBBRAIO 2012



Nevicate  che passeranno alla storia come quella del febbraio 1911. L’altezza complessiva in diverse volte ha raggiunto mt. 1,40. Il freddo a Monte Romano -10, l’altezza della neve oltre 2 metri

Foto Antonio Veca

LA SCOMPARSA DI “MARIANO” DELL’ALBERGO RISTORANTE HOTEL LA ROCCA. UN’ATTIVITA’ DA 100 ANNI

Dicembre 2011- Dopo breve malattia è scomparso Mariano Valgimigli, proprietario insieme al figlio Daniele della gestione dell’ Albergo Ristorante la Rocca a Brisighella sotto il loggiato della Piazza del Monte vicino alla caratteristica fontana, dei tre cannoni, del centro storico di Brisighella. Un personaggio tipico di Brisighella che insieme alla famiglia ha gestito da oltre cent’anni un’attività di ristoro, purtroppo mai premiata anche se un’ attività secolare. Nel suo Albergo hanno soggiornato  personaggi famosi come il compianto tenore Pavarotti e tanti amici tedeschi e belgi che ogni anno da decenni soggiornano a Brisighella per una settimana e un gruppo della città di Landhust (avevano partecipato negli anni ottanta alla celebri prime Feste Medioevali). Altri turisti  tanti i “giapponesi” che hanno scoperto la caratteristica del locale e Brisighella, non ultimo il direttore di una rivista e una televisione che hanno dedicato ampi servizi. Il tutto per la cordialità di Mariano e della signora Anna. Alla  famiglia  che continua l’attività centenaria della famiglia Valgimigli le condoglianze di tutta Brisighella. Nel libro pubblicato dalla Fondazione  “La memoria storica  di Brisighella – I Naldi e gli Spada-’’, risulta: “Già nel 1800 sotto le possenti e caratteristiche arcate di via delle Volte, dove oggi si trova l’Albergo Ristorante La Rocca, esisteva l’Osteria d’Cantò cioè di Antonio Valgimigli. Da allora ad oggi sono quattro le generazioni della famiglia Valgimigli che si tramandano l’attività di ristorazione; dopo Antonio e suo figlio Paris, l’osteria era gestita da Giovanna Ballardini, moglie di Paris, e diventa Osterja d’la Moréna per i suoi capelli nerissimi. (mamma di Mariano)




COMMERCIO A BRISIGHELLA (gennaio 2012)


Tratto dalla Voce di Romagna gennaio 2012 –Francesco Donati-

VIA BACCARINI INIZIO 1900


Brisighella via Baccarini con gli alberi di “tiglio” appena messi a dimora, a sinistra
il parco Diletti, distrutto nel 2002 con permesso del Comune, contro le norme di
legge che vieta la costruzione di nuovi fabbricati nei centri storici.




BRISIGHELLA STATO PONTFICIO STATUTI

VIA BACCARINI INIZIO 1900

FENZONIO GIOVAN BATTISTA (nobile di Brisighella e Senatore di Roma). ANNOTATIONES IN STATUTA SIVE IUS MUNICIPALE ROMANAE URBIS, QUIBUS NON SOLUM IURISDICTIO ET PRAXIS CAPITOLINI FORI QUAE UTPOTE IURI COMMUNI POTISSIMUM INNIXA, TOTI FERME ORBI COMMUNIS EST, EXPLANATUR ET DILUCIDATUR; SED PRAECIPUA QUOQUE UNIVERSI IURIS ARGUMENTA OPPORTUNIS LOCIS ENODANTUR. ACcESSERUNT VARIAE DIVERSORUM PONTIFICUM LITTERAE DE IMMUNITATIBUS, AC FACULTATIBUS ALMAE URBIS INCLYTI ROMANI POPULI, DECRETUM CAMERALE AD FAVOREM INQUILINORUM, AC PRAECIPUE CONSTITUTIO PAULI PAPAE V DE REFORMATIONE TRIBUNALIUM, ET ELENCHI CAPITUM STATUORUM, ATQUE PONTIFICARUM SANCTIONUM. DECISIONES ETIAM SACRAE ROMANAE ROTAE, CERTIS STATUTORUM CAPITIBUS, AD QUAE PERTINERE VIDENTUR, SIGILLATIM INSERUNTUR, DECISIONI CUILIBET SUA EPITOME PRAEPOSITA

Roma, Fei, 1636. Fo, perg. (dorso mancante, mende ai piatti). Pp. (24), 772, (10), 211, (102). Splend. stemma Barberini inc. in rame al front.

IN VENDITA SU EBAY AL COSTO DI  €. 500