giovedì 28 maggio 2015

CASOLA VALSENIO FORZA ITALIA RACCOGLIE FIRME PER CONOSCERE LA SORTE DEL COMUNE CON L’ARRIVO DI NUOVI IMMIGRATI


MOSTRA “IL BAMBINO APPRENDISTA CICERONE”,BORSA STUDIO LA MEMORIA STORICA BRISIGHELLA



Sabato 30 maggio, a Brisighella, presso la sede della Memoria Storica di Brisighella "I Naldi-Gli Spada" in via Naldi 17 loggetta Miro Fabbri, alle ore 16.00, sarà aperta al pubblico la mostra di opere pittoriche e plastiche dei bambini delle classi 5^ elementare dell'Istituto Comprensivo "G. Ugonia" inerenti al progetto "Il Bambino Apprendista Cicerone". Il progetto, svoltosi con la collaborazione degli insegnanti interessati e la Memoria Storica, ha come scopo di sviluppare nei bambini l'amore per il proprio paese attraverso la conoscenza della sua storia e dei suoi uomini illustri.
La mostra sarà aperta al pubblico da sabato a martedì 2 giugno con i seguenti orari: 10.00/12.00 - 16.00/18.00.
La cerimonia di assegnazione della borsa di studio, della Memoria Storica Brisighella, la premiazione delle classi, per l'impegno dimostrato, avverrà martedì 2 giugno alle ore 17.00.





LIVERANI TRASPORTI: PROMOZIONI ANCHE PER L’EXPO A MILANO



100 CHILOMETRI DEL PASSATORE 2015: SABATO TORNA L’ULTRAMARATONI FIRENZE - FAENZA


Sabato 30 maggio torna l’ultramaratona Firenze-Faenza. La 100 Km del Passatore’, arrivata la 43esima, vale per i titoli italiani assoluti Fidal 2015 della specialità 100 chilometri su strada e, per la prima volta, anche di quelli della Federazione della Croazia (sono una ventina gli atleti in gara del Paese balcanico). A pochi giorni dalla partenza (sabato 30 maggio, ore 15, via de’ Calzaiuoli), sono 2.503 gli atleti iscritti (erano 2.245 all’edizione 2014), tra cui 1.414 tesserati Fidal. Tra loro 277 donne, 105 atleti provenienti da 31 paesi (Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Croazia, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Israele, Marocco, Messico, Nicaragua, Papua Nuova Guinea, Peru, Romania, Russia, San Marino, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Ucraina, Venezuela, Vietnam), 12 atleti diversamente abili e 14 praticanti del nordic walking, disciplina che assegnerà il quarto titolo italiano Csen di specialità. 1.201 i partecipanti per la prima volta al "Passatore". Pettorali e pacchi gara verranno consegnati a partire dalle ore 11 di sabato 30 maggio, nel gazebo dell’associazione, allestito in piazza della Repubblica. L’ultramaratona è promossa e organizzata dall’Asd faentina, in collaborazione con consorzio Vini di Romagna, Società del Passatore, Uoei, Admo, Csen e Cai, con i Comuni di Faenza, Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e la Provincia di Ravenna. La manifestazione si avvale della partnership di Banca CR Firenze, Banca di Romagna - Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, Coop Adriatica, Friliver-Bracco, Decathlon, Hera, Moreno Motor Company, Natura Nuova e dello sponsor tecnico Saucony.
VIDEO DEL PASSATORE





LA STORIA SI SCRIVE CON IL GESSO




PARCO VENA GESSO: MINIERE PER I VETRI?


martedì 26 maggio 2015

VAL LAMONE VOLLEY BRISIGHELLA SECONDO POSTO NEL CAMPIONATO


Un ringraziamento a tutte le ragazze della Val Lamone Volley per la bella serata trascorsa insieme a festeggiare il secondo posto nel campionato prima divisione volley.

LA MEMORIA STORICA DI BRISIGHELLA: BAMBINO APPRENDISTA CICERONE


FATTORIE APERTE: BRISIGHELLA PODERE CAVEDALE




REFERENTE: SUSANNA NANNINI
Allevamento di animali di bassa corte e di pecore, capre, cavalli, mucche, mora romagnola, cavie ma anche di cinghiali e caprioli. Coltivazione di vini trebbiano e sangiovese d.o.c. e uliveto. Programma: In tutte le giornate: giro degli animali, possibilità di manipolazione con la creta la mattina Invece al pomeriggio, verso le 15.30, laboratorio di biscotti cotti al forno a legna nelle giornate del 25 maggio e 8 giugno, mentre si procederà alla raccolta di erbe selvatiche con esperto il 18 maggio e il 1° giugno. Pranzo su prenotazione con menu fisso, merenda con affettati di mora romagnola. Come Arrivare: Passare davanti alle terme di Brisighella, proseguire per 4,5 km e svoltare a sinistra in via Paglia, dopo circa 1,5 km svoltare a destra in prossimità del pilastrino della madonnina

STAGE INTENSIVO DI FLAMENCO E SUD ITALIA 26 27 28 GIUGNO 2015 A BRISIGHELLA CON GIANNA RACCAGNI E MOIRA CAPPELLI



Il  Stage “Danzare il Sud, oggi” è un incontro didattico assolutamente innovativo tra flamenco e Sud Italia. Le due danze e i due stili musicali si avvicinano mantenendo la purezza, l’autenticità e la forza di entrambi. Uno stage unico guidato per il flamenco da Gianna Raccagni e Claudio Javarone e per il Sud Italia da Moira Cappilli.


domenica 24 maggio 2015

IL CONSIGLIERE DI FORZA ITALIA PROVINCIA DI RAVENNA, RICORDA IL PRIMO CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE


In occasione del centenario della prima guerra mondiale che celebriamo il prossimo 24 maggio, per mantenere vivo il ricordo di quegli uomini straordinari e della loro tenacia, del loro infinito coraggio e del senso del dovere a difesa della cara amata Italia,  Vincenzo Galassini consigliere di Forza Italia in Provincia di Ravenna promuove una serie di iniziative simboliche di omaggio per i caduti del comune di Brisighella:
-       Un minuto si silenzio sarà proposto nel consiglio provinciale di Ravenna del 26 maggio
-       Un mazzo di fiori al monumento dei caduti nel cimitero di Brisighella.
L'obiettivo è quello di accendere nei cuori, soprattutto delle giovani generazioni, una sorta di ardore civile che le spinga ad operare per dare un significato autentico a quell'immane sacrificio che quei ragazzi cent'anni fa si prefiggevano: fare dell'Italia il posto migliore dove crescere i propri figli.
Attraverso la nostra Storia e il rispetto della nostra memoria, ricostruiamo momenti di aggregazione intorno ai valori fondamentali della nostra comunità. 
Nel comune di Brisighella, come risulta  nella lapide posta nel Palazzo comunale i caduti furono 330, trecentotrenta e invita il Sindaco di Brisighella di proporre  al prossimo consiglio comunale di Brisighella un minuto di silenzio.
     .Vincenzo Galassini   consigliere provincia di Ravenna.

PS. Invito il Comune di Brisighella di provvedere alla manutenzione della grande lapide perché nella parte centrale non si leggono i nomi dei caduti


FIORI D’ARANCIO BRISIGHELLESI



INCONTRI DELLA PIEVE



Il Centro per le comunicazioni sociali e la cultura della Diocesi di Faenza-Modigliana, in collaborazione con l'Associazione Romagna-Camaldoli, organizza la XIII edizione degli incontri della Pieve, dedicati quest'anno al tema 'Umanesimo, ieri e oggi', in preparazione al prossimo convegno ecclesiale di Firenze. Il primo appuntamento è in programma per domenica 24 maggio alle ore 15,30 presso la Pieve di Thò (Brisighella). Tema dell'incontro è "Diritti e doveri dell'uomo tra storia e contemporaneità". Interverranno il filosofo Roberto Mancini, dell'Università di Macerata, e lo storico Daniele Menozzi, della Scuola Normale di Pisa. L'introduzione è affidata a S. Ecc.za Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana.


venerdì 22 maggio 2015

IL FORLIVESE ANZANI E IL BRISIGHELLESE PIETRO GUALDUCCI PROTAGONISTI DI UNA MOSTRA ALLA HOLBORN LIBRARY DI LONDRA

Una cinquantina di pannelli presentano la storia di questa comunità tra le due guerre. Oltre ad Anzani vi figurano altri personaggi romagnoli, tra cui Pietro Gualducci, nato a Fognano, vicino a Brisighella e il ravennate Emidio Recchioni.  E’ stata inaugurata a Londra una mostra con un forlivese tra i personaggi centrali. Si tratta di Decio Anzani che fu il segretario onorario della sezione britannica della Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo morto tragicamente nell’affondamento  dell’Arandora Star di cui quest’anno ricorre il 75° anniversario. La mostra col titolo "Dangerous Characters in London’s Little Italy" (caratteri pericolosi nella Little Italy di Londra) è stata inaugurata alla Holborn Library nel cuore della capitale, a pochi passi dal distretto dove si sviluppò la comunità italiana fin dagli anni dell’esilio di Giuseppe Mazzini intorno al 1850. Una cinquantina di pannelli presentano la storia di questa comunità tra le due guerre. Oltre ad Anzani vi figurano altri personaggi romagnoli, tra cui Pietro Gualducci, nato a Fognano, vicino a Brisighella e il ravennate Emidio Recchioni. E’ stato lo scrittore e giornalista romagnolo Alfio Bernabei che risiede a Londra ad occuparsi dell’allestimento, anche perché molti documenti provengono dalle ricerche fatte per il suo documentario Dangerous Characters trasmesso dal canale inglese Channel 4. “Sono contento di aver incluso un mio quasi concittadino in questa storia che pur essendo tragica contiene un grande esempio di impegno umano e civile ed offre soprattutto ai giovani un’opportunità di apprezzare la necessità di rimanere vigili contro le tirannie di ogni genere.” Bernabei è stato il primo a rendere nota la vicenda di Anzani, sarto famoso e uomo politico, nel suo libro Esuli ed emigrati italiani nel Regno Unito 1920-1940 (Mursia Editore). Secondo Renée Chambers, la figlia di Anzani, Decio imparò il mestiere di sarto fin da bambino proprio nella sua nativa Forlì dove vide la luce nel 1882 in circostanze misteriose (genitori sconosciuti, fu probabilmente abbandonato nella “ruota degli esposti” dell’ospedale in pieno centro urbano). Fuggì all’estero a vent’anni

ALLA TERZA EDIZIONE “ALBANA DEI“ SECONDO CLASSIFICATO IL “FIORILE” DEL FONDO S. GIUSEPPE DI BRISIGHELLA


DOZZA. La 3a edizione dell’ ‘Albana Dèi’ ha visto il successo del ‘Codronchio’ 2012 della fattoria Monticino Rosso di Imola, che con “A” si aggiudica anche il secondo posto nella categoria ‘La Moderna’. Nei giorni scorsi all’Enoteca Regionale Emilia Romagna a Dozza si è svolta la premiazione della terza edizione dell’ “Albana Dèi”, concorso enologico riservato alla DOP Romagna Albana ‘secco’. Tre le categorie premiate: due selezionate da una giuria tecnica composta, tra gli altri, dai critici delle principali guide del settore – ROMAGNA ALBANA DOCG tipologia secco “LA MODERNA” e VINI DA SOLE UVE ALBANA tipologia secco “LUNGHE MACERAZIONI” premio Valter Dal Pane. L’altra categoria, ALBANA DEL CUORE, è stata invece determinata al 50% da una giuria popolare (ben 310 i votanti fra Bertinoro, Brisighella e Dozza) e al 50% dalla giuria tecnica. Dall’aggiudicazione dei premi per questa categoria sono esclusi i vini vincitori dei 2 premi assegnati dalla giuria tecnica. Tra le Albana ‘Lunghe Macerazioni’, si è imposto il ‘Codronchio’ 2012 della fattoria Monticino Rosso (Imola) che bissa così il successo ottenuto anche nel 2014. Secondo classificato il ‘Fiorile’ 2013 del Fondo S. Giuseppe (Brisighella), seguito da ‘Alba della Torre’ 2013 de La Sabbiona (Faenza).
Ad aggiudicarsi la prima posizione nella categoria ‘La Moderna’, è stato “Cara Cara 2014” di Bandini Marco (Castel Bolognese), seguito da ‘A’ 2014 della Fattoria Monticino Rosso (Imola), terzo classificato ‘Romio’ 2014 di Caviro (Faenza).



L’ ‘Albana del Cuore’ 2015 è, invece, il ‘Fiorile’ 2013 del Fondo S. Giuseppe (Brisighella), mentre sul secondo gradino del podio troviamo ‘Alba della Torre’ 2013 de La Sabbiona (Faenza). Terzo posto ex aequo per ‘Sabbia Gialla’ 2014 di San Biagio Vecchio (Faenza) e ‘Arcaica 2013′ di Paolo Francesconi (Faenza).
Fiorile, Codronchio e Arcaica sono nell’ordine i vini che hanno riscosso il maggiore successo popolare nelle tre sedi di degustazione.
L’ ‘Albana Dèi’ rappresenta un modo per rilanciare il valore della DOP Romagna Albana ‘secco’ quale veicolo per l’affermazione dell’unicità e straordinarietà di questo vitigno dal potenziale grandioso, non ancora del tutto espresso, nella ricchezza d’interpretazioni dei produttori del territorio.
L’“Albana Dèi” – nato tre anni fa da un’idea dei curatori Carlo Catani e Andrea Spada e organizzato da Enoteca Regionale Emilia Romagna col patrocinio del Consorzio Vini di Romagna – si svolge nell’ambito di “Wines from the south of Europe – Mediterranean Wines”, il progetto comunitario per la promozione in Europa di una cultura mediterranea del vino, improntata a un consumo consapevole e conviviale di vini di qualità. Il progetto è promosso da Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna insieme a partner greci e bulgari.  HYPERLINK “http://www.southeurope-mediterraneanwines.eu” www.southeurope-mediterraneanwines.eu
Siamo a Brisighella in via Tura Cell. 334 6018221 E-mail:




CORRIERE DELLA SERA, UNA STORIA DI RICAMO: BRISIGHELLA RACCONTA



Torniamo a parlare di Brisighella e delle ricamatrici dell’Associazione “C’era una volta il ricamo”, che con la 19ª Mostra, 1915 – 2015 – Dalla “Grande Guerra” sul filo del ricamo… ci propongono di  rivivere gli ultimi cento anni della loro comunità attraverso l’evoluzione e l’espressione di un artigianato di qualità. Qual è il filo che lega il saper fare di oggi al saper fare di quel terribile ieri, datato ’15-’18 e proseguito poi, a distanza di appena un ventennio, con il secondo conflitto mondiale?
Per le organizzatrici dell’evento la risposta è una sola, inequivocabile: il filo non può che essere una “promessa di bellezza”. Source: www.brisighella.org/scopri-brisighella/artigianato/
Immagino che lo storico, giornalista e diplomatico britannico Edward Carr, autore del celeberrimo saggio di metodologia storica Sei lezioni sulla storia (tenute all’Università di Cambridge), avrebbe molto apprezzato questa rassegna di ricami esposta alla Chiesa del Suffragio di Brisighella (fino al 10 maggio): l’avrebbe ritenuta una fonte di informazioni preziosa.
Come si viveva in questa comunità del ravennate agli inizi del Novecento, come si lavorava? E le donne di Brisighella e dintorni: come passarono dal confezionare busti e corsetti nei laboratori delle suore della Sacra Famiglia (giunte in paese nel 1911), o presso l’Istituto Emiliani di Fognano e dalle sorelle Valvassori (conosciute fino in Inghilterra), alla produzione intensiva di tende, zaini e vestiario militare per la fanteria? Che cosa significò questo per le loro famiglie, nell’economia locale, in relazione alla loro

giovedì 21 maggio 2015

BRISIGHELLA LICENZIATO, PIANTA UNA CROCE PER INTIMORIRE IL SOSTITUTO


Denunciato 72enne per il gesto di risentimento nei confronti del giovane bracciante agricolo assunto al suo posto. In casa aveva anche un armamentario

BRISIGHELLA - Nei giorni scorsi i carabinieri hanno rintracciato e denunciato un brisighellese 72enne responsabile di minacce gravi e detenzione abusiva di armi e munizioni. 
La singolare vicenda è stata portata all’attenzione dei carabinieri di Fognano i primi di maggio, quando un bracciante agricolo romeno 32enne, da qualche anno assunto da un noto proprietario terriero della zona, durante un giro d’ispezione nei poderi sotto la sua custodia ha rivenuto piantata nel terreno una croce di legno verniciata di bianco, sulla quale compariva una frase minatoria, scritta a mano con un pennarello blu. Spaventato dall'insolito 'avvertimento', il romeno aveva denunciato immediatamente il fatto.
Quindi sono scattate le indagini e i militari dell’Arma, dopo aver approfondito la vita dell’agricoltore romeno appurando che in passato era stato assunto dal proprietario terriero a discapito del precedente custode: un brisighellese 72enne che dopo parecchi anni di lavoro non aveva accettato di buon grado la sua sostituzione. Inoltre, è emerso che tra i due non corresse buon sangue. L’anziano infatti, in più occasioni lo aveva accusato di avergli rubato il lavoro, intimandogli di tornare nel suo Paese. 
Già nel 2014 il forte risentimento del 72enne aveva messo in guardia i carabinieri i quali, in accordo con il Prefetto di Ravenna, avevano proceduto con la revoca del porto d'armi. E alla fine dello stesso anno gli erano stati ritirati tutti i fucili. Dunque, alla luce di questi indizi, i militari dell’Arma hanno ottenuto dall’Autorità giudiziaria un decreto di perquisizione e nei giorni scorsi hanno fatto irruzione nella casa dell'indagato. 
Qua sono stati trovati il barattolo di vernice bianca - perfettamente compatibile con quella utilizzata per dipingere la croce -, nonché il pennarello blu utilizzato per realizzare la scritta, infine i chiodi per l’affissione. Inoltre dalla comparazione della sua calligrafia con quella della scritta sulla croce è stato dimostrato come si trattasse della stessa mano. 
Ma non è tutto. Dall'abitazione sono saltate fuori anche 139 cartucce da caccia di vario calibro, un sacchetto contenente 200 grammi di polvere da sparo e diversi innesti per cartucce e pallini di piombo. Si è proceduto con il sequestro, seguito dalla denuncia, oltre che per minacce gravi, anche per detenzione abusiva di armi e munizioni.


IL GIRO D’ITALIA E’ PASSATO DA BRISIGHELLA,




CONDANNATO IN PRIMO GRADO A TRE MESI EX CANDIDATO A SINDACO DI BRISIGHELLA NEL 2009



mercoledì 20 maggio 2015

A BRISIGHELLA I CARABINIERI A SCUOLA NEL RUOLO DI INSEGNANTI DI LEGALITA’


L'insolita lezione ha attirato l'attenzione dei giovanissimi studenti che hanno seguito con interesse le indicazioni del capitano Marella, che ha parlato non solo di diritti ma anche di doveri. Lunedì mattina, a Brisighella, oltre 150 piccoli studenti delle classi quarte e quinti della scuola elementare “O. Pazzi” e della scuola media “Giuseppe Ugonia”" hanno ricevuto la visita del comandante della Compagnia dei Carabinieri di Faenza, il capitano Cristiano Marella accompagnato dal comandante della stazione della cittadina collinare, maresciallo aiutante Pino Pellegrino.  Durante l’incontro avente come tema principale la cultura della legalità, si è parlato dei pericoli della rete internet, del fenomeno del bullismo e di comportamenti adolescenziali “devianti”.
L’insolita lezione ha attirato l’attenzione dei giovanissimi studenti che hanno seguito con interesse le indicazioni del capitano Marella, che ha parlato non solo di diritti ma anche di doveri. L’ufficiale ha infatti ricordato i principi del rispetto reciproco tra compagni e delle regole quale opportunità per crescere insieme. I bambini, tutti molto informati anche grazie alle insegnanti che hanno anticipato gli argomenti oggetto della conferenza, sono stati coinvolti con esempi pratici riguardanti l’uso corretto dei nuovi mezzi di comunicazione applicati ad internet, whatsapp, facebook e tante altre applicazioni che, come raccomandato dal capitano marella, bisogna usare con buon senso. Mercoledì prossimo i militari dell’arma incontreranno gli alunni della scuola elementare “Caduti di Cefalonia” dell’istituto San Rocco di Faenza, appuntamento che concluderà per quest’anno il lungo ciclo di incontri con alunni e docenti dei numerosi istituti scolastici presenti sul territorio faentino per diffondere la cultura della legalità, iniziativa che ha visto un'interazione proficua fra scuola e arma dei carabinieri su tutto il territorio nazionale.

ARRIVA IL GIRO D’ITALIA: 42 KM RAVENNATI TRA BRISIGHELLA, CASOLA E LA BASSA.


Il 20 maggio i colli faentini e il giorno dopo la pianura lughese L'unico corridore della provincia è Alan Marangoni di Cotignola
L'undicesima e la dodicesima tappa del Giro d'Italia, in programma il 20 e il 21 maggio, passeranno sulle strade ravennati. In totale poco più di 42 chilometri (da percorrere impiegando all'incirca un'ora e mezza secondo le previsioni) in due giorni all'interno delle tappe Forlì-Imola e Imola-Vicenza. Per la cronaca, un solo corridore ravennate tra i partecipanti: il 31enne cotignolese Alan Marangoni della Cannondale-Garmin.
Il primo ingresso nel territorio della provincia di Ravenna sarà a Brisighella. Il serpentone è atteso verso le 14 del 20 maggio. Da Brisighella si prosegue per circa 3 km in direzione Marradi, passato l'abitato di Fognano, all'altezza di un gruppetto di case (Ghiozzano) deviazione sulla destra con indicazioni Zattaglia-Monte Rontana. Ha inizio la terza salita del percorso, la Valletta. Strada molto stretta, interamente asfaltata con fondo buono, si inerpica sul fianco della montagna in mezzo a coltivazioni di olio e vitigni. Sono solo 2,7 chilometri, ma sicuramente molto intensi. La pendenza media quasi del 10 percento con punte del 18-20 percento rendono questa ascesa fra le più impegnative della zona, anche per i lunghi tratti senza falsopiani intermedi. Giunti al bivio per Rontana ha inizio la breve discesa sul Zattaglia. Strada stretta e pendenze importanti 15-18 percento rendono questi tre chilometri impegnativi anche in discesa. A Zattaglia svolta a sinistra, pochi metri in falsopiano e inizia subito la quarta salita, Monte Albano. Sono 4,7 km con pendenza media 6 percento. In prossimità del passo breve falsopiano. Seguono 5 km di velocissima discesa (due tornanti nella parte finale) per giungere al ponte sul fiume Senio. Breve salita e si arriva a Casola Valsenio. Giunti a Casola Valsenio svolta a destra, verso valle, percorsi pochi centinaia di metri svolta a sinistra sulla strada della Lavanda (indicazioni per Fontanelice) Salita di 5,6 km abbastanza costante, con pendenze sempre abbordabili e praticamente mai superiori all'8 percento. In totale saranno 27 chilometri dentro la provincia da percorrere in circa un'ora.
18 - 05 - 2015  © riproduzione riservata Ravenna& Dintorni

martedì 19 maggio 2015

LE SERATE DELL'ARCHEOLOGIA


BRISIGHELLA- Biblioteca Comunale – Secondo piano a cura di  Ennio Melandri 21 Maggio 2015 ore 20,45
LA STORIA MILLENARIA DELLE GENTI DI VAL LAMONE, LA FINE DEL MONDO ANTICO E LE TRASFORMAZIONI; LA PIEVE THÒ E LE PRIME COMUNITÀ CRISTIANE
• Introduzione alla serata e breve presentazione del progetto ; • Le fonti documentali , • La fine del mondo antico e le trasformazioni: la Val Lamone tra il V e il X sec. d.c. , • La Pieve Thò: dalle origini alla Pieve


ARTE INSOLITA SOTTO SUI TRE COLLI: MOSTRA COLLETIVA

Amneris babini prima a sinistra




La mostra nella galleria comunale di Brisighella presenta tre artisti, la sig. Amneris Babini nativa di Brisighella e continua a frequentare la sua villa, insegnante per tanti anni della scuola media G. Ugonia, Ivana Scalina e  Bruno Graziani che recentemente hanno aperto in Via Naldi lo studio artistico come sede del loro lavoro.



lunedì 18 maggio 2015

IN CLASSENSE IL CONVEGNO DEDICATO A GIOVANNI PIANORI, DETTO IL BRISIGHELLINO, NEL 160^ ANNIVERSARIO DELLA MORTE. I VIDEO

"Osare e morire" a cura di Enzio Strada primo a sinistra, prof. Leardo Mascanzoni, vice sindaco Mingozzi, Paolo Cortesi.




                               

BRISIGHELLA IL 20 MAGGIO IL GIRO D’ITALIA PASSA DA BRISIGHELLA


Per gli amanti delle due ruote e del Giro d'Italia si ricorda che mercoledì 20 maggio il Giro attraverserà il Comune di Brisighella nei centri di Brisighella, Fognano e, passando dalla Valletta, Zattaglia alle ore 14.15 circa.
Prima del passaggio dei corridori sempre a Brisighella dalle 12.30 sarà presente nei pressi della Stazione FS la Carovana del Giro, l'evento nell'evento, con il colore, i gadget e la simpatia delle aziende sponsor in parata lungo la provinciale adiacente al Parco Ugonia di Brisighella, tra la gente che aspetta il passaggio della Corsa in Rosa https://www.youtube.com/watch?v=O4ceoAnnChk.
 Per chi non potrà essere presente fisicamente, Brisighella potrà essere seguita sulla RAI che ha girato un bellissimo video sul borgo e sul territorio e, visto il passaggio previsto per le 14.15, ipotizza il collegamento da Brisighella in Eurovisione. Ecco tutto il percorso dell'11ma tappa www.gazzetta.it/Giroditalia/2015/it/tappa/11.



venerdì 15 maggio 2015

IN CLASSENSE IL CONVEGNO DEDICATO A GIOVANNI PIANORI, DETTO IL BRISIGHELLINO, NEL 160^ ANNIVERSARIO DELLA MORTE. IMPEGNO DEL VICE SINDACO DI RICORDARLO NEL MUSEO DEL RISORGIMENTO DI RAVENNA

"Osare e morire" a cura di Enzio Strada primo a sinistra, prof.Mascanzoni, vice sindaco Mingozzi,Paolo Cortesi.

Si è tenuto ieri presso la sala muratori della biblioteca Classense il convegno dedicato al patriota ravennate Giovanni Pianori, detto il brisighellino. Nell’occasione Enzio Strada ha presentato la biografia del patriota repubblicano intitolata “Osare e morire”.
Sono intervenuti Leardo Mascanzoni, docente universitario, lo scrittore Paolo Cortesi e il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi.   “Una storia particolare quella della famiglia Pianori che aveva bisogno di una ricostruzione vera e non fasulla come quella che fu proposta dagli archivi vaticani e dal governo pontificio di Pio IX.  Dopo l’attentato fallito a Napoleone III Pianori, all’età di 34 anni fu ghigliottinato nel 1855 a Parigi, vittima di un processo farsa che il libro di Strada illustra con documenti eccezionali” ha sottolineato Mingozzi. Tutta la famiglia di Pianori e i suoi sette fratelli furono perseguitati in quanto patrioti e sostenitori della Repubblica; dopo aver partecipato alla difesa della Repubblica romana nel 1849  Giovanni Pianori va in Piemonte, poi esule a Marsiglia, Lione e Parigi e un anno dopo nel 1854 è a Londra assieme a Giuseppe Mazzini.  “Questo volume edito dalla fondazione La memoria storica di Brisighella, grazie all’impegno di Vincenzo Galassini - ha detto Mingozzi - colma un vuoto ed offre un risarcimento di verità  che la Romagna intera deve saper tradurre riabilitando le gesta e il sacrificio. Importante l’impegno preso dal vice sindaco di completare il museo del Risorgimento di Ravenna con la figura di Pianori, purtroppo mancante fino ad oggi.




ULTIMO LIBRO DEL BRISIGHELLESE VINCENZO MALAVOLTI


Il libro di Vincenzo Malavolti  “Un padre in esilio” a cura di Gianpietro Panziera (studioso del 2° Corpo d’Armata Polacco). Il romanzo narra la storia di Pawel Oziemski, maestro di musica polacco sposato e in attesa di diventare padre. Allo scoppio della seconda guerra mondiale è inviato sul fronte orientale dove, nel settembre 1939, viene fatto prigioniero dai russi e trasferito nelle carceri sovietiche. Qui apprende della nascita del figlio e in seguito sfuggirà, per caso, all'eccidio di Katyn. Dopo l'invasione nazista della Russia e l'alleanza di questa con gli inglesi, viene liberato e si arruola nel 2° Corpo d'Armata polacco del generale Anders. All'inizio del 1944 è in Italia, dove purtroppo lo raggiunge la notizia della morte della moglie. Dopo la sanguinosa battaglia di Montecassino partecipa alla liberazione di varie città tra cui Faenza, dove l'Armata si ferma fino all'aprile del '45. Pawel conosce un nuovo amore e sta per diventare di nuovo padre, ma varie traversie gli impediranno di conoscere anche il suo secondo figlio. A guerra finita, in un viaggio di ritorno travagliato verso la Polonia, Pawel viene arrestato e condotto in un lager siberiano, dove il suo calvario continua. Seguendo la vicenda del soldato polacco, tratta da una storia realmente accaduta, il libro ripercorre il secondo conflitto mondiale, evidenziando i fatti relativi alla Polonia, fino a piombare nella cupa atmosfera dei GULag societivi durante l’orrore staliniano. Un appassionante romanzo denso di avvenimenti poco conosciuti o dimenticati, assolutamente da on perdere!


BRISIGHELLA TRADIZIONALE PROCESSIONE DELLA MADONNA DELLE GRAZIE. MANCATO RISPETTO



Dispiace segnalare chi gli organizzatori della Festa del carciofo Moretto, non risulta chi sia il responsabile dell’organizzazione, abbiano consentito sotto gli occhi del sindaco Missiroli, presente alla processione che fosse seguito dal trenino turistico e  parcheggiato nella piazza Carducci. L’omelia di mons. Piancastelli e la benedizione ai cittadini, è stata disturbata dal  rumore e confusione dei turisti e dal conduttore del trenino. Una vergogna, una maleducazione da parte degli organizzatori, del Comune di brisighella………..Cosa ci dovrà capitare ancora.
L’ordinanza prevedeva:
ORDINANZA DIRIGENZIALE n. 16 / 2015 OGGETTO: MODIFICHE ALLA VIABILITA' NEL CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO, IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE RELIGIOSA "PROCESSIONE DEL 10 MAGGIO 2015)
Il Responsabile del Corpo Associato di Polizia Municipale.  Visto il programma della manifestazioni religiosa in oggetto, come da comunicazioni agli atti , e preso (nota redazione non risulta il richiedente e responsabile) atto della necessità di disporre il divieto di transito e di sosta nelle aree del centro storico interessate dalla manifestazione, stessa, per consentire il regolare svolgimento dell’iniziativa; Visti gli Artt. 6 e 7 D. Lgs. 30.04.1992 n. 285, …………ORDINA per Domenica 10 Maggio 2015  Il divieto di transito in caso di necessità, a giudizio della Polizia Municipale, esclusi i veicoli autorizzati (???), in Via Baccarini, Piazza Carducci, Via Fossa, Via Porta Fiorentina da Piazza Carducci a Via Delle Volte.  Il divieto di sosta, esclusi i veicoli autorizzati, in Piazza Carducci, dalle 16 alle 20…….. La Polizia Municipale e gli altri organi di polizia stradale provvederanno a fare osservare la presente ordinanza.  09/05/2015 IL DIRIGENTE BENINI IVO

mercoledì 13 maggio 2015

LA “SUPER NONNA DI RIOLO” ANTONIA MORETTI COMPIE 100ANNI: NATA A BRISIGHELLA


Il primo cittadino: "Persone come nonna Antonia sono una risorsa, un esempio di semplicità"

Un compleanno speciale per Antonia Moretti, arzilla neo centenaria di Riolo Terme. Antonia è nata a Brisighella nel 1915 e ha vissuto per molti anni poco distante da Ca' di Malanca. Da 33 anni è diventata residente a Riolo Terme.La più piccola tre le cinque sorelle per molti anni ha dovuto occuparsi dei suoi tre fratelli per poi successivamente diventare governante presso alcune famiglie faentine. Rimasta vedova nel 1988 oggi vive con il figlio. Insieme ai tre figli Cristina, Alberto e Francesco e ai due nipoti ha spento in questi giorni ben 100 candeline.
Antonia, ancora lucida, non manca mai di raccontare fatti e particolarità della Seconda Guerra Mondiale che ha vissuto. L'Amministrazione comunale, tramite il sindaco Alfonso Nicolardi e l'Assessore ai servizi sociali e sanità Emanuele Conti ha portato i loro più affettuosi auguri a nome di tutta la comunità riolese per un traguardo così bello ed importante come quello del secolo di vita trascorso. «Persone come nonna Antonia - ha ricordato lo stesso Sindaco in vista alla neo centenaria - sono una risorsa, per l’esempio di semplicità, testimoniato dalla sua vita e per quello che ha insegnato ed insegna alle nuove generazioni. Una persona semplice, una vita di lavoro, ben ripagata non solo per i cento anni di vita ma anche per la bella famiglia che la circonda».



L’ASP DELLA ROMAGNA FAENTINA DIVENTA CAPOFILA DEL PROGETTO ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI. PRESTO ARRIVERANNO ANCHE DA NOI…..


Lunedì i primi quattro arrivati a Solarolo, nei prossimi giorni altri quattro arriveranno a Casola Valsenio

Una dimostrazione concreta e partecipata di comunità solidale. Nella giornata di lunedì il comprensorio dell'Unione della Romagna faentina è stato interessato dall'arrivo di alcuni profughi richiedenti protezione internazionale. Si tratta di quattro ragazzi nigeriani fra i 20 ed i 30 anni, sbarcati in Italia a metà aprile, in Sicilia, provenienti dalla Libia.
I giovani sono ospitati all'interno di un appartamento di proprietà dell'Asp stessa. Quello nel territorio faentino dovrebbe essere un soggiorno della durata di alcuni mesi. Dal 24 aprile i giovani erano stati alloggiati provvisoriamente all’hotel Gemelli di Bagnacavallo, in attesa di essere destinati ad una struttura idonea per soggiorni di media-lunga durata.
Il progetto accogliente, proprio per cercare di essere il più efficace ed efficiente possibile, vede coinvolte l’Asp della Romagna Faentina, che di fatto ne è il referente per la Prefettura, l’amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l’associazionismo locale e la società civile. In settimana, a Solarolo, verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza. Un momento condiviso tra tutti i soggetti partecipanti che comprende attività di mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione ed animazione, formazione in funzione di attività occupazionali e socialmente utili.
L’incontro fra i diversi attori coinvolti per il coordinamento di questi importanti interventi è fissato per giovedì 21 maggio alle 20.30 nel Comune di Solarolo. Parallelamente all'attività fatta a Solarolo, l'Asp della Romagna faentina in collaborazione con l'amministrazione comunale di Casola Valsenio sta lavorando per realizzare lo stesso progetto anche per i futuri quattro profughi che verranno collocati nel paese collinare. A Casola Valsenio i profughi verranno sistemati in due mini appartamenti tra loro adiacenti, sempre di proprietà dell'Asp della Romagna faentina.



RIFUGIO FONTANA MONETA


Loc. Fontana Moneta 48013 San Martino in Gattara (RA) Tel. 0546/28168 - 26525 – 26847 E-mail: uoei.faenza@alice.it
Il Rifugio. Il rifugio è situato in Comune di Brisighella, nella vallata del torrente Sintria, a circa 38 km. da Faenza. È stato ricavato all'interno del complesso edilizio, anteriore al 1300, denominato Fontana Moneta e comprendente la Pieve, la canonica e la casa colonica. L'intera struttura, da tempo non più abitata a seguito dell'abbandono dell'Appennino, era in condizioni tali che la chiesa rischiava di crollare e trascinare nella caduta l'altra parte del fabbricato, anch'esso pericolante  Perché soggiornarvi: - E' base per numerose escursioni - E' immerso nella natura incontaminata - E' luogo ideale per attività di gruppo  L'Ospitalità I soci U.O.E.I. utilizzano in forma autogestita il Rifugio Fontana Moneta, posto a 50 minuti da Faenza, nel cuore dell'appennino a quota 634 m. Fontana Moneta è un agglomerato rurale, con Pieve, completamente restaurato ed arredato, ideale per il soggiorno di gruppi sia nei week-end, che per intere settimane. Offre 31 posti letto ripartiti in cinque stanze struttura per la ristorazione per oltre 70 persone idonei servizi, acqua calda, luce, gas. Fontana Moneta Fontana Moneta e un'antica località situata nell'alta valle del torrente Sintria, rinchiusa fra le valli dei fiumi Lamone e Senio. Essa estendeva la sua giurisdizione per intero nel territorio comunale di Brisighella.La Chiesa La chiesa di Fontana Moneta è ricordata quale "cappella" in un documento del 1143 . Nel 1979 è stato inaugurato il Rifugio ad opera della sezione U.O.E.I di Faenza e nel 1989 è stato riaperto dopo un importante intervento di restauro. Chi Siamo U.O.E.I. è un'associazione per il tempo libero che ha per scopo: La diffusione della conoscenza della montagna e delle sue bellezze naturali. La propaganda e la promozione del rispetto e della tutela dell'ambiente, nonché la sensibilizzazione degli aderenti ai problemi ecologici. L'incremento della conoscenza dell'arte, del folklore e di ogni espressione di cultura popolare. L'organizzazione di manifestazioni culturali, ricreative, sportive per l'impiego del tempo  

FIORI D’ARANCIO BRISIGHELLESIOGGI; BRISIGHELLA, FIORI ARANCIO



lunedì 11 maggio 2015

LA MEMORIA STORICA A BOLOGNA VISITA LA MOSTRA “DA CIMABUE A MORANDI” E IL “QUADRO DEL DOMENICHINO” PROVENIENTE DA BRISIGHELLA DAL CONVENTO DI S. FRANCESCA ROMANA

Foto Verter Panzavolta

Del quadro del Domenichino e di come finì a Bologna, riporto una sintesi da: Un ministro di Pio IX a Brisighella, Briciole brisighellesi, n. 1. Per gentile concessione  della prof. Clementina Missiroli.
“Elena Fabbri, più giovane del fratello Edoardo essendo nata nel 1789, aveva sposato Luigi Lega portando una dote di 7000 scudi, come registra il notaio di Cesenatico Marco Fiorentini nell’atto del 3 agosto 1814. Che il marito avesse ventisette anni più di lei, non costituiva un problema a quei tempi. I Lega erano pur sempre tra i notabili del paese: Luigi, repubblicano della prima ora, aveva fatto parte della Municipalità nel 1797 all’arrivo dei Francesi e il fratello don Michele, era Prevosto ossia “principalis dignitas” del collegio dei canonici. Non costituiva un problema nemmeno una vicenda poco chiara di cui Luigi Lega era stato protagonista anni prima, nella transazione di una grande pala d’altare di Domenico Zampieri, detto “Il Domenichino”: un “S. Pietro martire” che si trovava nel convento di S. Francesca Romana (ora Palazzo Bernabè n.d.r)  fin dalla sua erezione nel 1632. I fatti in breve si erano svolti così. Nel 1801, a seguito della legge emanata dal governo cisalpino che avocava a sé tutti i beni dei soppressi conventi, il Lega fu incaricato, per quelli di Brisighella, di redigerne l’elenco e stimarne il valore. Col quadro del Domenichino, che fece valutare da un falegname, si tenne piuttosto basso, 10 scudi appena, e fu pronto ad acquistarlo quando venne messo all’asta a Forlì, “per riportarlo in patria e consegnarlo alla Comunità” come dichiarò lui stesso, “per tenerselo o rivenderlo al momento opportuno” come sostenevano i suoi detrattori. La cosa suscitò un certo scalpore non solo nell’ambiente paesano e arrivò all’orecchio del Commissario governativo che ingiunse al Lega di riportare immediatamente l’opera a Forlì, minacciando una denuncia. Fu così che il quadro del Domenichino lasciò questa volta per sempre Brisighella e chi oggi vuole ammirarlo deve recarsi a Bologna, nella Pinacoteca Comunale, dove è custodito. Il Lega non subì conseguenze penali, ma su di lui restò un’ombra di sospetto.”
Brano tratto da: C. Missiroli, Un ministro di Pio IX a Brisighella, Briciole brisighellesi, n. 1
Chi era il “Domenichino” clicca: http://it.wikipedia.org/wiki/Domenichino


GUARDIA ALTA SULLE COLLINE FAENTINE CONTRO LA MINACCIA XYLELLA




Spada (CAB Terra di Brisighella): “Massima attenzione alle importazioni e costanza nell'adozione delle buone pratiche agricole, ma nella nostra zona rischio più basso”

Guardia alta anche in provincia di Ravenna e ovviamente in tutto il Faentino e Brisighellese contro l’insidia della Xylella, il batterio che colpisce gli ulivi e che in Puglia sta mettendo in ginocchio le coltivazioni e i produttori. Il nuovo caso di contagio scoperto in un ‘garden’ della Liguria ha infatti evidenziato come il fenomeno, per via delle importazioni delle piante, non sia limitato ad una specifica area geografica.
Al problema guardano con attenzione anche i produttori di olio locali, come spiega Sergio Spada, Presidente della Cab Terra di Brisighella: “Ovviamente gli agricoltori non stanno a guardare - esordisce - ci stiamo documentando da tempo, sappiamo che a livello tecnico, dal punto di vista della prevenzione non possiamo fare molto se non, come peraltro sempre fatto, continuare ad adottare le buone pratiche agricole nella coltivazione dell'olivo. Ma è chiaro – prosegue Spada - che per scongiurare contagi la regola primaria resta evitare importazioni e, per chi deve fare nuovi impianti, sostituire le vecchie piante con esemplari acquistate da zone sicure e certificate”.
Spada, tuttavia, non si illude: “Il batterio della Xylella è ospite in una miriade di specie e in un mercato globalizzato come quello attuale, con importazioni dai quattro angoli del mondo, diventa complesso controllare ogni pianta che entra sul territorio nazionale. Certo è che occorre stare ben attenti - prosegue - e quando si mettono a dimora nuove piante bisogna fare grande attenzione alla zona di provenienza”. I rischi, tuttavia, sulle colline ravennati sembrano tutto sommato minori che in altre zone: “Noi possiamo contare su di un bel vantaggio - spiega il Presidente della Cab - un vantaggio che mi fa essere abbastanza ottimista. Da 10-15 anni, infatti, i nuovi impianti qui sono fatti quasi esclusivamente con varietà locali e acquistate da vivaisti locali, una sorta di ‘ciclo chiuso’ che mi rincuora anche se è chiaro che non possiamo avere la certezza matematica di essere impermeabili al contagio e quindi - ribadisco - la guardia va tenuta sempre alta”. Secondo Spada “i nostri agricoltori hanno imparato molto dalla batteriosi del kiwi. In primis che è opportuno mantenere il sangue freddo e non farsi prendere dall’emotività. Tre anni fa - prosegue - quando si è presentata la malattia dell’actinidia si pensava dovessero sparire intere coltivazioni, invece abbiamo imparato a conviverci. Insomma, conclude Spada, “anche se la Xylella dovesse presentarsi e colpire l’olivo l’importante è non farsi prendere dal panico, ma agire con lucidità studiando come si comporta nella nostra zone e sulle nostre varietà”.


domenica 10 maggio 2015

MARTEDI 12 MAGGIO 2015, ALLE ORE 18, PRESSO LA SALA MURATORI DELLA BIBLIOTECA CLASSENSE, RAVENNA VERRA’ RICORDATO IL 160° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL PATRIOTA RAVENNATE GIOVANNI PIANORI DETTO IL BRISIGHELLINO


Imola Oggi -  Per l’occasione sarà presentata la sua biografia: “osare e morire” , Carta Bianca Editore , Faenza. Oltre all’autore, Enzio Strada, parteciperanno il Prof. Leardo Mascanzoni della Università di Bologna, lo scrittore Paolo Cortesi , il Vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Minguzzi.
Questi si che erano ITALIANI!
All’alba del 14 maggio 1855 in cima al patibolo, gridò forte Saprò morire”. “Viva la Repubblica, Viva l’Italia”.
Giovanni Pianori detto il Brisighellino è stato vittima di un “maledetto imbroglio ” i cui maggiori reponsabili sono stati il Governo Francese di Napoleone III e il Governo Pontificio di Pio IX e del suo Segretario di Stato, il Cardinale Antonelli. Essi hanno sulla coscienza la rovina di ben otto fratelli PIANORI perseguitati a morte per il loro impegno a favore di un’Italia Libera, Unita, Indipendente e Repubblicana: Giovanni fu ghigliottinato a Parigi il 14 maggio 1855, Senesio ed Alessio sono finiti alla Caienna, Pompeo fu costretto all’esilio, Olinto, Giuseppe, Attilio, Ireneo parimenti rovinati.
Se i documenti riguardanti questi patrioti romagnoli non fossero stati (anche deliberatamente) occultati negli Archivi francesi e vaticani, sui nostri libri di storia, accanto ai fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, non sarebbe mancata la Storia dei Pianori. Enzio Strada ha impiegato quasi una vita per setacciare Archivi di mezza Europa e mettere insieme tutte le tessere del mosaico. Il dossier “Pianori” da lui rintracciato presso l’Archivio Segreto Vaticano è stato risolutivo per la ricostruzione di questa incredibile vicenda conosciuta in Francia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, perfino in Australia e NON DA NOI: la sua terra.
Chi era, in sintesi, Giovanni Pianori e cosa ha fatto per l’Italia?
Egli nel 1848 partecipò alla Prima Guerra di Indipendenza, nel 1849, combatté con Garibaldi a Roma in difesa della Repubblica Romana distrutta dalle armate francesi di Napoleone III. Fervente repubblicano e costretto all’esilio, sabato 28 aprile 1855, alla vigilia dell’inaugurazione dell’EXPO di Parigi, egli sparò due colpi di pistola (andati a vuoto) contro Napoleone III che, a cavallo, percorreva i Campi Elisi. Pianori si era fatto strumento di un piano ideato a Londra proprio da Mazzini secondo cui la scomparsa dell’Imperatore sarebbe stata la scintilla di un moto da cui sarebbe scaturita la nostra Unità Nazionale. Immediatamente arrestato, Giovanni motivò politicamente il suo gesto: ” Napoleone aveva distrutto la Repubblica Romana e aveva rovinato l’Italia”.
Lunedì 7 maggio, il Brisighellino subì un processo sommario e fu condannato alla pena dei “parricidi”: morte mediante ghigliottina. Le Autorità di Governo gli promisero salva la vita se avesse fatto il nome dei complici. Pianori non tradì nessuno; si limitò a dire: “Saprò morire”. Quando all’alba di lunedì 14 maggio 1855 fu in cima al patibolo, gridò forte “Viva la Repubblica, Viva l’Italia”. Il gesto di Pianori ebbe enorme ripercussione in tutta Europa (e non solo) per le sue conseguenze; ad esempio, Napoleone III rinunciò al suo viaggio in Crimea, rinviò l’inaugurazione dell’EXPO, attuò una politica finalmente più favorevole all’Unità d’Italia.
Mazzini rese, da subito, omaggio alla memoria di Pianori con parole che egli non aveva mai usato per nessuno: il Brisighellino era stato capace di “osare e morire” ed aveva reso un “servigio alla Patria”.


ETICHETTA: 

AGEVOLAZIONI TARI 2014 PER I CITTADINI COLPITI DALLE CALAMITA’ DEL 31 MAGGIO E 20 SETTEMBRE DEL 2014


Insieme per Brisighella - Davide Missiroli Sindaco Per info e modalità consultare il sito del comune http://www.comune.brisighella.ra.it/…/IUC-TARI-2014-AGEVOLA…