Dopo
la pausa di Ferragosto il Festival riprende con un appuntamento nell'amatissima
- dal pubblico e dai musicisti - pieve di Brisighella. Qui la soprano Lia Serafini, specialista del
repertorio barocco, accompagnata da Francesca Torelli all'arciliuto e da
Maria Luisa
Baldassari al cembalo, presenterà una carrellata di cantate
barocche che mettono in musica le più diverse passioni umane: dal dolore
dell'abbandono nei lamenti di Monteverdi e Strozzi all'ironia dell'amante sulla
venalità della sua donna (La mia donna perchè canta), alla pazzia bizzarra del
napoletano Antonio Giramo, che scatena la sua innamorata delusa in virtuosismi
e follie veramente barocche. Due momenti di riflessione più intima sono
poi offerti dalle composizioni per liuto solo, tratte dal grande repertorio che
questo strumento ebbe nel Seicento ed eseguite da Francesca Torelli.
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