IL LIBRO All'unità
politica e amministrativa del nostro Paese non corrisponde quella linguistica:
nelle diverse regioni la varietà parlata della lingua nazionale mantiene forti
legami con il sostrato dialettale e presenta, a sua volta, ulteriori
frazionamenti dovuti ad una storica frammentazione politica. Tali legami sono
particolarmente evidenti nelle scelte di lessico, nell'uso di idiotismi che si
riferiscono alle diverse realtà locali, nell'intonazione e nella cadenza dei
parlanti. Questo volume, frutto di una lunga ricerca etnografica e linguistica
svolta sul campo in Romagna - intesa qui non nella sua estensione
amministrativa, ma linguistica - documenta aspetti dello stato attuale della
lingua parlata, offrendo una raccolta di termini e locuzioni di matrice dialettale
che, nella loro forma italianizzata, entrano nella normale conversazione in
lingua in contesti confidenziali e informali, in famiglia, tra amici, negli
ambienti di svago e di lavoro. Sono parole che descrivono vari aspetti
della vita quotidiana, dei mestieri, della campagna; sono i modi di esprimersi
delle persone, secondo l'età e l'appartenenza socio-culturale; sono i nomi
locali di pesci, uccelli, insetti e piante; e sono locuzioni e modi di dire che
rimandano a comportamenti, a pratiche utili sul piano materiale, ed anche a
concezioni e credenze relative alla sfera simbolica e rituale. Le parole
veicolano e trasmettono una cultura e ricostruire la loro storia significa
riscoprire i segni lasciati dai popoli che nella terra si sono avvicendati.
I complessi processi evolutivi che hanno determinato la fine della così detta
"civiltà contadina" hanno causato anche la dissolvenza del dialetto,
che, tuttavia, ancora traspare in quelle parole che, superficialmente vestite
di lingua, continuiamo ad ascoltare e ad usare nel nostro italiano di Romagna.
L'AUTRICE
M. Valeria Miniati, nata e vive a Brisighella (Ra) insegna Demolinguisitca e storia degli usi sociali all'Università "Carlo Bo" di Urbino; è membro del Comitato Scientifico dell'API (Atlante Paremiologico Italiano, Centro Interuniversitario di Geoparemiologia, Università di Firenze), e collaboratore delle riviste: RID (Rivista Italiana di Dialettologia, CLUEB, Bologna) e MicRomania, CROMBEL, TRaditions et Parlers populaires. Fra i suoi scritti ricordiamo "Proverbi e modi di dire in Romagna" (Ravenna, Longo, 1989), “Tra lingua e dialetto . Appunti sull’Italiano Regionale in Emilia-Romagna” (1989) ” "Le superstizioni nel mondo cristiano bizantino" e "Marcatori del tempo e previsioni meteorologiche nelle tradizioni popolari italiane".
M. Valeria Miniati, nata e vive a Brisighella (Ra) insegna Demolinguisitca e storia degli usi sociali all'Università "Carlo Bo" di Urbino; è membro del Comitato Scientifico dell'API (Atlante Paremiologico Italiano, Centro Interuniversitario di Geoparemiologia, Università di Firenze), e collaboratore delle riviste: RID (Rivista Italiana di Dialettologia, CLUEB, Bologna) e MicRomania, CROMBEL, TRaditions et Parlers populaires. Fra i suoi scritti ricordiamo "Proverbi e modi di dire in Romagna" (Ravenna, Longo, 1989), “Tra lingua e dialetto . Appunti sull’Italiano Regionale in Emilia-Romagna” (1989) ” "Le superstizioni nel mondo cristiano bizantino" e "Marcatori del tempo e previsioni meteorologiche nelle tradizioni popolari italiane".
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