Questo giovedì, 28 giugno 15, nell’ambito della rassegna “Sapere e
Gusto” alle Terme di Brisighella, organizzato dal blog “Brisighella Ieri e Oggi”
sarà presentata la storia de l”Baratto di Modigliana” a cura del giornalista
brisighellese Luigi Rivola. Maria Stella Chiappini, personaggio
realmente esistito, una donna che tra le altre cose cantò l’Opera a Firenze nel
tardo ‘700, nacque a Modigliana. Ma non era figlia dello sbirro delle carceri
Lorenzo Chiappini, che si limitò a darle il cognome: fu barattata con un
neonato maschio perché i suoi veri genitori, nobili, in assenza di discendenti
maschi avrebbero perso molto se non tutto. Chi perse tutto, nella realtà, fu
lei: la vera madre, la vera famiglia e sì, i suoi privilegi di nascita. Tutto
questo le fu sottratto, perché era nata femmina. Per rievocare Maria Stella con
l’ausilio dei contributi multimediali organizzati e illustrati da Luigi
Rivola, grande esperto del “baratto di neonati” e collezionista
appassionato di antiche pubblicazioni dedicate alla sua protagonista.
Luigi Rivola giornalista ha dedicato, come Enzio Strada
autore di Giovanni Pianori “Il Brisighellino riabilitato alla storia
risorgimentale in seguito alle dettagliate ricerche storiche, hanno dedicato
parte della loro vita per la ricerca dei
fatti e documenti storici.
Una serata interessante anche per i legami indiretti con i frati
conventuali di S. Bernardo di Brisighella raccontato nel libro di Galassini e
Bazzocchi “Appunti storici di
brisighella e val lamone (1913.14)“ dalla cronaca di Amedeo Malpezzi,
presentato l’anno scorso alla prima edizione
Maria Stella
Chiappini: La vera figlia di Filippo d’Orleans
La storia di Maria
Stella Chiappini è nota anche fuori i confini italiani. Rappresenta
infatti uno di quei misteri storici che probabilmente non vedranno mai una
risoluzione sicura. E il teatro in cui è avvenuta è una piccola cittadina
sulle colline forlivesi: Modigliana.
La nascita di
Maria Stella. Quanto si sta
raccontando accadde nel 1773. In quell’anno Luigi Filippo Giuseppe d’Orleans
si trovava in Italia per motivi politici, forse in una sorta di esilio. Con lui
c’era anche la moglie, Luisa Maria Adelaide di Borbone-Penthièvre:
entrambi, sotto lo pseudonimo di Conti di Joinville, erano ospiti del
duca Borghi nell’omonimo palazzo a Modigliana. Una abitazione ricca e nobile,
tuttora esistente nelle sue forme seicentesche. Luisa Maria Adelaide era
incinta, prossima al parto. E nelle stesse condizioni era anche la moglie di
tale Chiappini, un carceriere che abitava proprio di fronte al palazzo.
Due nascite
coincidenti. Le due donne
partorirono contemporaneamente, nella notte tra il 16 e il 17 aprile. Da qui la
storia inizia ad oscurarsi ed a prendere quelle tinte fosche proprie del
mistero. Il Chiappini battezzò la propria figlia con il nome di Maria Stella
Petronilla; la nobile coppia invece partì subito dopo, con il figlio
neonato. Maria Stella Petronilla venne cresciuta in maniera quasi
aristocratica, le venne data una educazione insolita per quei tempi, fino a
sposare dapprima un lord inglese e quindi, in seconde nozze, un barone russo.
La rivelazione. La storia di questa vicenda, che finora non
ha nulla di strano, se non l’insolita educazione data ad una figlia di un
carceriere, subisce un colpo di scena. Alla morte del padre Maria Stella
ricevette un lettera, scritta dal genitore, in cui veniva rivelato il mistero
della sua nascita, tenuto in gran segreto fino a quel momento.Stava scritto che
la bimba non era in realtà figlia dei Chiappini, ma di un ricco signore che
l’aveva voluta barattare, sicuramente dietro lauta ricompensa, con il vero
figlio della coppia, un maschio, che avrebbe garantito una discendenza alla
famiglia. Facile a questo punto fare delle ipotesi, ipotesi che fece la stessa
donna, iniziando così delle ricerche.
Scoprì di essere la
vera figlia di quel Filippo d’Orleans che aveva alloggiato anni prima a
palazzo Borghi e cercò in tutti i modi di incontrare il vero padre, senza
tuttavia riuscirci mai. Ma grazie al vescovo di Faenza, che fece in
qualche maniera da intermediario, riuscì a farsi proclamare discendente dei
Conti d’Orleans; da quel momento, si racconta, venne perseguitata dalla sua
vera famiglia, tanto da dover richiedere la protezione inglese.
E il vero figlio
dei Chiappini? A questo
punto, se le premesse non sono errate, il figlio del carceriere diventò colui
passato alla storia come Luigi Filippo d’Orleans, che le biografie
ufficiali fanno nascere a Parigi il 6 ottobre 1773. Ovvero quel Luigi Filippo
che sposò Maria Amelia di Borbone, principessa del Regno delle Due
Sicilie e che nel 1830 divenne Re di Francesi. Una storia vera? Difficile a
dirsi. C’è chi ne è sicuro, ma c’è anche chi asserisce esser stata tutta una
farsa montata da Russi e Inglesi per screditare Luigi Filippo. Una curiosità:
qualche anno fa è stato pubblicato un romanzo dal titolo “La strana
giornata di Alexandre Dumas” in cui ci si ispira alla vicenda.
L’autrice è Rita Charbonier.
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