Beatrice Gualducci, laboratorio di pasta fresche in via Baccarini ha presentato
magistralmente la tradizione brisighellese di fare la spoia lorda alla trasmissione Mezzogiorno in Famiglia. Si
confeziona tradizionalmente a Brisighella
la “spoia lorda” è una pasta fatta a mano con i medesimi ingredienti delle
altre paste tradizionali di Romagna (cappelletti, tagliatelle, tagliolini…), ma
viene tagliata in forme piccole, piccoli quadrati, riempiti con formaggio
squaquarone, parmigiano e lasciati quasi uniti tra di loro, non separati come i
cappelletti o i ravioli. Le massaie confezionavano la “spoja lorda”
quando non avevano il tempo necessario per preparare i cappelletti che
richiedevano un ripieno più elaborato, oppure per utilizzare i resti della
sfoglia per i cappelletti. All’inizio la pasta si mangiava solo in brodo ora asciutta
in tantissimi modi. Gigiolè, il
celebre ristorante brisighellese condotto dal figlio Tarcisio, ha ottenuto il
Premio Brisighella -Dionisio Naldi 2015 nel 1964 aveva ottenuto il Piatto del
Buon Ricordo
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