Più volte si è chiesta una consultazione
sull'Euro e sull'Europa simile a quello sulla Brexit. Ma un cavillo
costituzionale ci impedisce di votare
Al di là del risultato,
che può piacere o meno, c'è un fatto incontrovertibile: nel Regno Unito hanno
aperto le urne. E questo in Italia non succederà mai. Napolitano, appena letto
il risultato del Brexit, si
è affrettato a dire che "è incauto proporre questo tipo di
referendum". Come a dire che far votare i cittadini è sbagliato quando c'è
il rischio che la propria idea ne esca sconfitta. Per carità, gli italiani sono
abituati a non recarsi alle urne, dopo tanti governi nominati senza passare dal
voto. Ma c'è un motivo (costituzonale) se l'Italia non sarà mai chiamata a votare
sull'uscita dall'Ue.
Il referendum vietato
dalla Costituzione: Tutto ruota attorno ad un cavillo giuridico che viene dal passato. L'articolo 75 della Costituzione,
infatti, vieta espressamente di svolgere un referendum che abbia come oggetto i
trattati internazionali. E visto che l'ingresso nell'Europa è stato decretato
proprio con un accordo tra gli Stati, la legge italiana rende vano ogni appello
al voto su un ipotetico "Ital-exit". ""E'
indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione totale o parziale, di
una legge o di un atto avente valore di legge - si legge nella Costituzione -
quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non
è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di
indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".Qualcuno
ha provato a chiedere al governo di indire una consultazione "di
indirizzo", facendo leva su un caso che risale al 1989, quando gli
italiani furono chiamati al voto per un referendum consultivo sul "mandato
costituente al Parlamento Ue". Ma anche questa è una strada difficilmente
percorribile. La Costituzione infatti non lo prevede e nel 1989 il Parlamento
adottò una legge costituzionale a larga maggioranza per permettere la consultazione
popolare. Lo stesso dovrebbe ripetersi oggi, ma visto il livello di litigiosità
in Aula, l'ipotesi è probabilmente da scartare. Anche nel caso in cui i
cittadini presentassero una proposta di legge popolare per indire il
referendum, servirebbe comunque una maggioranza politica che
la portasse fino in fondo al lungo percorso di
approvazione. E sono molte le leggi di iniziativa popolare ancora infangate
nella melma della burocrazia politica e parlamentare.
L'Europa permette l'uscita
di uno stato membro
Dal punto di vista delle
regole Ue, invece, uscire è possibile. E il Brexit lo dimostra. L'articolo 50
del trattato sull'Unione europea, infatti, dice: "Ogni Stato membro può
decidere di recedere dall'Unione conformemente alle proprie norme
costituzionali".
Ma gli italiani vorrebbero
l'Italexit
Eppure secondo una
rilevazione realizzata pochi mesi fa dal Telegraph,
gli italiani vorrebbero uscire dall'Ue. Un sondaggio Ipos Mori dice che il 50%
degli cittadini desidera essere chiamato al voto per un referendum sulla
possibilità di abbandonare l'Ue. Non solo. La metà di loro vorrebbe anche
andarsene. Ma non può votare
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