La "Ruota" di Sassi a Pieve di Cento. La
sua opera scelta per il grande Museo d) arte delle generazioni italiane FRANCESCO DONATI S’intitola "Ruota"
l'opera di Ivo Sassi installata in modo permanente pochi giorni fa al
"Magi 900" Il grande Museo d'arte delle generazioni italiane, a Pieve
di Cento. È uno dei 20 scelti per arredare le sculture", un grande spazio limitrofo
al museo da inaugurarsi a primavera. Da questa piazza tira poi un collegamento
che porterà alla Rocca, attraverso un borgo dell'arte. Il tutto rientra nel
progetto di Giulio Bargellini imprenditore, filantropo mecenate dell'arte, fondatore
della più grande raccolta privata contemporanea, dedicata agli artisti italiani
più quotati dell'ultimo secolo. In un ex silos del grano del 1933, salvato dalla
demolizione, è possibile ammirare preziosi capolavori in esposizioni permanenti
e temporanee, ma assistere a diverse tipologie di eventi con ari, collezionisti,
critici, enti e pubblico. Uno dei simboli del museo è la grande stele con Ivo
Sassi al "Magi 900" grande stele in ceramica collocata davanti all'ingresso
principale, realizzata da Ivo Sassi nel 1999. La "Ruota" infatti è la
seconda opera dello scultore faentino ospitata dallaprestigiosa collezione.
«Credo che Sassi, per quanto riguarda l'arte ceramica, sia uno dei più geniali
e rappresentativi interpreti di quest'ultimo mezzo secolo possono orgoglioso di
avere dato spazio al suo talento in modo evidente e permanente» ha riferito il
fondatore del museo Giulio Bargellini. Nella piazza delle sculture sono
considerati oltre alla ceramica anche altri materiali: bronzo, ferro, marmo,
pietra. Il lavoro di Sassi sarà in compagnia di opere di celebri artisti quali
Simon Benetton, Nicola Zamboni, Girolamo Ciulla, Cordelia Von Den Steinen
(vedova di Pietro Cascella), Nado Canuli e altri. Per restare tra i faentini il
museo sta trattando ora l'entrata di un'opera di Angelo Biancini, artista
sicuramente degno di essere rappresentato in un allestimento dedicato ai
protagonisti e ai movimenti della cultura visiva tra il XX e il XXI secolo. «Sono
onorato - ha riferito Sassi - di rientrare in una tale collezione, che ben
rappresenta le personalità, le tendenze, il pensiero contemporaneo, indagato
attraverso le opere. Le scelte di Bargellini sono legate all'intuito del collezionista
che nel tempo si è avvalso della consulenza di diversi critici e curatori». Nel
2017 Ivo Sassi compirà 80 anni: sarà l'occasione per celebrarlo in diverse
mostre e rassegne sia a Brisighella, suo paese Natale, sia a Faenza. Sotto i
tre colli partirà ad aprile e si concluderà a settembre un percorso di sue
opere che toccherà il museo Ugonia, la galleria comunale d'arte e antiche
chiese. In particolare sarà possibile ammirare una raccolta dì opere
pittoriche, scorci i paesaggi brisighellesi, di cui pochissimi conoscono l’esistenza.
Sul finire del prossimo anno sarà invece Faenza a dedicargli un nutrito calendario
di tributi.
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