mercoledì 9 marzo 2016
LA MUSICA CHE NON DIMENTICA LA LIBERAZIONE. UN RICONOSCIMENTO NAZIONALE A GIORDANO SANGIORGI
L'Associazione
Nazionale Ponti di Memoria ha assegnato un riconoscimento a Giordano Sangiorgi
dopo i 20 anni di attività di valorizzazione del Museo della Resistenza di Cà
di Malanca sull'Appennino Tosco Romagnolo. La Famiglia Tozzi, la famiglia dei nonni di Giordano Sangiorgi,
organizzatore del MEI e Promotore e Presidente del Museo della Resistenza di Cà
di Malanca per 20 anni sull’Appenino Tosco Romagnolo, ha vissuto sulla propria
pelle proprio a Cà di Malanca la battaglia cruenta tra nazifascisti e
partigiani, ospitando e difendendo i Partigiani nella Lotta di Liberazione e
allo stesso tempo subendo tutte le violenze, le crudeltà e le sofferenze quando
gli occupanti tedeschi si riappropriavano della casa, una sorta di Linea Gotica
del Territorio nel mese di Ottobre del 1945. Un’eredità che Giordano
Sangiorgi, erede della Famiglia Tozzi, ha raccolto buttandosi con passione nel
lavoro di valorizzazione del Museo della Resistenza di Cà di Malanca facendolo
diventare, attraverso diversi eventi ed iniziative realizzati con scarsissimi
fondi ma tanta volonta’ che hanno portato a Cà di Malanca i piu’ importanti
musicisti, attori e scrittori del paese, tra itanti segnaliamo i Modena City
Ramblers, Carlo Lucarelli e Maurizio Maggiani e Ivano Marescotti, un vero punto
di riferimento nazionale e della regione come Luogo della Memoria della
Resistenza. A tale proposito l’associazione Ponti di Memoria durante il
festival La città dei narratori (15-16 aprile Vizzolo Predabissi, auditorium),
per i 20 anni di attività incessante di valorizzazione di Ca’ di Malanca
assegnerà un riconoscimento a Giordano Sangiorgi partita proprio nel 1996 con
la compilation e il concerto Resistenza Italia che coinvolse 20 band indipendenti
da tutta Italia
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