VEN DEL GESSO IL PRIMO CICLOBREVETTO DELLA REGIONE DALL’ AUTODROMO AL MIC.
La piramide di Monte Mauro Vena del Gesso
(foto Claudio Galassini)
Un anello di 200 km in mountain bike tra le bellezze
dell'Appennino SARÀ il primo ciclo brevetto dell'Emilia Romagna: un anello georeferenziato
di 209 km che collegherà tra loro tutte le maggiori bellezze dell'appennino
faentino e imolese. Il progetto - dedicato agii appassionati di mountain bike,
ai cultori dell'Appennino e dei suoi prodotti - abbraccerà Imola, Faenza e i
comuni collinari e montani dei due territori. L'inaugurazione è prevista per
settembre, mentre i primi gruppi di ciclisti testeranno i vari tratti già da
giugno. La partenza e l'arrivo - benché si possa scegliere di prendere il via m
qualunque punto dell'anello - coincideranno con l'autodromo di Imola e il Mie. Qui
biker e cicloamatori potranno scaricare - su smartphone o navigatore - la
traccia del percorso, lungo il quale saranno - di cinque punti di controllo ÌD
cui convalidare la propria azione (come nell'orienteering, o digitalmente).
Giunti al termine, l'avvenuto completamento del percorso sarà confermato da un
attestato: probabilmente una ceramica o un prodotto tipico del territorio. IL
TEMPO di percorrenza potrà variare dai due giorni - per i biker più esperti -
fino ai cinque per chi decida di farsi distrarre da più «tentazioni» lungo il
percorso. I ciclisti convenzionati potranno infatti beneficiare di tariffe e
pacchetti dedicati in ristoranti, impianti termali, cantine e strutture ricettive.
«A differenza degli altri ciclobrevetti il giro per il mondo un target di
questo progetto non sono sola- mente i biker più allenati, ma an- che gli
amanti di wellness, arte ed IL PERCORSO Da Imola fino a Dozza, Castel del Rio,
Casola, il Carne e infine Faenza enogastronomia - sintetizza Erik Lanzoni,
direttore generale della tourism company If- Per venire incontro a tutte le
sensibilità metteremo a disposizione anche delle e-bike e un servizio di
trasporto bici, oltre che delle guide professionali». L'anello - che non necessiterà
di alcuna infrastruttura, fruttando sentieri strade già esistenti - da Imola
risalirà la collina fino a Dozza, per poi transitare a Fontanelice e Tossignano
da cui si raggiungeranno Monte Battaglia, Castel del Rio, Casola Valsenio,
Zattaglia, Ca' di Malanca e Fontana Moneta. Il ricongiungimento con la Vena del
Gesso avrà luogo sui sentieri che conducono al Carne, da cui si arriverà a
Faenza passando per Brisighella e Castel Raniero. «Puntiamo a partire con
qualche centinaio U primo anno, per poi aumentare progressivamente - spiega
Lanzoni -. A differenza dei ciclobrevetti delle Alpi sarà possibile percorrere
Fanello tutto Fanno». Filippo Donati
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