Ultimato in questi giorni
il posizionamento di 35 cartelli didattici lungo i quattro percorsi
escursionistici gestiti dal Club Alpino Italiano, che si sviluppano sul
territorio del Parco della Vena. Di questi l’Anello Carnè, l’area più
caratterizzata dall’emergenza gessosa con le interessanti erosioni “a candela”;
l’Anello di Monte Mauro, la vetta più elevata della Vena aggirata dal sentiero
che ne attraversa l’intero versante meridionale; Dolina a imbuto e chiesa di
Monte Mauro; il panoramico Anello di Riva San Biagio esteso verso la vallata
del Senio con la più imponente rupe del Parco tutelata come area di riserva
integrale, infine l’Anello di Monte Penzola, il più interessante dal punto di
vista geologico per gli anfiteatri calanchivi a nord della Vena.; I quattro
percorsi da percorrere a piedi, con i quattro cordoni gessosi delimitati dai
corsi d’acqua, sono tutti collegati tra loro in un unico tracciato che
congiunge le vallate del Santerno, del Senio, della Sintria e del Lamone,
mentre un quinto percorso collega l’intero sistema pedonale, consentendo
l’escursione da una parte all’altra della Vena. L’intervento per il
posizionamento dei pannelli (costo 25mila euro di
contributo regionale, cofinziato dalla Provincia di Ravenna) qualifica i diversi
sentieri offrendo ai visitatori le opportune informazioni che caratterizzano
l’aspetto geologico del sentiero coniugato al tema d’interesse dominante nel
punto in cui il cartello è posizionato. Le informazioni sui pannelli con testo
bilingue (italiano e inglese) sono state curate dal faentino Marco Sami che ha
seguito l’intero progetto per la parte scientifica. tratto da Le Nuvole di Margherita Rondinini
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