LA REGIONE EMILIA ROMAGNA ABOLISCE IL TESSERINO PER LA PESCA IN ACQUA DOLCE
Salvaguardia delle specie ittiche locali; abolizione del tesserino
ed esenzione dal pagamento della licenza per i minorenni, per chi ha più di 65
anni e per i disabili; un ruolo più forte anche di tipo gestionale per le
associazioni volontarie di pescatori. Sono alcuni dei punti qualificanti della
legge per la “tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la
disciplina della pesca, del’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque
interne” approvata oggi in Assemblea legislativa. “Con questo provvedimento
- ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni -
l’Emilia-Romagna si pone all'avanguardia per quanto riguarda la
salvaguardia delle specie ittiche autoctone dei nostri laghi e fiumi e, più in
generale, per la valorizzazione di un’attività quale la pesca che, se
correttamente esercitata, può svolgere un’importante funzione a difesa
dell’ambiente e per la valorizzazione di un territorio. Va in questa direzione
anche il ruolo più forte riconosciuto alle associazioni volontarie di pescatori
e la possibilità per i Comuni di istituire "zone speciali di pesca".
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del testo di
legge: l’associazionismo ittico, il relatore Roberto Garbi e tutti i
consiglieri regionali che, senza distinzione tra maggioranza e opposizione,
hanno fornito proposte utili ad arricchire il testo finale”.
Le novità della legge. Una tutela più forte delle
specie ittiche autoctone. Va in questo senso il divieto di immissione nei fiumi
e nei laghi di specie non locali che possono turbare l’habitat naturale e la
creazione di speciali bacini di stoccaggio per quelle specie particolarmente
invasive come il pesce siluro e il gambero della Lousiana. Per le specie
autoctone a rischio di estinzione, come nel caso delle rane, scatta il divieto
di pesca. Non solo: tra le novità della legge anche una forte semplificazione
burocratica per incentivare la pratica della pesca sportiva e ricreativa. Non
sarà dunque più richiesto il tesserino, ma basterà la ricevuta del versamento
annuale, che potrà essere fatto anche on-line. Per chi ha meno di 18 anni, più
di 65 anni e per le persone disabili inoltre l’esercizio della pesca sarà
gratuito.?
I Comuni inoltre potranno decidere di istituire
“Zone speciali di pesca” su non più del 40% delle acque pescabili dei singoli fiumi
per valorizzare anche turisticamente particolari aree del territorio regionale,
come quelle di montagna. Viene inoltre istituito un elenco regionale per i
pescatori professionali e chi esercita l’acquacoltura, mentre le associazioni
volontarie dei pescatori entreranno a far parte dei diversi organi consultivi e
ad esse gli enti locali potranno affidare anche compiti di tipo gestionale.
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