domenica 25 gennaio 2015

BIODIGESTORE HERA CAVIRO OPERAZIONE BOCCHE CUCITE APPLICATO IL METODO COLLINA



Apprendiamo dal Resto del Carlino che a fine della legislatura il Sindaco Malpezzi consegnerebbe lo sviluppo ed il futuro della città a Hera e Caviro in gran segreto. Anche quando in commissione III ed in Consiglio comunale si è parlato della variante di Via Convertite richiesta da Enomondo per un intervento dichiarato assolutamente innocuo ed anzi opportuno e ad impatto zero non si è mai accennato a progetti più grandi e diversi in fieri. C’è stata la volontà di tenere all’oscuro il Consiglio e la città per permettere a Caviro, che ha sempre sostenuto Malpezzi ed è uno dei suoi main sponsor essendo collegata strettamente alla banca BCC banca della quale Malpezzi è dipendente in aspettativa, ed Hera di realizzare un progetto che avrà un impatto ambientale rilevante e lo si è fatto in silenzio come fece l’ex assessore Collina, oggi Senatore, per l’affaire Gigacer. Sembra quindi una caratteristica dei renziani doc quella di non brillare per chiarezza e trasparenza delle informazioni e dialogo con la città.
Sulle opere di compensazione è evidente che tecnicamente non possono essere definite tali perché non c’è ancora l’impianto e neppure in Comune la documentazione per costruirlo ma sembra assai chiaro che c’è stato un momento di decisione e di confronto tra Malpezzi ed Enomondo, Caviro ed Hera, quindi sembrerebbe da quello che riporta il quotidiano che per compensare il danno ambientale verranno erogate cifre pari alle spese sostenute per le opere già eseguite e menzionate ed ulteriori cosette oppure ci saranno altre opere. Sta di fatto che il costo delle opere già sostenute o che si ipotizza si sosterranno sono ingenti e quindi è importante anche il danno ambientale che si calerà sulle spalle della città di Faenza e dei suoi cittadini. Avendo fatto tutto sottobanco fino al formale deposito dei documenti in Provincia siamo autorizzati anche a pensare che magari sottobanco si è anche già deciso chi movimenterà tutta quella “roba salutare” che bruceranno a Faenza e a noi viene in mente una ditta cittadina bacino di voti del PD che è in serie difficoltà economiche; così contenti tutti! Un po’ meno chi dovrà respirare l’aria faentina senza averci guadagnato niente. Sulla pista ciclabile di Via Canal Grande eravamo rimasti alle poco convincenti tesi dell’assessore Zivieri sulla sicurezza stradale, oggi invece alla luce delle nuove rivelazioni sembrerebbe un’operazione con interessi molto diversi e se così fosse sarebbe un’operazione veramente ipocrita e mistificatoria che dimostrerebbe il poco interesse dell’amministrazione per i cittadini tanto da raccontare impunemente delle favole.
Ricordiamo infine che già nel 2004 i cittadini faentini hanno protestato veementemente, presentando 7000 firme, contro la realizzazione di un termovalorizzatore da parte di Energica sempre società di Hera e Caviro. Oggi ripropongono un biodigestore ma la situazione ambientale di Faenza è tale da non essere opportuno la costruzione di un grande impianto inoltre nel raggio di pochi chilometri a Russi dovrebbe essere costruito un altro Biodigestore di grandi dimensioni. Essendo carnevale, ma non il primo di aprile, speriamo ardentemente in uno scherzo! Raffaella Ridolfi

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