lunedì 30 novembre 2015

“MODELLO HELSINKI” ANCORA ATTUALE PER UNA PACE “NON A PEZZI”. A VILLA NAZARETH NE PARLANO PRODI E PAROLIN, RICORDO E OMAGGIO DELL’IMPEGNO DEL CARDINALE ACHILLE SILVESTRINI


27 novembre 2015   di Giuseppe Viscome. -  Rievocare gli snodi cruciali della Conferenza di Helsinki del 1975 e attualizzarne il messaggio di pace e sicurezza in un mondo in cui sembra combattersi, come ripete spesso Papa Francesco, una guerra mondiale “a pezzi”. Sono i temi che hanno attraversato la due giorni del convegno “Il governo di un mondo multipolare”, tenutosi venerdì 20 e sabato 21 novembre a Roma, a Villa Nazareth, per ricordare il 40° anniversario della storica Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi.
La Conferenza di Helsinki costituì un momento di alto confronto internazionale, a cui – per la prima volta dal Congresso di Vienna del 1815 – prese parte anche la Santa Sede, che offrì, soprattutto attraverso monsignor Agostino Casaroli e monsignor Achille Silvestrini, un fondamentale contributo diplomatico e culturale sui diritti dell’uomo e sulla libertà religiosa. E proprio a Silvestrini ha voluto significativamente rendere omaggio il cardinal Parolin. “Il Cardinale – “Don Achille” per noi di Villa Nazareth – è stato uno degli operai della prima ora di quella svolta epocale, sintetizzando così quegli anni di lavorio, di incontri, di negoziato e di risultati diplomatici rilevanti: «Helsinki è stata un’intuizione di grande significato»”.
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