domenica 21 febbraio 2016

ROCCA, SI CAMBIA ANCORA: NUOVO MUSEO, IN CONTRASTO CON GLI OBIETTIVI DEL 2009!


Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Errani, il presidente della Provincia di Ravenna Giangrandi, il sindaco di Brisighella Sangiorgi il giorno 27 marzo 2009 inaugurarono in “pompa magna” i lavori di completamento della Rocca e un nuovo allestimento che non comprendeva più il Museo della Civiltà Contadina ma per valorizzare solo gli ambienti, senza alcun’attrezzatura e con cinque punti d’ascolto vocali denominati “pietre parlanti e valorizzare la rocca Medioevale. Le pietre parlanti, toccando un tasto inserito nel muro narrano la storia della Rocca personaggi e avventure con numerosi errori storici. L’avventura è durata solo sei anni, si cambia di nuovo, tanto paga “pantalone” altri 50mila euro tramite il Parco della Vena del Gesso. Qualche esperto e/o studioso si trova sempre per giustificare i cambiamenti. Ad oggi nella promozione italiana nella Rocca risulta ancora il Museo della civiltà Contadina

IL NUOVO ALLESTIMENTO COSTA 50MILA EURO! NON SI POTEVA LASCIARE IL MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINI CHE PORTAVA 30MILA VISITATORI. QUALI I MOTIVI DI UN’ULTERIORE CAMBIAMENTO

Tratto dal “Il Piccolo” Nel calendario eventi del Borgo si conferma in Rocca un tempo dedicato anche quest'anno al Medioevo e il fortilizio si prepara con una nuova veste a un weekend lungo di memoria di un passato medioevale del nostro territorio che a giugno ospita anche il primo Trofeo Manfredo, premio di singolar tenzone con le migliori compagnie d'arme ospiti all'evento che si cimentano in duelli e non solo al ritmo incalzante dei Tamburi Medioevali di Brisighella. Da domenica scorsa alcuni ambienti della Rocca veneziana si sono arricchiti con arredi curati per l'aspetto storico da I Difensori della Rocca e realizzati dall'artista falegname Davide Righini, associato al gruppo di rievocazione storica di armati, figuranti e artigiani che  dal 2001 in collaborazione con gruppi specializzati (arcieri, balestrieri, artigiani degli antichi mestieri e musicanti), ricreano ambienti e situazioni storiche per divulgare la cultura medioevale e renderla accessibile a tutti. In preparazione all'evento medievale (2, 3, 4 e 5 giugno) l'offerta in Rocca di uno spaccato quanto più fedele in termini di attendamenti, costumi e armature si completa con gli arredi della camera domestica del castellano e la cucina. L'impatto visivo dell'allestimento scenico offre mobilio scarso e pesante tipico del periodo compreso tra il 1370 e il 1420: nel soggiorno spesso anche ingresso e cucina, si trovano oltre al focolare un tavolo dove si preparavano le vivande e si mangiava; la madia in cui si conservavano vari tipi di pentole e utensili; alcune panche. Nella camera da letto si hanno una cassapanca per i vestiti, la biancheria e le pergamene di casa e un letto di grandi dimensioni (era dotato di un pagliericcio e cuscini di piume, in cui dormivano più persone, mancando totalmente uno spazio differenziato). E IO PAGO!!!!

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