Una nuova legge sul
turismo in grado di promuovere al meglio il territorio. Anzi i territori, dato
che in Emilia-Romagna convivono realtà molto diverse tra loro, capaci di
intercettare gusti differenti e i più disparati tipi di vacanza. La riforma
dell’organizzazione turistica regionale è, al momento, ancora una proposta di
legge. Dopo il varo da parte della Giunta, e il parere ricevuto dal Consiglio
delle autonomie locali (Cal), il testo è ora pronto per la discussione in
Assemblea legislativa. Tra gli spunti più interessanti c’è proprio il passaggio dalla valorizzazione del prodotto
a quella dei diversi territori: “L’Emilia-Romagna non è un
monolite – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – ed è bene riconoscere, come
ha fatto l’assessore al Turismo Corsini, che le peculiarità emiliane sono una
cosa, quelle della città metropolitana un’altra e poi c’è la Romagna, un mix
unico che spazia dalle spiagge alle colline passando per le città d’arte. Aree
diverse che comprendono tante diverse eccellenze, ma da valorizzare
nell’insieme. Per questo le strategie di sviluppo, da concertare con privati ed
enti locali, seguiranno il modello dell’Area vasta, intesa come destinazione turistica”. Il
testo della legge, che prenderà il posto di quella del 1998, vuole ridefinire
le attività della Regione e le funzioni conferite agli enti locali. Il mercato,
infatti, è assai cambiato negli anni e gli strumenti di valorizzazione devono
cambiare per intercettare al meglio i gusti e gli interessi dei turisti di
oggi, sempre più intenzionati a vivere una ‘esperienza di vita’ nel luogo
scelto per la vacanza.
La programmazione
generale, e il coordinamento delle attività e iniziative per il turismo,
resterà in capo alla Regione. Confermato anche il ruolo dell’Apt, l’Azienda
regionale di promozione turistica, nella promo-commercializzazione, con in
aggiunta nuove funzioni di coordinamento su progetti o prodotti di particolare
rilevanza. I soggetti pubblici e quelli privati si confronteranno all’interno
di una Cabina di regia, alla quale prenderà parte anche l’assessorato ai
trasporti: “Una presenza non secondaria – rileva Rontini, che è presidente
della Commissione Trasporti
– dato che abbiamo bisogno di infrastrutture in grado di far arrivare
agevolmente i turisti per poi spostarli sul territorio nel modo più veloce e
comodo possibile”. “Nel corso del 2015 – conclude la consigliera Rontini –
l’Emilia-Romagna ha registrato un
milione e mezzo di presenze turistiche in più. Questa nuova legge pone
delle basi solide sulle quali far continuare il trend positivo, con l’obiettivo
di far sì che il turismo arrivi a pesare a doppia cifra sul Pil regionale”
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