martedì 28 maggio 2013

MA CHE SUCCEDE???



All'improvviso mi accorgo che c'è qualcosa di irreale, la bellissima piazza Carducci al calar della sera è spenta, senza la luna, le tenebre lentamente la divorano, un solo faretto superstite sperduto in un angolo, sembra una flebile candela nel deserto.. Ma che succede? Guardo a sinistra.. intravedo la lugubre sagoma di ciò che fu l'antico fiore all'occhiello del paese, ora simbolo di una prosperità perduta.... Gigiolè...... li........ come la carcassa di un...a Rolls Royce arrugginita e abbandonata è come si vergognasse di apparire, pur nella sua monumentale compostezza. Adesso guardo a destra, maestosa appare dall'alto della sua imponenza la Collegiata di S.Michele... le porte in bronzo spiccano ossidate, ma forti, dalla facciata che, come la lebbra, ha ampi squarci di intonaco assente, e da piccoli calcinacci che si emergono in terra. Alzo lo sguardo e con sgomento registro pezzi mancanti, punte e cornicioni disgregati, d'istinto faccio un passo indietro, è certo il pericolo. Ma che succede?... non capisco... forse è un brutto sogno, ma purtroppo non è cosi... mi giro a trecentosessanta gradi e a quel punto ringrazio il bar Aurora che con i suoi lanternini accesi, davvero è l'unica aurora della piazza moribonda. Alle porte del paese è annunciato a caratteri cubitali, per chi viene in visita, che è arrivato in uno tra i più bei borghi medioevali d'Italia... come una bella tenda davanti a una finestra pericolante, è una verità che vuole nascondere, ma non ci riesce ai miei occhi così mi sento in imbarazzo perchè la cecità allora è totale.. Tutto va bene allora, feste e sagre portano allegria, la gente corre a riempir le vie sapientemente chiuse la domenica.. questo basta a tutti per non vedere oltre, ma il mio cuore vorrebbe togliere tutta questa ipocrisia, ho rabbia perchè neppure conta lo sparir inesorabile e progressivo di negozi e attività. Quella piazza non è più bellissima, tutt'altro... ora capisco che quei faretti spenti hanno un anima, il pudore di non illuminare più la malinconica tristezza di una Brisighella che ogni giorno che passa è sempre più morente... Dio mio... sta succedendo! tratto da Facebook Della Verità

1 commento:

  1. Completo il mio articolo (che pubblicai su Facebook il 19 aprile ma ancora attuale) riportato qui sopra perchè troncato non ha molto significato.. l'amarezza di un cittadino va pubblicata per intero...

    MA CHE SUCCEDE??
    All'improvviso mi accorgo che c'è qualcosa di irreale, la bellissima piazza Carducci al calar della sera è spenta, senza la luna, le tenebre lentamente la divorano, un solo faretto superstite sperduto in un angolo, sembra una flebile candela nel deserto.. Ma che succede? Guardo a sinistra.. intravedo la lugubre sagoma di ciò che fu l'antico fiore all'occhiello del paese, ora simbolo di una prosperità perduta.... Gigiolè...... li........ come la carcassa di una Rolls Royce arrugginita e abbandonata è come si vergognasse di apparire, pur nella sua monumentale compostezza. Adesso guardo a destra, maestosa appare dall'alto della sua imponenza la Collegiata di S.Michele... le porte in bronzo spiccano ossidate, ma forti, dalla facciata che, come la lebbra, ha ampi squarci di intonaco assente, e da piccoli calcinacci che si emergono in terra. Alzo lo sguardo e con sgomento registro pezzi mancanti, punte e cornicioni disgregati, d'istinto faccio un passo indietro, è certo il pericolo. Ma che succede?... non capisco... forse è un brutto sogno, ma purtroppo non è cosi... mi giro a trecentosessanta gradi e a quel punto ringrazio il bar Aurora che con i suoi lanternini accesi, davvero è l'unica aurora della piazza moribonda. Alle porte del paese è annunciato a caratteri cubitali, per chi viene in visita, che è arrivato in uno tra i più bei borghi medioevali d'Italia... come una bella tenda davanti a una finestra pericolante, è una verità che vuole nascondere, ma non ci riesce ai miei occhi.... così mi sento in imbarazzo perchè la cecità allora è totale.. Tutto va bene allora, feste e sagre portano allegria, la gente corre a riempir le vie sapientemente chiuse la domenica.. questo basta a tutti per non vedere oltre, ma il mio cuore vorrebbe togliere tutta questa ipocrisia, ho rabbia perchè neppure conta lo sparir inesorabile e progressivo di negozi e attività. Quella piazza non è più bellissima, tutt'altro... ora capisco che quei faretti spenti hanno un anima, il pudore di non illuminare più la malinconica tristezza di una Brisighella che ogni giorno che passa è sempre più morente... Dio mio... sta succedendo!
    Mauro Dalla Verità

    RispondiElimina