di Luigi Scardovi Ravenna,
27 febbraio 2014 - Nella mattinata di ieri 26 febbraio è stato finalmente
possibile rimuovere
e far brillare
le tre
bombe di aereo del peso di circa 100 chili ciascuna, rinvenute nei primi
giorni del mese scorso sulla sponda destra del fiume Reno, alle porte di Lavezzola e ad un paio di centinaia
di metri dal ponte della Bastia. Si tratta di ordigni di fabbricazione
italiana, residuati della seconda guerra mondiale. A segnalare, ad inizio anno,
la loro presenza ai carabinieri della stazione di Lavezzola, era stata una persona
che stava effettuando lavori di sistemazione del terreno nei pressi dell’argine
del corso d’acqua che segna il confine tra la nostra provincia e quella di
Ferrara. La complessa operazione, iniziata ieri mattina, è stata messa in campo
dagli Artificieri Paracadutisti dell'8 Reggimento Genio Guastatori della
Folgore di Legnago, unitamente alla Protezione Civile della Bassa Romagna, alla
Croce Rossa Italiana di Lugo e al personale della Stazione Carabinieri di
Lavezzola. Non è però stato possibile far brillare i tre ordigni sul posto a
causa del loro elevato potenziale distruttivo e dell’assenza nella zona di un
sito idoneo. Per questi motivi gli artificieri hanno deciso di eseguire
l'operazione in
una cava di sabbia, vicino a Marzeno, nei pressi di Brisighella.Complessivamente hanno
partecipato 17 persone, tra artificieri, carabinieri, operatori della
protezione civile, personale sanitario Cri e operai. Alle 12.45 un gran boato
ha sancito la chiusura delle operazioni.
Nessun commento:
Posta un commento