"Un addetto
dell’Amministrazione comunale è stato fotografato mentre stava spandendo, tra
l’altro privo di protezione individuale, un pericoloso diserbante, mettendo a
rischio gli ignari passanti di Via Cova. La normativa prescrive che nella zona
trattata sia precluso l’accesso alle persone per almeno 48 ore". "Sconcerta
– dice il presidente di WWF Faenza, Giorgio Tramonti – la volontà espressa in
più occasioni dall’Amministrazione comunale di Brisighella di sostituire lo
“sfalcio” dell'erba: nei viali, nei parchi, nelle zone antistanti le scuole
elementari e la scuola materna o nelle via cittadine, attraverso l'uso di
diserbanti. Stupisce l’inosservanza del Dirigente Lavori Pubblici di un decreto
del Ministero dell’Ambiente del 22 gennaio 2014 che vieta espressamente l’uso
dei diserbanti in luoghi non preclusi al pubblico, come testimonia un filmato. Oltre
alla scarsa sensibilità dimostrata nel voler gestire le operazioni di
manutenzione dei luoghi frequentati con prodotti chimici, e al valore
profondamente diseducativo e poco rispettoso della salute dei cittadini e
dell'ambiente, ciò che preoccupa è la scarsa considerazione sulle
concentrazioni di prodotti, come il Roundup – prodotto erbicida disseccante a
base di Glifosade. Una ricerca scientifica ha stabilito essere biodegradabile
solo in piccole percentuali, e lo annovera tra gli inquinanti più abbondanti
nelle acque superficiali, è pericoloso per l'uomo, è causa di cancro,
malformazioni neonatali, squilibri ormonali e malattie neurologiche quali il
Parkinson.
Il Glifosade è
riconosciuto dalla stessa azienda produttrice che l’ha brevettato letale per
molte forme di vita. Inoltre arreca gravi danni alla vegetazione e provoca la
scomparsa locale di alcune specie di insetti utili al mantenimento della
biodiversità, gravissimi danni diretti e indiretti alla fauna minore quali
coleotteri e anfibi e agli uccelli e mammiferi che si nutrono di insetti. In
base a queste considerazioni “si ritiene urgente che il Sindaco vieti, in
qualità di garante dei diritti inviolabili alla salute dei cittadini e alla
salvaguardia dell'ambiente, ogni impiego di diserbanti sul territorio, in
applicazione del Principio di Precauzione europeo che prescrive di ridurre i
rischi di effetti negativi per l'ambiente e per la salute degli esseri umani,
degli animali e delle piante.
Mi auguro che altri
comuni si aggiungano a quelli che si sono già attivati sul proprio territorio,
per salvaguardare i cittadini e l'ambiente da queste pratiche deprecabili
imposte troppo spesso da pubblici amministratori, privi di cultura ambientale,
che antepongono un ipotetico tornaconto economico alla salvaguardia della
salute pubblica".
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