Italy Food 2 26 settembre 2014 - Alla fine di ottobre un doppio appuntamento
per degustare Mora Romagnola, Agnellone e Castrato QC. Mora Romagnola,
Agnellone e Castrato saranno i protagonisti di due eventi golosi in programma a
Brisighella (Ra) sul finire del mese di ottobre. Alla Mora Romagnola, pregiato
suino nero autoctono di questo spicchio di regione che solo pochi anni fa
rischiava l’estinzione, è dedicata la “Sagra della porchetta di Mora romagnola
e Fiera delle biodiversità”, in programma tutta la giornata di domenica 19
ottobre. Qui sarà possibile degustare i pregiati salumi e le saporite carni di
Mora e fare acquisti nel mercatino dei prodotti tipici. Domenica 26 ottobre, le
carni e i prodotti che si potranno assaporare saranno quelli dell’Agnellone e
del Castrato QC cui è dedicata una propria sagra. Il programma della sagra
prevede: dalle ore 9 l’esposizione di ovini e caprini e dalle ore 10 l’apertura
della mostra-mercato dei prodotti tipici e dell’artigianato locale. Alle ore
11.30 si aprirà lo stand gastronomico dove sarà possibile degustare prelibate
pietanze e grigliate con le carni di agnellone e di castrato. Nel pomeriggio
prenderà il via un ricco programma con intrattenimenti musicali e culturali. Mora
Romagnola 335.000 “suini neri” popolavano agli inizi del ‘900 le valli e le
colline dell’Appennino romagnolo. Solo nel 1942, a Faenza, un convegno di
zootecnici ne definì con precisione i caratteri di razza e ne codificò la
denominazione: Mora Romagnola. Maiale antico, di diretta derivazione dal
progenitore di molti maiali europei, il sus celticus, che arrivò da queste
parti con le invasioni barbariche nel IV e V secolo d.C adattandosi
perfettamente ai nostri habitat, per secoli ha rappresentato un fondamento
dell’economia agricola rurale. Basti pensare che le dimensioni dei boschi si
misuravano con il
numero di
suini che erano in grado di nutrire. Nel secondo ‘900 condizioni
socio-economiche e soprattutto nuove domande produttive, contestualmente alla
progressiva intensificazione dell’allevamento suino, portarono a un crescente e
continuo calo della popolazione di Mora Romagnola.
Nel 1949 se
ne contavano 22.000 capi, per lo più concentrati nell’area del comprensorio
dell’Appennino faentino, ove resistevano in quanto utilizzate per ottenere
quello splendido incrocio da carne che per molti anni fu il “Fumato di
Romagna”. Purtroppo la richiesta di carni sempre più magre e di razze sempre
più precoci portò la Mora Romagnola all’oblio e quasi alla sua estinzione. Agli
inizi degli anni ’70 se ne sentiva molto raramente parlare in sperduti
allevamenti dell’appennino faentino dove rappresentava, per romantici
allevatori, quasi una reliquia del tempo che fu. Comunque il fascino di questa
razza e il ricordo della gran qualità e gusto degli insaccati da essa ricavati
non cessò mai di battere nel cuore degli uomini di Romagna. Uno di questi,
Mario Lazzari di Faenza, all’alba degli anni ’80 si mise in testa di recuperare
questa razza e quindi iniziò con passione la ricerca degli ultimi esemplari
sperduti. Oggi, grazie a lui, all’APA di Ravenna, al Copaf e agli altri
allevatori che hanno saputo apprezzare il valore delle carni e la sua ragione
di vita nel contesto territoriale e culturale, la Mora Romagnola è salva e
comincia ad essere conosciuta e diffusa.
Agnellone e Castrato QC Le
carni a Qualità Controllata (QC) sono ottenute da agnelloni e castrati prodotti
tipici della tradizione contadina locale che oggi sono allevati secondo un
Disciplinare di Produzione con regole ben precise. Per quanto riguarda
l’agnellone, gli animali devono avere un’età compresa tra i 70 e i 180 giorni
con peso vivo tra i 25 e i 50 kg. Le carni devono avere un colore rosa o rosa
scuro. Il colore del grasso deve essere bianco o bianco crema senza tendere al
giallo. Il castrato, invece, ha un’età di macellazione compresa tra i 5 e i 12
mesi di vita, con il peso vivo compreso tra i 40 e i 100 kg. Le carni devono
avere un colore rosa scuro, senza colorazioni anomale. Anche in questo caso il
colore del grasso deve essere bianco o bianco crema senza tendere al giallo.
La Regione Emilia-Romagna ha coniato il marchio QC a favore dei prodotti agroalimentari ottenuti nel territorio regionale con le tecniche di produzione integrata, rispettose della salute e dell’ambiente. I prodotti contrassegnati col marchio Qualità Controllata garantiscono il consumatore perché adeguati controlli assicurano il rispetto di standard di qualità definiti da appositi disciplinari di produzione. La garanzia, in questo caso, si estende anche alla fase successiva e all’allevamento, cioè alle operazioni di conservazione e trasformazione della materia prima. I prodotti QC sono: frutta fresca e conservata, verdura fresca e conservata, cereali (farina e pane), vino, olio, miele, oltre alle carni.
http://www.italyfood24.it/24/21133/sapori-antichi-e-prodotti-di-qualita-imbandiscono-le-tavole-di-brisighella/
La Regione Emilia-Romagna ha coniato il marchio QC a favore dei prodotti agroalimentari ottenuti nel territorio regionale con le tecniche di produzione integrata, rispettose della salute e dell’ambiente. I prodotti contrassegnati col marchio Qualità Controllata garantiscono il consumatore perché adeguati controlli assicurano il rispetto di standard di qualità definiti da appositi disciplinari di produzione. La garanzia, in questo caso, si estende anche alla fase successiva e all’allevamento, cioè alle operazioni di conservazione e trasformazione della materia prima. I prodotti QC sono: frutta fresca e conservata, verdura fresca e conservata, cereali (farina e pane), vino, olio, miele, oltre alle carni.
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