L’annata 2015 passerà alla
storia come una delle migliori per la qualità dell’olio Dop Brisighella. Le
intense piogge primaverili che hanno riempito le falde acquifere hanno infatti
consentito agli uliveti secolari delle colline brisighellesi di non soffrire la
siccità estiva e, nonostante un lieve anticipo di maturazione (ormai costante
da diversi anni), è da registrarsi la più che positiva scomparsa della
famigerata mosca olearia. «L’evento, inaspettato ma lungamente auspicato -
commenta Sergio Spada,
presidente di CAB -, è da attribuirsi soprattutto all’andamento
climatico particolarmente torrido dei mesi di luglio e agosto che ha
completamente “sterminato” la
mosca olearia, tanto che la quasi totalità degli olivicoltori
brisighellesi non ha effettuato alcun trattamento insetticida». In questo
contesto la cooperativa CAB, sebbene abbia terminato le scorte di olio del
2014, non anticiperà l’apertura del frantoio convinta che, prosegue Spada «una
raccolta troppo precoce delle olive, non permetta all’olio di esprimere gli
aromi ed i profumi caratteristici delle singole varietà». Dal punto di vista produttivo inoltre,
l’annata 2015 presenta buone quantità per tutte le principali cultivar
autoctone. Capitolo a parte merita il vino,
protagonista di “un’ottima annata” sia per l’albana che per il sangiovese della
vena dei gessi brisighellesi. «Dopo la prima raccolta e le primissime
vinificazioni possiamo sin da ora sperare in una delle migliori annate degli
ultimi 10 anni - commenta Spada, -. Il tempo stabile che si è prolungato per
quasi tutto il mese di settembre ha consentito un’ottimale maturazione delle
uve: un punto di partenza perfetto per ottenere vini di grande carattere». Annata
ideale anche per la produzione del passito
ottenuto da uva albana raccolta in cassettine e poi fatto “essiccare” in serra
fredda in modo che siano sole e vento ad asciugare in maniera ottimale gli
acini.
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