BRISIGHELLA - Voleva entrare di notte nel bar "Mai Tai", in via Maglioni
8 a Brisighella, non per farsi un caffè ma per rubare soldi dalla cassa ed
eventuali oggetti di valore. Forse a corto di idee migliori ha pensato di
crearsi un varco prendendo a sassate la vetrina, usando allo scopo una grossa
pietra ornamentale prelevata dal giardino adiacente. Qualcuno però
nonostante l'ora e il buio lo ha notato telefonando subito ai carabinieri che,
giunti sul posto, hanno arrestato un 19enne marocchino residente a Brisighella,
B.Y., già noto alle forze dell'ordine . I fatti si sono svolti nella notte tra
martedì e mercoledì, mentre i carabinieri della stazione di Solarolo - quelli
che hanno catturato l'africano - stavano partecipando ad un servizio
straordinario di controllo del territorio messo in atto dalla Compagnia di
Faenza per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione. I militari sono
arrivati in zona assieme ai colleghi di Brisighella in seguito alla
segnalazione dalla Centrale di un tentato furto nella chiesa dell'Osservanza; durante il sopralluogo
è però giunta un'altra telefonata che indicava il furto in atto al bar 'Mai
Tai', con la descrizione di un giovane extracomunitario. I militari solarolesi
sono stati i primi a giungere sul posto ma nel frattempo il ladro si era
dileguato. Tuttavia hanno continuato a cercare nei dintorni finchè,
grazie anche alla precisa descrizione resa da un testimone, hanno individuato,
rincorso e bloccato il malvivente che li ha insultati pesantemente e, nel
momento di salire sulla 'gazzella', ha reagito con violenza. Anche in caserma
il 19enne si è scagliato contro un carabiniere che lo ha immobilizzato
procurandosi una contusione a una mano per un colpo ricevuto.
Il giovane marocchino
è stato arrestato con l'accusa di tentato furto aggravato e resistenza,
oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Il pm Angela Scorza della procura di
ravenna stamani in Tribunale ha sostenuto l'accusa durante l'udienza presieduta
dal giudice Galanti; dopo la convalida, B.Y., difeso dall'avv. Nicola Laghi,
processato per direttissima ha patteggiato una pena di 8 mesi di reclusione,ma è stato rimesso in libertà con la
condizionale. Ieri sera nella zona di piazza
don Minzoni numerosi scassi per entrare nelle abitazioni con notevoli danni ai
proprietari come nei giorni precedenti nel convento della Chiesa
dell’Osservanza
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