lunedì 4 aprile 2016

MATTIA MORENI. DIPINTI 1934 - 1999


PINACOTECA DI BRERA Via Brera, 28 20121 Milano

Presentazione del Catalogo ragionato delle opere dell’artista. A cura di Enrico Crispolti.
La G.A.M. Archivio Moreni presenta il Catalogo ragionato dei dipinti di Mattia Moreni, 1934 -1999 edito da Silvana Editoriale Intervengono e presentano: Prof. Enrico Crispolti Prof. Flaminio Gualdoni, Arch. Antonella Ranaldi. Alla Sala della Passione della Pinacoteca di Brera presentazione del volume di Enrico Crispolti "Mattia Moreni. Catalogo ragionato dei dipinti 1934-1999"
Venerdì 8 aprile alle ore 18.00, nella Sala della Passione della Pinacoteca di Brera, sarà presentato il volume di Enrico Crispolti, Mattia Moreni. Catalogo ragionato dei dipinti 1934-1999, appena pubblicato da Silvana Editoriale, Milano, e promosso da G.A.M. Archivio Mattia Moreni, con il coordinamento generale di Franco, Roberta e Alessia Calarota, assieme a Poupy Prath Moreni e a Silvia Loddo, che ne hanno redatte le schede, in collaborazione con l’Archivio Crispolti. Volume di 888 pagine, introdotto da un ampio saggio storico-critico di Crispolti, sulla vicenda creativa di Moreni pittore, corredato da una rassegna della critica moreniana, di Davide Caroli, articolata in 8 capitoli storico-tematici e corredato da un’ampia antologia di testi di "poetica" moreniani e di critica sulla pittura di Moreni (da Tapié a Restany, da Arcangeli a Barilli, fra i numerosi), e ampi apparati biobibliografici.
Ricostruita interamente la vicenda creativa di uno dei maggiori esponenti della pittura europea della seconda metà del XX secolo, protagonista dell’Informale e poi del Neoespressionismo. Attraverso un approfondito inquadramento storico-critico, supportato da un’ampia antologia di testi suoi, di "poetica", e di critica, il volume offre la prima catalogazione "ragionata" dei dipinti d’un protagonista dell’arte europea nella seconda metà del XX secolo, quale e stato Mattia Moreni (1920-1999), ricostruendo i diversi momenti della sua ricerca reiteratamente confidente nelle possibilità comunicative del "mezzo" pittorico, in modi di forte impressività iconica, lungo oltre mezzo secolo. Dalle prime esperienze fra postcubismo e astrazione "macchinistica" alla protagonistica sua grande stagione "informale", e oltre, da un vigoroso "neoespressionismo", e provocatori "autoritratti", a un partecipato "regressivo della specie" (fisiologico quantoimmaginativo), e fino al popolatissimo repertorio, "fumettato", di insidiati residuali "umanoidi". Sono i documenti di un’avventura immaginativa fortemente emotiva, monitoria verso un comune tuttora incombente destino di collettiva mutazione regressiva genetica e mentale.

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