giovedì 18 agosto 2016

FUSIONI FRA I COMUNI: GIUSTE RIFLESSIONI DEL SINDACO DI CASOLA


CASOLA VALSENIO. «Allo stato attuale e con le condizioni esistenti oggi quella della fusione amministrativa tra comuni non è una priorità in agenda a Casola Valsenio. Chiaro che quello che sta succedendo a valle, precisamente a Castel Bolognese e Solarolo, ci interessa e ci incuriosisee. Vediamo cosa emerge dal documento di fattibilità che si sta preparando». Non si sbilancia o lascia trasparire particolari intenzioni 11 primo cittadino di Casola Valsenio, Nicola Iseppi, a proposito delle ventilate fusioni di cui tanto si sta parlando in queste settimane. Un argomento politico, ma non solo, che è tanto d'attualità quanto spinoso. Campanili e difesa delle proprie identità storiche, amministrative, economiche e socio-culturali non sono di certo messe in discussione da un 'eventuale fustone fra le diverse realtà. «Non è questo il motivo che ci porta a non prendere in considerazione questo progetto - aggiunge Iseppi -. Penso che oggi non ci siano ancora le condizioni complessive ma non vuoi certo dire che non ci saranno mai». Cioè Casola non è detto che continuerà a "correre da sola", ma allo stesso tempo non sembra avere nemmeno così tanta fretta di creare tandem con realtà vicine. «Sappiamo che di risorse la Regione su questo capitolo ne sta mettendo tante. Però non deve essere questo l'unico motivo stimolatore di passaggi così importanti. Per quanto riguarda Castel Bolognese e Solarolo - spiega il sindaco appaiono evidenti le similitudini e le vicinanze. Il documento credo le porterà ulteriormente alla luce. Un passaggio di fusione mi sembra quindi non una cosa così staaordmaria o fuori dagli schemi politico-amministativi per i territori».  Se mai fusione dovrà esserci, anche per Casola Valsenio Iseppi ipotizza alcuni scenari. «Per conformità credo che Casola Valsenio possa guardare alla vicina Riolo Terme. E sicuramente la strada più facile e semplice. Ma guardiamo oltre la dimensìone territoriale e di vallata anche con Brisighella (basti pensare all'esperienza della Comunita montana deU'Appennino faentino prima e all'Unione della Romagna faentina oggi, una fusione potrebbe essere presa in considerazione. Sono ipotesi che lancio ora - tiene a sottolineare il primo cittadino - ma non ci sono ragionamenti operativi in essere. Stiama a guardare cosa succede nella bassa valle del Senio». Intanto l'approcciò amministrativo, ad avviso del sindaco casolano, «deve proseguire con determinazione nell'Unione. Entro un paio di anni tutti i servizi funzioni saranno in capo a questo ente di secondo livello. Uno strumento che dovrà e potrà fare bene all'intero territorio e che non è non sarà in discussione nel futuro nemmeno con fusioni in atto o realizzate», (r.i.)

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