Nonostante il parere favorevole della Commissione
Regionale per il Paesaggio alla proposta di tutela avanzata dalla
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e nonostante la
delibera del Consiglio dei Ministri del 12 luglio che nega
"l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto eolico nel Comune di
Brisighella" la querelle sull'eolico a Monteromano è ben lontana
dall'essere giunta al capolinea. Interviente infatti il Gruppo
Astrofili Antares, che gestisce l'Osservatorio di Monteromano, per
puntualizzare quelle che definisce "alcune verità che spesso vengono
ignorate, se non travisate". "La
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici è un ente con svariate
competenze, tra cui quella di tutela del paesaggio, competenza svolta in piena
autonomia" - spiega il Prof. Angelo Venturelli, Presidente
pro-tempore del Gruppo Astrofili Antares, Osservatorio Astronomico di Monte
Romano. - Accusare la Soprintendenza di porre vincoli strumentali 'alla sola limitazione di impianti eolici
solo perché non graditi ai gestori dell'Osservatorio', come sembra
sostenere il Sindaco di Brisighella Missiroli in un recente articolo, suona
come un'offesa all'importante lavoro che la Soprintendenza stessa svolge
quotidianamente". "I vincoli paesaggistici sono ben noti e definiti
da tempo ; prosegue Venturelli - includono, tra i vari, una strada panoramica
riconosciuta dalla Regione, un geosito e la contiguità alle aree protette di
Natura 2000. L'installazione di svariate pale, con altezze comprese tra 15, 42 e 75 metri, rappresenterebbe uno
sfregio irreparabile ad un patrimonio paesaggistico unico sul versante
ravennate del crinale tosco-romagnolo.
Stupisce vedere come l'attuale amministrazione comunale di Brisighella caldeggi
progetti eolici privati, che perseguono quindi privati interessi, non
considerando i numerosi vincoli già presenti in quella zona".
"Tanto più che il vincolo proposto dalla Soprintendenza è ben lontano dal
voler deprimere le attività produttive della zona, anzi il contrario. Nega
solamente la possibilità di stendere filari di silicio tra i paesaggi incantati
e di erigere torri alte decine di metri che con il loro sordo rumore faranno
fuggire via la fauna locale, come già successo a Casoni di Romagna,
nella valle del Sillaro. In ogni caso basta leggere il documento così come è
scritto in quanto non ha alcuna necessità di essere interpretato per essere
compreso. L'Associazione Antares crede che il nostro bene più prezioso, il
paesaggio, sia più importante delle speculazioni
private di alcuni imprenditori che vedono il guadagno facile grazie agli
incentivi pubblici. L'Associazione Antares cerca solo di tutelare la
propria attività didattica, di divulgazione e di ricerca che svolge da oltre 15 anni presso l'Osservatorio,
una struttura unica nella Provincia e sostenuta nel recente passato dalla
stessa amministrazione comunale. Ben lungi dall'essere un 'oggetto estraneo al
contesto rurale e al paesaggio', per usare le parole del Sindaco,
l'Osservatorio Astronomico di Monteromano ogni anno ospita alcune migliaia di
visitatori, che salgono lassù per godere della pace e della bellezza del luogo,
nella contemplazione di un cielo ormai dimenticato in pianura. A dimostrazione,
questo, di quanto la struttura sia integrata e in sintonia con la realtà in cui
si trova". Conclude Venturelli:
"Ripagati dai continui
apprezzamenti sull'attività dell'Associazione, siamo anche consapevoli che la
presenza dell'Osservatorio sia uno stimolo non trascurabile allo sviluppo della
zona, in stretto legame con la valorizzazione del territorio, del paesaggio e
delle piccole economie locali".
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