a cura di Ennio Melandri: LA NASCITA DELLA NOSTRA CIVILTA’
ITALICA DA CISPADANA A REGIO VIII AEMILIA E “LA FONDAZIONE DI BRISIGHELLA”
•
Introduzione alla serata e
breve presentazione del progetto: Le
fonti documentali ; Da Cispadana a Regio VIII AEMILIA; • Il
Metelli e la fondazione di Brisighella ; La villa rustica romana di Strada Casale
LA CULTURA SCOMPARSA, IL MUSEO DEL LAVORO CONTADINO
•
Il museo voluto e partecipato
dalla gente di Brisighella e delle Valli del Lamone, del Marzeno e del Senio: • Visita virtuale al museo. • Quale futuro per il museo e per la nostra
cultura?
Il programma
completo di date e di contenuti lo potete trovare sui siti internet
di Brisighella Comunità Ospitale e di Brisighella Ieri e Oggi
Sarà
una serata particolarmente intensa in quanto verrà presentata la
fondazione del primo nucleo di Brisighella , probabilmente un
villaggio come poteva essere Claterna od altri di quel periodo, partendo dalle
considerazioni del nostro storico "Antonio Metelli" sulla scoperta
della vastissima necropoli di podere Celletta nel campo dei Donegali avvenuta
nel dicembre del 1886. Potremo ripercorrere lo sviluppo della nostra valle in
epoca Romana a partire dal II sec a.c. fino al IV d.c. Un arco temporale di
oltre VI secoli in cui i Romani unirono in una unica nazione Italica le
popolazioni preesistenti di cultura Umbro-Etrusca, eredi della millenaria
cultura Villanoviana (che fonda le radici nella prima cultura quella di
Conelle), con i coloni dell'Italia centro meridionale a cui venivano assegnate
le aree centuriali. Le indagini archeologiche ci confermano quanto Il Metelli
ipotizzò circa 150 anni fa: Brisighella era al centro di un vastissimo sistema
produttivo che vedeva nell'estrazione del gesso dai tre colli, nella produzione
artigiana , nelle fornaci per ceramica/laterizi e nella produzione agricola i
punti nodali di questo sistema che attraverso la Faventina e il Lamone
commercializzava i prodotti verso i ricchi mercati di Ravenna, delle città
sulla via Emilia e del porto di Classe. Inoltre sempre attraverso la Faventina
i prodotti attraversato l'appennino giungevano in Toscane e nel resto
dell'Italia
Centrale. Al fine di comprendere meglio il sistema produttivo in epoca romana
verrà presentato uno sviluppo virtuale della villa rustica di Strada Casale
nelle due fasi di maggior sviluppo. La villa di rustica di Strada Casale è
sicuramente tra tutte le ville scoperte in val Lamone, fino ad ora, quella che
dato maggiori informazioni e che in un futuro potrebbe essere valorizzata
efficacemente con la prosecuzione degli scavi riportando alla luce l'intero
complesso abitativo in un contesto di fruizione quale quello realizzato per
altre strutture analoghe come ad esempio a Claterna . Così finalmente le genti
della val Lamone avrebbero un luogo dove apprendere la storia di quei sei
secoli che sono ritenuti fondamentali per la formazione e l'identità del nostro
territorio e della nostra civiltà ma che a tutt'oggi sembrano non esistere.
Infine
verrà presentato nella sezione "La cultura scomparsa" il MUSEO DEL
LAVORO CONTADINO, primo esempio di museo partecipato da tutti gli abitanti
delle nostre valli, che per oltre 30 anni è stato un punto nodale per conoscere
la storia e la cultura millenaria della nostro territorio ma che ormai sembra
destinato all'oblio come forse sta avvenendo per la nostra Civiltà Italica .
Le
serate dell'archeologia, come altre lodevoli iniziative in atto quale quella
degli Amici dell'Osservanza, intendono contrastare questo oblio dilagante
consentendo a tutti di riappropriarsi della propria storia e della propria
identità culturale.
Nessun commento:
Posta un commento