In meno di un anno, poco alla
volta, è riuscita a rubare circa 10mila euro in gioielli e preziosi. A
imbastire il colpo non è stato un ladro professionista, bensì una colf. E la
vittima è una sola: l’anziana signora 70enne che pure la pagava per le faccende
di casa. Questa vera e propria razzia, si è conclusa ieri con gli arresti
domiciliari e la denuncia per furto aggravato continuato a carico della domestica,
una 43enne faentina residente a Brisighella. La
donna era sospettata da tempo. Già da un annetto la 70enne
accusava la sparizione di soldi dal suo portafoglio e di oggetti di grande
valore economico e affettivo, tra i quali alcuni gioielli ereditati.
“All’inizio pensavo che la sparizione improvvisa di piccole somme di denaro
fosse solamente uno scherzo dell’età, della mia memoria”, aveva dichirato la
vittima ai carabinieri, che l’avevano quindi invitata in Caserma per sporgere
denuncia. Partono le indagini;
si controlla che la casa dell’anziana non abbia subìto effrazioni, e in effetti
segni di violazione di domicilio non ce ne sono. Il cerchio si restringe
all’unica persona estranea che frequenti abitualmente l’abitazione della
signora, e di dubbi ne restano pochi: la donna delle pulizie diventa la
principale sospettata. I furti, tra l’altro, coincidono perfettamente col
periodo in cui la collaboratrice domestica frequenta sia la casa dell’anziana
che quella dei figli, che aiuta anche come babysitter badando ai nipoti della
vittima.
E dire che la 43enne era pure una persona
conosciuta, figlia della sarta di famiglia. Una conoscenza di vecchia data, che
evidentemente non è stata sufficiente per suggellare un rapporto di completa
fiducia e fedeltà. Così, nella mattinata di ieri i carabinieri hanno preparato
la trappola: le banconote nel portafoglio sono state fotocopiate (per
individuare i numeri di matricola, ndr) e pure i gioielli contenuti in scatole
e beauty case sono stati fotografati. Uscita di casa la colf, la signora ha
controllato. E in effetti, qualcosa era scomparso. Quindi ha contattato i
militari, che in borghese si sono messi a pedinare la sospettata. Qualche metro
e l’hanno fermata per un controllo: le banconote sono risultate essere le stesse
fotocopiate, e così pure le pietre fotografate (che la donna ha dichiarato
essere sue).
Andando a ritroso, è stata quantificata a
10mila euro la cifra sottratta all’anziana già dall’estate dell’anno scorso
(periodo in cui venne assunta dalla signora). In questi mesi la domestica ha
venduto ai Compro Oro della zona - debitamente messi al setaccio - gioielli in
oro con pietre incastonate. Se ormai l’oro barattato ha preso strade non più
rintracciabili, le pietre mancanti sono state trovate in possesso della ladra,
per un valore di compreso tra i 7mila e gli 8mila euro. Non è la prima volta che la
43enne finisce nei guai. Dalla banca dati delle forze dell’ordine è emerso che
la donna era già stata denunciata a piede libero sempre per lo stesso reato nel 2012 da un’altra famiglia presso la
quale prestava servizio. Motivo per cui il pm Marilù Gattelli ha chiesto e
ottenuto i domiciliari, in attesa del processo per direttissima, oggi in
tribunale. Annalaura Matati Romagna noi
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