L'INTERVISTA La rocca di Paolo e Francesca è un piccolo miracolo. Parla
l’assessore al bilancio. Che ha portato a Gradara Fiorucci nel Borgo.
E’ l’uomo che ha portato a
Gradara Mirò, Picasso, Dalì, Leger, il circo ma anche Warhol, Basquiat. Harring
e soprattutto Elio Fiorucci. Il 42enne Andrea
De Crescentini è presidente di Gradara Innova, la società che si occupa
della promozione turistica del borgo di Paolo e Francesca, da 10 anni. Negli
ultimi 5 è stato anche assessore al Turismo e Bilancio.
Un bilancio di questi 1O anni trascorsi tra Gradara Innova e Comune? «Quando
sono arrivato ci siamo posti l'obiettivo di promuovere maggiormente Gradara. Con
il lavoro quotidiano abbiamo consolidato il brand ’Capitale del Medioevo',
rafforzato eventi come l'Assedio al Castello, sviluppato il turismo scolastico
e destagionalizzato il turismo. Abbiamo ideato le mostre a palazzo Rubin Vesin
di Mirò, Picasso, Dalì, Leger e Elio Fiorucci. E poi 'Magic Castle', la festa
dei bambini e delle famiglie che nella scorsa edizione ha fatto registrare
oltre 30 mila presenze. Abbiamo
offerto a Gradara una presenza fissa sugli organi di informazione e una visibilità
internazionale. Un'altra idea vincente fu quella del biglietto unico per la visita
alla Rocca e ai Camminamenti di ronda. C'è poi una cosa Dica... «In occasione dei 40 anni di attività del marchio Fiorucci
presentammo una mostra dedicata al compianto stilista, che si tenne a Gradara.
Un evento straordinario per un uomo straordinario. La mostra venne lanciata
alla Triennale di Milano in occasione del Salone del Mobile in collaborazione
con Yamaha e venne presentata addirittura durante il Gran Premio del Mugello
alla stampa internazionale. Una vetrina eccezionale per Gradara. Grazie a Elio
Fiorucci fummo anche i primi a lanciare la sinergia tra Marche e Romagna per la
Notte Rosa: la mostra con Elio divenne infatti uno degli eventi nella
programmazione del Capodanno dell'Estate 2008. Per l’occasione le mura del
borgo vennero illuminate di rosa. Da quell’anno si instaurò un legame
forte fra il Borgo e il compinato
stilista che a Gradara si sentiva come a casa.
Gradara capitale del Medioevo ma anche del turismo marchigiano e
romagnolo.
Direi di si. La Rocca di Gradara
registra in media oltre 200 mila presenze all’anno. Un dato superiore persino a
quello del Palazzo Ducale di Urbino che la colloca tra i 30 monumenti statali
più visitati d’Italia, dopo i grandi musei di Roma, Firenze, Venezia e Napoli.
Non solo Rocca. Nel 2011, quando si è partiti con il biglietto unico ne
vendemmo 38 mila mentre il 2015 lo abbiamo chiuso a 70 mila. Nello stesso
periodo le visite ai Camminamenti sono pressoché raddoppiate: da 60 mila a 110
mila. E questi sono numeri folli per un piccolo borgo di quasi 5 mila abitanti,
ma è reso possibile grazie all'abnegazione del personale comunale e anche
grazie alla serietà e coesione dei miei
colleghi di giunta, in primis al sindaco Franca Foronchi.
Lei è anche assessore al Bilancio: Cosa dicono i numeri del Borgo?
Bilancio e Turismo a Gradara sono
collegati. Il turismo è un volano straordinario per l’economia del borgo. Basti
pensare che solo con la sosta a pagamento nel 2015 abbiamo incassato 100mila
euro in più rispetto al 2005. E questo è dovuto all'aumento di presenze. Ciò ci
ha permesso di non aumentare la pressione fiscale locale e di mantenere elevata
qualità de iservizi comunali offerti ai nostri cittadini”
Alla luce di questi risultati perché non si è candidato a sindaco?
A livello locale ho sempre
criticato che fa della politica il proprio lavoro. La politica si fa per
passione.
In tani mi hanno chiesto di
farlo, ma col mio lavoro riscihavo di non fare bene entrambe le cose. Credo sia
giusto lasciare spazio apersone nuove, dinamiche e capaci. Filippo Gasperi è la
persona giusta, che si è fatto esperienza con i Sindaci Micucci e Foronchi e si
è specializzato nel turismo e nel reperimento dei finanziamenti europei, ed è
attorniato da una squadra composta da persone competenti e con una gran voglia
di fare.
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